Si comincia subito col botto con alcune delle spettacolari storie a colori transitate a suo tempo su L’Eternauta. Tra queste purtroppo non c’è la più lunga La Principessa Addormentata, che il disgraziato menabò della rivista portò a spezzettare in due (o forse erano addirittura tre?) puntate.
Essendo le storie basate quasi esclusivamente sul finale a sorpresa non penso sia il caso di approfondirle troppo. Dei quattro esemplari a colori sono una, la prima, è sceneggiata da Balcarce: la brevissima rassegna permette di farsi un’idea dell’evoluzione nell’uso del colore del disegnatore. Dai primi tentativi non più incerti come ne La Stella Nera ma ancora un po’ acerbi di Giocando passando per i rutilanti colori di Prima Bell e Le Fabbriche sino alla maturità, anche come soggettista, di Madrid-Coruña km 29.
A integrare la parte a colori ci sono le riproduzioni di alcune illustrazioni per i tarocchi, già viste (almeno parzialmente, non ho controllato) nel volume Overload edito 25 anni or sono sempre da Alessandro. Belli, sì, ma nonostante il breve testo che li accompagna avrei preferito un altro fumetto, così danno l’impressione di essere stati messi solo perché avanzava spazio.
Nella sezione in bianco e nero la parte del leone la fa Balcarce pur sceneggiando due soli fumetti. Il punto è che il primo è un interessante recupero filologico da qualche vecchio Skorpio sicuramente transitato anche su Lanciostory o sullo Skorpio italiano, ma di cui non avevo memoria. Si segnala per essere una parabola antimilitarista nonostante la fascinazione per la violenza che avrebbe manifestato l’autore anni dopo – ma da quel che ricordo anche gli altri suoi liberi dell’epoca condividevano un approccio meno truce se non una certa leggerezza.
Le prove di Gimenez come autore completo qui antologizzate erano invece improntate spesso su una comicità fulminante e senza alcuna pretesa, d’altro canto nelle due misere tavole di Fotofinish o Miocardio City non si poteva elaborare troppo un soggetto. Più che altro, questa edizione mi ha permesso di avere conferma che appena assunta la direzione de L’Eternauta la Comic Art iniziò la sua politica censoria cominciando proprio da Ca-rt-oon-4 di Gimenez, come ho sempre sospettato.
Si finisce in bellezza con la
celebratissima storia breve che dà il titolo al volume, da cui venne anche
tratto un film – e pure una serie televisiva di cui ignoravo l’esistenza,
stando all’introduzione di Balcarce. In questa edizione non si parla di un
«verdetto logico» o del «processo» di Roy Ely, ma del suo «strano caso». Sembra
una cazzata, ma nei casi di storie così brevi anche il titolo può influire
sulla fruizione e la percezione di un fumetto: la stessa storia col titolo Madrid-Coruña km
Questo volume potrebbe interessare sia al filologo gimeneziano che vi troverà forse qualche chicca dimenticata o sconosciuta sia al neofita che avrà una panoramica esemplificativa (ma ovviamente non esaustiva) sulle varie tappe della carriera dell’artista. Purtroppo la carta non patinata impedisce al colore di deflagrare in tutta la sua bellezza come avvenne in altre sedi.
Le ultime pagine ospitano un approfondimento sul lavoro di Juan Gimenez.
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