venerdì 16 ottobre 2015

Corto Maltese: Sotto il sole di mezzanotte

Un volume riuscito sin dall’inizio, con una bella prefazione di Tristan Garcia che ripercorre con competenza la vita di carta del protagonista e propone una interessante lettura del suo successo e della sua genesi, oltre ad alcune considerazioni su concetti molto importanti della saga, fra tutti la frontiera.
In questa nuova avventura Corto Maltese parte alla volta dell’Alaska per assecondare il desiderio del suo amico Jack London di consegnare una lettera d’addio a una sua vecchia fiamma. Come incentivo al compimento della romantica missione fornisce a Corto un indovinello che gli consentirà di trovare un tesoro una volta sul posto.
Diaz Canales ha saputo ricostruire alla perfezione lo stile e le atmosfere di Pratt. Sotto il sole di mezzanotte è un vero compendio di poetica prattiana e sono presenti tutti quegli elementi ambivalenti che hanno fatto grande Corto Maltese: innanzitutto la storia parte da uno spunto molto originale in cui però l’aspetto di fantasia viene collocato in un ambito storico e geografico ricostruito rigorosamente, c’è l’elemento onirico che per contrasto rende ancora più incisiva la vicenda portante, l’appropriazione e la contestuale perdita di un tesoro e tutta la storia è costellata di meravigliosi personaggi che sono un misto di scrupolo documentario e immaginazione sfrenata (Ulkurib mi ha ricordato il barone Ungern Sternberg di Corte Sconta detta Arcana), ma anche di patetismo e contemporaneamente di eroismo romantico.
Un lavoro eccellente, reso ancora migliore dalle citazioni e le strizzatine d’occhio all’opera di Pratt e da un occasionale umorismo veramente azzeccato. Va segnalato che comunque la qualità della storia non si esaurisce nelle sue caratteristiche accessorie, ma di per sé Sotto il sole di mezzanotte è una bella storia d’avventura appassionante e godibilissima, forse un po’ sacrificata dal formato a quattro strisce che condensa più sequenze in una sola tavola dando una scansione delle scene un po’ troppo veloce.
Ammetto inoltre di essermi emozionato nel finale, in cui Corto Maltese rinuncia a partecipare a un ballo di gala (per raccogliere fondi per le truppe inglesi e francesi impegnate in Europa) dopo aver visto chi è la promotrice della serata.
Anche Pellejero (che avevo perso di vista dai tempi de Il Silenzio di Malka) compie un lavoro molto buono, ma secondo me non allo stesso livello di quello fatto dallo sceneggiatore. La mimesi con lo stile grafico di Pratt, in particolare del Pratt a cavallo degli anni ’70 e ’80 è praticamente totale, ma Pellejero riesce comunque a fare emergere la sua cifra stilistica più tondeggiante e flessuosa nel corso del volume. Peccato che certi sfondi, soprattutto dove sono di scena alberi, sembrino più frutto di rapidità che di sintesi, così come certe pennellate che vorrebbero imitare i neri intensi di Pratt tendano a risultare poco naturali e ad appesantire certe vignette (vedi le montagne nello sfondo o certi riflessi nell’acqua). È chiaro che si tratta di scelte stilistiche quasi obbligate per omaggiare il Maestro, semplicemente se questa esperienza avrà seguito Pellejero dovrà calibrare un po’ meglio questi dettagli. Anche i colori al computer, per quanto efficaci, non sono proprio la “stessa cosa” di quelli di Pratt, e nemmeno la qualità di stampa mi è sembrata ineccepibile come un tale volume avrebbe meritato.
Sotto il sole di mezzanotte è un volume consigliatissimo (peccato che il lettering fatto al computer tolga un po’ di magia al tutto), tanto più che per 20 euro propone oltre 100 pagine su carta patinata di cui ben 78 di fumetto. A integrazione c’è una gustosa appendice con schizzi preparatori e prove di Pellejero, alcuni riprodotti piuttosto male, e commenti sparsi di Diaz Canales. Certo, sono rimasto piuttosto basito a leggere che per lui internet sopperisce alla sterminata biblioteca di Pratt, ma visto l’ottimo lavoro svolto è una boutade che gli perdono senza difficoltà.

2 commenti:

  1. Ho appena finito di leggere questa attesissima nuova storia di Corto Maltese.
    Sono un appassionato di Corto Maltese. Sia ben chiaro che non mi attendevo di riprovare le stesse sensazioni evocate dal grande Hugo Pratt perchè so bene che ogni essere umano è unico e irripetibile.
    Vorrei esternare le mie impressioni. La storia è avvincente e convincente. I disegni sono belli e rispettano l'aura dell'immenso personaggio prattiano.
    Procedo con le mie perplessità. Si dice nelle pagine finali sia stata rispettata
    l'impaginazione. A me le vignette sono risultate piccole. Da ciò ne è conseguita una dimensione troppo piccola delle "nuvolette" e le didascalie, sebbene abbiano il tradizionale carattere prattiano, non sono ben visibili perchè piccole e senza neretto. Altro appunto negativo riguarda i colori. A mio modesto parere, sono sembrati poco brillanti con tonalità prevalenti sul giallino, verdino, senape, non tipiche di Corto Maltese. Infine, un appunto negativo sull'odore. Non mi piace l'odore del libro. Non so a cosa sia attribuibile (la colla utilizzata?) I lettori di Corto Maltese sono un pubblico particolare. Non badano a spese, ma pretendono il massimo. L'esperienza olfattiva fa anche parte del viaggio!

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    1. Anche secondo me la scelta della quattro strisce non è stata proprio azzeccatissima anche se tutto sommato funziona. Il difetto principale secondo me è che così si è un po' compressa la storia, certe cose succedono forse in maniera un po' troppo rapida. E' anche vero, però, che La Ballata, La Casa Dorata di Samarkanda e la prima versione di Corte Sconta avevano quel taglio, anche se a Pratt non importava niente di tagliare e rimontare i suoi fumetti.
      Anch'io sono rimasto un po' perplesso sui colori. Non che siano brutti ma non sono quelli di una volta, e intendo quelli della Zanotti (ché i retinoni della Pasqualini non li ho mai apprezzati molto anche se voluti dallo stesso Pratt).
      Forse il problema di lettura di balloon e didascalie è dovuto al lettering, alla lunga un po' sfibrante.
      Per quel che riguarda l'odore io non ho riscontrato affatto lo stesso problema!

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