martedì 30 luglio 2019

Inverno 1709

Incredibile: alla fine è uscito veramente. Mi verrebbe da metterlo nel Meglio del 2019 solo per questo, visto che ormai avevo perso ogni speranza di leggerlo.
Inverno 1709 si svolge nel gelido gennaio di quell’anno, in una Francia rurale agonizzante a causa del gelicidio che ha compromesso i raccolti e la caccia, mentre infuria ancora la Guerra di Successione Spagnola e gli aspri contrasti religiosi continuano a mietere vittime.
Il protagonista Loys Rohan deve farsi consegnare dei documenti che potrebbero risollevare le sorti della Francia, consentendogli di acquistare un enorme carico di grano custodito da un suo compare su una nave (anche se inizialmente ne vengono citate due) al largo delle coste ghiacciate.
Ovviamente la situazione non può filare liscia, altrimenti non ci sarebbe nessuna avventura da raccontare: le bisacce con i preziosi documenti finiscono nelle mani di un bandito che scopriremo parteggiare per gli ugonotti e all’appassionante caccia di Rohan (in cui conosceremo vari dettagli sul suo passato) si unirà anche un’affascinante viscontessina dalle vedute anacronisticamente troppo aperte per il suo ceto, concessione più che giustificabile all’avventura popolare. Inverno 1709 è un fumetto coinvolgente che unisce rigore documentaristico ad azione appassionante, mettendo in scena molti personaggi sfaccettati e interessanti – forse sono anche troppi per una vicenda che si sviluppa in un centinaio di pagine. Alcuni passaggi possono essere un po’ ostici per chi come me non conosce bene lo sfondo storico della vicenda, così come tra Ugonotti, Camisardi e Protestanti (che poi sono la stessa cosa) non è così immediato raccapezzarcisi. La Sergeef, come nel caso di Down Under, non segue inoltre una struttura lineare ma più vicende contemporanee e ricorre anche a flashback vertiginosi. Da notare che i due capitoli che costituiscono la vicenda, per quanto usciti in due volumi separati, presentano una numerazione progressiva che lascia intendere come il progetto fosse unitario, anche se all’inizio del «libro II» c’è un riepilogo di quanto successo prima. Una scelta piuttosto rara ma non inedita nel mercato franco-belga: ricordo i due volumi de I Naufraghi del Tempo editi da Nuova Frontiera negli anni ’80 e il recente seguito de I Passeggeri del Vento.
I disegni di Philippe Xavier sono di altissima qualità, molto dettagliati ma anche espressivi e perfetti per evocare l’atmosfera gelida e disperata della maggior parte di queste pagine. Anche il colorista Jean-Jacques Chagnaud ha fatto un ottimo lavoro senza coprire il lavoro di Xavier ma anzi valorizzandolo, cosa non scontata con la colorazione digitale. In effetti Inverno 1709 avrebbe meritato un formato più grande per godere al meglio della parte grafica.
Qualche appunto sull’edizione italiana: essendo le pagine incollate sul dorso e non rilegate e cucite, la mia copia ha dato segnali di cedimento già alla prima apertura del volume. Può succedere. A pagina 97 il lettering è inspiegabilmente diverso rispetto a quello del resto del volume, e siccome non c’è una giustificazione narrativa per questo cambiamento immagino che sia un errore. Ma anche questo può succedere – certo, con il lettering fatto a mano non sarebbe successo. Però il personaggio chiamato “Le Béni” avrebbero potuto tradurlo con “Il Beato” invece di lasciarlo in originale: avrebbe reso bene l’atmosfera di fanatismo religioso che permea la storia.

3 commenti:

  1. Ciao. Mi puoi mandare una email? ho delle informazioni da darti riguardo a "Ugaki" di Robert Gigi
    lucabasenghi@gmail.com

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  2. Mi hai messo molta curiosità.
    Ma mi chiedo, essendo uscito per panini (ma in qualche collana...?), secondo te non rischio di ritrovarmelo per la mondadori in qualche mese, magari su historica, vero? Non vorrei comprarlo due volte XD

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    1. La "collana" in cui è inserito è quella di Conquistador e altri titoli 100% Panini non-supereroi.
      Penso sia difficile che lo ristampi qualcun altro, di sicuro non Historica visto che ne farebbe un altro "integrale" con tutti e due i volumi e i diritti per quella edizione in Italia di logica li ha già sfruttati la Panini. Certo, ora che mi ci fai pensare, sarebbe stato molto meglio un volume Mondadori, anche se sarebbe venuto fuori di solo un centinaio di pagine.
      Poi magari tra qualche hanno ne faranno un allegato da edicola e mi maledirai :D

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