domenica 27 ottobre 2024

What If...? Donald Duck became The Mighty Thor

Se la parodia di Wolverine riprendeva la miniserie Old Man Logan, questa ricalca invece il primo episodio di Thor. O almeno credo, se l’ho letto chissà quanti anni fa è successo.

Paperino è in Norvegia per accompagnare i nipotini a cercare reperti vichinghi. Rimasto zoppo come Don Blake dopo un tentativo smargiasso di scavo, scopre un’invasione aliena in atto da parte di paperi di roccia che possono trasformare tutto in pietra. Rifugiatosi in una grotta rinviene un bastone e per puro caso lo attiva trasformandolo nel Mjolnir e quindi diventando Thor. Sconfiggere gli alieni non sarà però così semplice: deve prendere confidenza coi suoi poteri e gli invasori dispongono di mezzi molto sofisticati, tra cui un robot componibile!

In questa storia ideata da Steve Behling e sceneggiata da Riccardo Secchi c’è più azione che nel precedente comic book, ma non mancano un bel po’ di gag esilaranti. Solito ottimo lavoro di Giada Perissinotto che stavolta mi pare abbia optato per un’inchiostrazione (digitale, immagino) più morbida e corposa. Menzione speciale per il colorista Lucio Ruvidotti.

2 commenti:

  1. Ammetto che mi piacerebbe leggerlo.
    La prima storia di Thor la lessi ristampata su Thor Corno n. 100, se non ricordo male.
    Gli uomini di pietra poi tornarono almeno in un'altra storia anni 70, quando Thor lo disegnava Buscema, sempre se la memoria non mi falla.
    Non mi sorprende che la sceneggiatura sia di Secchi, sarà cresciuto pure lui con questa roba.
    Magari per lui Stan Lee era tipo lo zio d'america.
    Mi domando però cosa ne possa pensare un odierno lettore di Topolino, ammesso che i ragazzini leggano ancora Topolino e che questa storia vi compaia. La reazione tipo potrebbe essere "Ma che cazzo è 'sta roba?"

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    1. Ricollegandomi al dubbio che mi ponevo nella recensione dell'altro What If...? credo che sia la Marvel la principale beneficiaria di questa operazione, credo anch'io che i pargoli siano lontani dai personaggi classici Disney, o comunque non vicini come lo eravamo noi alla loro età. Negli States, poi, credo che Paperino & co. siano famosi come icone ma non come protagonisti di fumetti.

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