Stefano Milioni (nella postfazione Edgardo Colabelli attribuisce a lui la compilazione della biografia) ripercorre sinteticamente la vita di Benito Jacovitti come se fosse un romanzo, con uno stile molto appassionante e un frequente ricorso ai dialoghi. La parte scritta, dal corpo tipografico grande e generosa interlinea, occupa le pagine di destra mentre su quelle di sinistra ci sono le immagini (che a volte “straripano” anche a destra), spesso delle chicche rarissime se non proprio degli inediti: foto di famiglia, l’invito alle proprie nozze che Jacovitti inviò ai politici dell’epoca (!), tavole già divise in vignette in attesa di essere riempite dai disegni, campagne pubblicitarie come quella mastodontica per la Esselunga, un rarissimo caso di disegno eseguito col pennello invece che col pennino, esempi della strabiliante abilità figurativa di Jacovitti quand’era ancora studente d’arte…
Ovviamente per l’appassionato jacovittiano molti aneddoti saranno stranoti, ma per me che sono relativamente profano è stata una sorpresa scoprire come Jacovitti scappò fortunatamente dal camion che lo avrebbe portato in un campo di prigionia o la fine che un carabiniere assai zelante fece fare alla sua collezione di armi. Non tutte le vicende rievocate sono esilaranti come i duelli tra lui e Nevio Zeccara: è anzi agghiacciante immaginarsi la scena (che si ripeté varie volte) del Benito Franco bambino che doveva “accompagnare” in chiesa in bicicletta dentro una scatola i fratelli nati morti.
Questa lussuosa celebrazione del centenario della nascita di Lisca di Pesce consta di 208 pagine in grande formato, è cartonata e stampata su carta patinata ad alta grammatura e presenta una prefazione di Vincenzo Mollica. Cosa rarissima al giorno d’oggi, la qualità della stampa è perfetta o poco meno: il costo di 28 euro, quindi, non mi pare affatto eccessivo.
Pare che ci sia già una seconda edizione, con 224 pagine, a 35 euro. Dato che a Collezionando, quando fu presentato, decisi di non prenderlo perché "non ho tempo per leggere saggistica", ti domando: quanto tempo hai impiegato?
RispondiEliminaPochissimo, non si tratta di un saggio ma di una biografia romanzata molto appassionante. Preso venerdì pomeriggio, la sera di sabato lo avevo già letto tutto - in effetti i riferimenti al carattere grosso e all'interlinea generosa non sono complimenti, perché avrei voluto leggerne ancora e ancora.
EliminaMolto interessante, non sapevo nemmeno fosse uscito. Lo metto in wishlist!!
RispondiEliminaIo manco ricordo di averlo visto pubblicizzato sull'Anteprima.
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