giovedì 31 maggio 2012

GP Comics (e GP Deluxe, ecc.)

Non sono stato profetico quella volta e non lo sono stato nemmeno questa.
Qualche tempo fa esprimevo a un amico le mie perplessità sulle nuove proposte della GP Publishing, le BéDé in formato bonelliano "integrale". Non funzioneranno, dicevo: i personaggi sono sempre quelli visti dappertutto in tutte le salse... un lettore bonelliano vuole un altro tipo di prodotto e questi non se li filerà... e poi c'è l'esempio storico del Blueberry della Nuova Frontiera...
Ecco, appunto, adesso la GP ha quasi toccato quota venti titoli pubblicati in una manciata di mesi. E finalmente si stanno vedendo, se non cose inedite, almeno fumetti poco visti: James Healer avrebbe meritato una bella edizione in Euramaster secondo me. Evidentemente hanno avuto un riscontro lusinghiero.
Va detto che la stampa è buona e, anche se a tratti l'assenza del colore o di un formato più grande si fa sentire, questi volumetti sono godibilissimi. E anche se ogni tanto manca il lettering in un balloon, diamine, sono solo 2,90€.
E se fosse questa la formula per salvare il fumetto (d'autore e no) in Italia?

sabato 26 maggio 2012

Fumettisti d'invenzione! - 40


Mi permetto di integrare il divertente e interessantissimo volume di Alfredo Castelli con altri “fumettisti d’invenzione” e simili.
In grassetto le categorie in cui ho inserito la singola segnalazione e la pagina di riferimento del testo originale.

CARTOONIST COME PROTAGONISTA – SERIE (pag. 19)

TRAGICOMIX
(Argentina/Italia 1990 [?], in Lanciostory, © ?, umorismo, satira)
Ray Collins [Eugenio Zappietro] e Roger King [Rogelio Galicchio] (T), Alberto Saichann (D)

Balloon è un autore di fumetti sgraziato e un po’ complessato, vagamente somigliante a Woody Allen. Cerca di fuggire al triste e opprimente mondo che lo circonda con la fantasia e i fumetti che disegna per reazione alla brutture che vede, ma coerentemente col titolo della serie le sue puertitas non fanno che peggiorare la sua situazione.

Fuori tema: fumettisti non d’invenzione: citazioni, caricature, camei; fumetti biografici; metafumetti e autoreferenzialità; parodie
METAFUMETTI E AUTOREFERENZIALITA’ (pag. 64)

ZANARDI
(Italia 1981, in Frigidaire, © Eredi Pazienza, drammatico)
Andrea Pazienza

Il liceale ventunenne Massimo Zanardi ruba, si droga, spaccia, stupra, tortura animali e non si ferma nemmeno di fronte all’omicidio. Dopo aver fotografato il velleitarismo ideologico dei tardi anni ’70 Andrea Pazienza (che già compariva in prima persona come fumettista in Penthotal) anticipa il vuoto degli anni ’80.

La prima delle tre in AlterAlter (1985). Andrea Pazienza

Nel corso di questa storia, che verte nientemeno che sul Mostro di Firenze, Zanardi e i suoi compari Colasanti e Petrilli vanno al cinema dove vengono affrontati dallo stesso Andrea Pazienza (fumettista preferito di Colasanti) che li rimprovera per avergli rovinato la visione del film. Zanardi picchia Pazienza.

CARTOONIST COME PROTAGONISTA – SERIE (pag. 19)

GREEN LANTERN (LANTERNA VERDE)
(Stati Uniti 1940, in All American Comics, © DC Comics, supereroi)
Bill [William] Finger (T), Mart Dellon [Martin Nodell] (D)

In origine Green Lantern era Alan Scott, ingegnere ferroviario che entra in possesso di una lanterna magica da cui confeziona un anello dai poteri enormi con cui combatte il crimine.
Come nel caso di altri supereroi della Golden Age, anche il concept di Green Lantern venne ripescato dalla DC Comics e aggiornato ai tardi anni ’50: per mano di John Broome e Gil Kane la nuova Lanterna Verde è ora Hal Jordan, pilota collaudatore che per caso entra a far parte di un corpo speciale di guardiani spaziali dotati di un anello che li rende quasi onnipotenti.
Green Lantern segue anche un’altra tradizione della DC Comics (e dei supereroi in generale): la sua identità è passata nel corso degli anni a personaggi diversi che ne hanno ricoperto il ruolo.

Emerald Twilight part 1: the Past in Green Lantern (vol. 3) 48 (1994). Ron Marz (T), Bill Willingham, Romeo Tanghal, Robert Campanella (D)
Prima apparizione, per quanto limitata a un’anonima comparsata nell’ultima tavola, di Kyle Rayner: Lanterna Verde che nella sua identità borghese è un fumettista (o vorrebbe esserlo).

La sua fantasia si rivela molto utile in battaglia visto che con i poteri dell’anello può dare consistenza ad armi e marchingegni originali e persino ad alcuni dei personaggi dei fumetti che disegna.

[CINEMA] FUORI TEMA 1 –TEMATICHE LIMITROFE (pag. 108)

RIDERA’! (CUORE MATTO)
(Italia 1967, musicarello)
Regia: Bruno Corbucci; sceneggiatura: Bruno Corbucci e Mario Amendola, con Little Tony (Tony Martelli), Lucio Flauto (Marco)

All’insaputa dei genitori che lo credono assorbito negli studi di Medicina, Little Tony/Tony Martelli si diletta col canto e le corse automobilistiche. Vive in un loft insieme ad alcuni pittoreschi “freak”: Oreste Lionello è un poeta beat, Lucio Flauto un artista che non disdegna i fumetti (come testimoniato anche dal poster di Batman prontamente coperto da una tavola anatomica durante una visita dei genitori di Tony).

domenica 13 maggio 2012

Considerazioni sparse.


Quando leggevo nelle interviste che gli autori di fumetti, sia disegnatori che sceneggiatori, non leggono fumetti pensavo che fossero un po’ stronzi. Però, riflettendoci un momento, non è poi una cosa tanto strana nè disdicevole.
Fondamentalmente i fumettisti si dividono in due categorie determinate dall’età e dal contesto in cui agiscono: fino agli anni ’70/’80 c’erano quasi esclusivamente i forzati del disegno, che avrebbero voluto fare tutt’altro ma sbarcavano il lunario così. Cosa poteva fregargliene dei fumetti, a loro?
L’altra macrocategoria è quella dei romantici fulminati sulla strada per Damasco da un fumetto o da un autore in particolare. E che ameranno e si relazioneranno sempre e solo con quell’autore o con quel fumetto. E gli altri generi o anche gli altri prodotti simili fondamentalmente non interessano loro.
Il fumetto è d’altra parte un mezzo di comunicazione molto istintivo, chiunque da bambino ha fatto un disegnino associandogli un “parlato”, senza bisogno di studiare la sintassi del fumetto come genere o di conoscerne la storia.
A differenza del cinema e della letteratura, ambiti con cui il fumetto viene più spesso impietosamente paragonato, mancano anche quei motivi economici o di prestigio che ne giustificherebbero la lettura da parte degli stessi addetti ai lavori. Gli sceneggiatori cinematografici e i registi devono guardarsi e studiarsi un sacco di altri film per poter capire da che parte tira il vento e continuare a vedersi affidati i budget dei produttori. D’altro canto i romanzieri fanno la fame praticamente dovunque, la percentuale di quanti riescono a mantenersi solo con la scrittura è irrisoria, eppure la volontà di ritagliarsi un posticino al sole in questo ambito (che poi potrà servire da trampolino di lancio per altre attività) è tale da giustificare la lettura di molti altri lavori per capire in che direzione muoversi e quale corrente sia la più idonea alle proprie caratteristiche.
Difficilmente un fumettista potrà arrivare ad avere lo stesso conto in banca di uno sceneggiatore cinematografico o lo stesso prestigio di uno scrittore. E a questo bisogna aggiungere che solitamente chi fa fumetti li fa anche per una sua necessità interiore di raccontare per immagini, cosa che non richiede a certi livelli nè una specifica competenza tecnica nè l’appartenenza a un circolo o a una corrente che dia lustro.
Forse alcuni fumettisti un po’ stronzi lo sono, ma ne hanno ben donde.

sabato 5 maggio 2012

Fumettisti d'invenzione! - 39


Mi permetto di integrare il divertente e interessantissimo volume di Alfredo Castelli con altri “fumettisti d’invenzione” e simili.
In grassetto le categorie in cui ho inserito la singola segnalazione e la pagina di riferimento del testo originale.

[NARRATIVA] CARTOONIST COME PROTAGONISTA (pag. 71)

MONDEMER
(Italia 2012, Il Foglio Letterario, realismo magico)
Simone Manservisi

Surreale viaggio iniziatico intrapreso da una combriccola di pazzi che, una volta usciti dal Centro di Igiene Mentale di Bologna, si dirigono verso la vetta del mitico e forse inesistente Mondemer, dove ad attenderli dovrebbe trovarsi l’illuminazione sotto forma di Vulva Filosofale (!).
A guidarli c’è Jesus, un fumettista che ha alle spalle un’infanzia e delle vicissitudini terrificanti.

CARTOONIST COME PROTAGONISTA – SERIE (pag. 19)

ENIGMA (IDEM)
(Stati Uniti 1993, © DC/Vertigo, fantastico)
Peter Milligan (T), Duncan Fegredo (D)

La grigia e abitudinaria vita di Michael Smith viene scossa quando il protagonista del suo comic book preferito da bambino, The Enigma, compare nel mondo reale insieme al bizzarro cast delle sue storie.
Michael cerca di risolvere il mistero insieme al creatore di Enigma, il rozzo fumettista omosessuale e “freak” Titus Bird, divenuto oggetto di culto da parte di fanatici dopo le apparizioni nel mondo reale delle sue creazioni.
Pseudofumetto: The Enigma, un comic book che narrava le vicende del supereroe omonimo di cui uscirono solo 3 numeri lasciando in sospeso una trama.

Fuori tema: fumettisti non d’invenzione: citazioni, caricature, camei; fumetti biografici; metafumetti e autoreferenzialità; parodie
FUMETTI BIOGRAFICI (pag. 63)

ALESSANDRO BAGGI AL MYSTFEST
MILANO, MARTEDÍ 16 GENNAIO 2001: CIMITERO MONUMENTALE
LUCCA 2000
REGIA DI FEDERICO FELLINI
(Italia, a partire dal 2000, in Fumo di China, © Baggi, reportage)
Alessandro Baggi

Brevi reportage a fumetti in cui Alessandro Baggi, disegnatore di Dampyr, racconta le sue esperienze durante alcune manifestazioni di settore – con l’eccezione di Milano, martedì 16 gennaio 2001 in cui riporta le sue impressioni e le emozioni sollevate dal funerale di Gian Luigi Bonelli.
Molte le comparsate di altri operatori del settore.

Fuori tema: fumettisti non d’invenzione: citazioni, caricature, camei; fumetti biografici; metafumetti e autoreferenzialità; parodie
CITAZIONI, CARICATURE, CAMEI (pag. 61)

LA TETERĺA DEL OSO MALAYO (LA SALA DA TE DELL’ORSO MALESE)
(Spagna 2005, in Dos veces breve, © David Rubín/Astiberri Ediciones, drammatico)
David Rubín

L’orso Sigfrido gestisce una sala da tè da cui passano vari personaggi e le loro vicende spesso disperate. Ne parlo nel dettaglio qui.
A fare da cornice alle storie ci sono un prologo e un epilogo di cui è protagonista lo stesso autore.

venerdì 4 maggio 2012

Un'altra piacevole sorpresa

Non immaginavo (o non ricordavo) che il volume di Avrack delle Edizioni 001 sarebbe stato cartonato.
Anche se il formato è sempre quello fa comunque un figurone, è bello solido ed è rilegato e cucito sul dorso. Sto apprezzando molto la rilettura di questa storia, che scopro essere la prima collaborazione importante di Barreiro con Enrique Breccia. Come avevo intuito a suo tempo, i colori Eura erano apocrifi (per quanto molto più curati del solito). La qualità di stampa non è sempre perfetta ma stiamo parlando di materiale di trent'anni fa i cui originali saranno persi chissà dove. Il costo è ottimo: solo 16,50€, praticamente il prezzo dei brossurati! Eppure l'hanno stampato in Italia.
Insomma, un prodotto che mi ha decisamente messo di buon umore e che mi ha fatto perdonare alla 001 quel po' di fatica che ho fatto per leggermi Il Janitor, a cui il formato 17x24 stava alquanto stretto.

giovedì 3 maggio 2012

Non solo errori grammaticali

Stamattina ricevo un sms dalla fumetteria da cui mi servo di solito. Lo riporto qui sotto censurando le parti più crude:

Porca pal*tta.i numeri 1 lion che hai preso hanno il prezzo sbagliato di copertina.costano 1 euro di meno.ti devo tornare di*di.

Coi tempi che corrono non mi dispiace affatto...