Mi è piaciuto The Last Book. Non granché come concetto, ma lettura più che decente... poi è successa una cosa curiosa. Come forse ricorderai, ho sofferto di una quasi-polmonite dopo "l'ultima cena" col Moni & company alla Stazione... perciò il librozzo l'ho letto in modalità "bimbo malato", cioè a letto, con 38 di febbre. Perciò mi ha ricordato (per mole e argomento) "Il grande libro della Storia" Mondadori, di tal Plantagenet Somerset Fry [che nome del cazzo] che a suo tempo lessi nelle medesime condizioni, solo che stavolta, purtroppo, non c'erano mamma e nonna a portarmi il tè caldo col limone. Molte delle mie migliori esperienze fumettistiche, tipo chessò, i siluri del Tarzan Cenisio di Russ Manning e libri tipo I biondi lupi del Nord di Giovannini. Lo ammetto, ero un bimbo cagionevole. :D
Un mio professore all'università diceva che per leggerti certi mattoni come La Montagna Incantata devi per forza ammalarti e avere un sacco di tempo libero. O forse diceva che Hesse scrisse così tanto perché era chiuso in sanatorio e non aveva un cazzo da fare? Con l'età la memoria si fa labile. Io d'altro canto devo "ringraziare" la varicella che mi permise di leggere una versione a fumetti de Lo Hobbit ereditata da un amico che altrimenti chissà quando avrei affrontato.
Er... Non so perchè Hesse ( nell'alveo criminale romano detto "Er Manesse") scrisse così tanto (troppo a mio avviso, preferisco Rudolf Hess, che almeno precipitò in Inghilterra invece di scrivere cazzate). Thomas Mann invece non l'ho mai sopportato sebbene fosse un antinazista (eppure mi toccò leggerlo per un esame... La montagna incantata appunto, Cane e padrone, il vomitevole Morte a Venezia) e mai ne ho fatto mistero. Lo Hobbit... credo di averti già parlato abbastanza della mia amica e collega che volle, a tutti i costi, prestarmi il libro, e si offese moltissimo quando le dissi che, a mio avviso, "Dildo Baggins" era per noi due potenzialmente più interessante di Bilbo... A bientot.
Mi è piaciuto The Last Book.
RispondiEliminaNon granché come concetto, ma lettura più che decente... poi è successa una cosa curiosa. Come forse ricorderai, ho sofferto di una quasi-polmonite dopo "l'ultima cena" col Moni & company alla Stazione... perciò il librozzo l'ho letto in modalità "bimbo malato", cioè a letto, con 38 di febbre. Perciò mi ha ricordato (per mole e argomento) "Il grande libro della Storia" Mondadori, di tal Plantagenet Somerset Fry [che nome del cazzo] che a suo tempo lessi nelle medesime condizioni, solo che stavolta, purtroppo, non c'erano mamma e nonna a portarmi il tè caldo col limone.
Molte delle mie migliori esperienze fumettistiche, tipo chessò, i siluri del Tarzan Cenisio di Russ Manning e libri tipo I biondi lupi del Nord di Giovannini. Lo ammetto, ero un bimbo cagionevole. :D
edit: "molte delle mie migliori esperienze fumettistiche ... si sono svolte così"
EliminaUn mio professore all'università diceva che per leggerti certi mattoni come La Montagna Incantata devi per forza ammalarti e avere un sacco di tempo libero. O forse diceva che Hesse scrisse così tanto perché era chiuso in sanatorio e non aveva un cazzo da fare? Con l'età la memoria si fa labile.
EliminaIo d'altro canto devo "ringraziare" la varicella che mi permise di leggere una versione a fumetti de Lo Hobbit ereditata da un amico che altrimenti chissà quando avrei affrontato.
Er... Non so perchè Hesse ( nell'alveo criminale romano detto "Er Manesse") scrisse così tanto (troppo a mio avviso, preferisco Rudolf Hess, che almeno precipitò in Inghilterra invece di scrivere cazzate).
EliminaThomas Mann invece non l'ho mai sopportato sebbene fosse un antinazista (eppure mi toccò leggerlo per un esame... La montagna incantata appunto, Cane e padrone, il vomitevole Morte a Venezia) e mai ne ho fatto mistero.
Lo Hobbit... credo di averti già parlato abbastanza della mia amica e collega che volle, a tutti i costi, prestarmi il libro, e si offese moltissimo quando le dissi che, a mio avviso, "Dildo Baggins" era per noi due potenzialmente più interessante di Bilbo...
A bientot.
Ah, La Montagna Incantata l'ha scritta Mann... sì, po' Hesse.
Elimina