giovedì 26 settembre 2024

Ricevo e diffondo

 

Play 2025: EVOLUTION.

Il Festival del Gioco evolve e si sposta a BolognaFiere

mantenendo la sua essenza: migliaia di tavoli di giochi in una casa più grande

 

La 16esima edizione di Play – Festival del Gioco, organizzata da BolognaFiere in collaborazione con ModenaFiere e Ludo Labo, si terrà dal 4 al 6 aprile 2025 presso il quartiere fieristico di Bologna, dove potrà contare su spazi più ampi che si traducono in un aumento dei tavoli di giochi e dei servizi per il pubblico e per gli espositori

 

Con le sue 45mila presenze in tre giorni del maggio scorso Play Festival del Gioco è diventato grande: si è definitivamente affermato come la più importante manifestazione italiana dedicata ai giochi “analogici” - da tavolo, di ruolo, di miniature, dal vivo, di carte e scientifici per gli appassionati come per famiglie. Evolution è la parola d’ordine della prossima edizione, la 16esima, che porta con sé la grande novità di una nuova “casa”.

 

Anche nel 2025 i capisaldi di PLAY saranno i medesimi:

 

Entra, Scegli Gioca che si traduce in migliaia di tavoli di giochi a disposizione di tutti i giocatori, appassionati ed occasionali

Vetrina per le Associazioni Ludiche che a Play hanno il loro evento nazionale ed un momento per conoscere e farsi conoscere

Agorà per gli Editori Ludici, grandi e piccoli, che possono trovare spazi e pubblico per fare conoscere al meglio i propri prodotti

 

L’appuntamento con Play sarà dal 4 al 6 aprile presso il quartiere fieristico di Bologna con più tavoli di giochi, più spazio e servizi per pubblico ed espositori. Silvia Pozzi di ModenaFiere, Project Manager di Play, spiega: “Il Festival del Gioco evolve rimanendo sempre sé stesso. La manifestazione, organizzata da BolognaFiere in collaborazione con ModenaFiere e Ludo Labo, avrà a disposizione una superficie di ben 32.670 metri quadri coperti (+25%), di cui 10.500 metri quadri di spazi espositivi (+20%), con un incremento del 30% dei tavoli di giochi che arriveranno ad essere oltre 3.000”.

 

Play - Festival del Gioco si è saputo evolvere in maniera costante, con attenzione al mutare del mondo ludico senza “snaturarsi”, sottolinea il direttore artistico Andrea Ligabue: “Con passo tranquillo e sicuro, Play ha saputo andare avanti cambiando piano piano: prima il passaggio dall’autunno alla primavera, poi il passaggio da 2 a 3 giorni, poi i nuovi padiglioni esterni ed ora il passaggio a Bologna, senza mai perdere di vista i pilastri del progetto: migliaia di tavoli di giochi a disposizione di tutti i giocatori, appassionati ed occasionali; vetrina per le Associazioni Ludiche e gli Editori, che a Play hanno il loro evento nazionale per conoscere, farsi conoscere e presentare i propri prodotti”.

 

Play evidenzia il suo essere Festival del Gioco con il coinvolgimento attivo delle associazioni ludiche e la creazione di aree tematiche coinvolgenti e divertenti. Una delle eccellenze del Festival è la Ludoteca con oltre 230 tavoli. Trovano spazio qui le aree dedicate ai premi internazionali, ai giochi finalisti del Goblin Magnifico, l’area giochi da due e l’area RePlay, dedicata ai classici moderni. Novità in arrivo anche nell’area gioco di ruolo e libro game, con tavoli a attività̀ legate ai premi RpG Magnifico e Libro Game Magnifico e nuove aree tematiche. La Ludoteca e le aree gioco, vero cuore pulsante di Play, potranno far giocare migliaia e migliaia di persone contemporaneamente!

 

Un’evoluzione lenta e graduale quella di Play, che nel corso della sua più che quindicennale esperienza è riuscita a disseminare a Modena e provincia la cultura del gioco, facendola entrare in tutte le scuole, università, biblioteche, istituti culturali e famiglie. Ora la città raccoglie i frutti di questo lungo lavoro con il debutto dell’evento: Play in the City, Festival della Cultura Ludica, organizzato dal Comune di Modena (Assessorato alle Politiche educative e Rapporto con l'Università) e Ludo Labo, che si terrà dal 21 al 23 novembre 2025 nel centro storico cittadino.

Obiettivo di Play in the City è quello di valorizzare il gioco come medium culturale andando ad esplorare il legame tra gioco ed educazione, con l'obiettivo di diventare un punto di riferimento nazionale e internazionale in questo settore, attirando l’interesse delle istituzioni e dei visitatori.

4 commenti:

  1. Dagli ultimi due post mi par di capire come questo dei games sia diventato ormai l'argomento trainante di certe manifestazioni (Lucca soprattutto). Tutto come volevasi dimostrare, a dispetto di alcuni vecchi allosauri incazzati col mondo che ancora non si rassegnano allo sbiadimento del fumetto sempre più fumoso (faccio riferimento a un nostro comune amico).
    Appropos, il post su Lucca risulta "tagliato" dalla colonna a destra sullo schermo. A me va bene.

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    1. Più che altro l'ultimo aggiornamento di Lucca è uno dei tanti che mi hanno mandato, quello più attinente agli argomenti che tratto nel blog. Per il resto, un profluvio di giapponesi che non hanno molte pertinenza a queste latitudini. Il post è venuto "mosso" per la presenza dell'immagine copiaincollata come il resto direttamente dalla mail.
      Il post su Modena che ormai è diventata Bologna è qualcosa di epocale, non avrei mai pensato a una cosa del genere.
      Qualche ulteriore dettaglio:
      https://ortodelgrognard.blogspot.com/2024/09/modena-play-che-trasloca-bologna-e-i.html?sc=1727433644405#c3492480733965296150

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    2. Grazie. La "Lucchizzazione" (o "Morbo Lucensis") è terribile prospettiva, che ci porterà al medioevo prossimo venturo peggio del covid (però sarà giocabile e compatibile con i moduli AD&D).

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    3. Macché scenari apocalittici! Semplicemente, dovremo scordarci le fiere come le facevano fino a poco fa. Alcune, almeno.

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