Piuttosto deludente questo nuovo
numero di Historica Biografie. La
vita del protagonista è stata densissima e inevitabilmente gli eventi si
accavallano limitandosi quasi solo a essere citati senza venire messi in scena,
ingolfati dalla misura standard di un albo franco-belga. I tentativi di Vincent
Delmas di vivacizzare un po’ la narrazione con qualche iniezione di ironia non
vanno a buon frutto, e comunque sono troppo isolati e sporadici per essere
incisivi.
La parte peggiore di Churchill è però quella grafica: da
quanto si evince dal frontespizio, Christophe Regnault ha impostato gli
storyboard che sono stati poi materialmente trasformati in tavole finite da
Alessio Cammardella. Forse Cammardella è molto giovane e deve ancora maturare;
forse ha dovuto disegnare il volume in tempi strettissimi; forse l’editore gli
ha imposto uno stile preciso, ma sta di fatto che i suoi disegni vagamente deformed non sono affatto adatti per un
fumetto di genere storico, tanto più che in alcune vignette sembra che abbia
tirato via in tutta fretta – o sia stato costretto a farlo dalle scadenze di
consegna. E in quelle più curate mi ha ricordato (orrore) certe derive della
prima Image. Alcune scene funzionano a meraviglia, principalmente quelle
ambientate in parlamento quando i suoi stessi compagni di partito ascoltano
esterrefatti le uscite di Churchill, ma nel complesso il risultato non è buono,
tanto più che la stampa è molto zoppicante e che i colori di Alessia Nocera,
per quanto dignitosi, sono scolastici e privi di fantasia.
La storia di Winston Churchill è
comunque molto interessante: spirito irrequieto e ambizioso, riuscì a
ritagliarsi uno spazio sulla scena politica inglese grazie alle conoscenze
eccellenti della sua famiglia e a una faccia tosta a prova di bomba, che gli
fece cambiare schieramento varie volte riuscendo a mantenere comunque una
grande credibilità (Dardanelli permettendo). Impossibile non apprezzarne
l’ironia che non risparmiava nemmeno a se stesso. Mai come in questo caso è
fondamentale la lettura dell’appendice storica, curata da François Kersaudy,
per integrare la parte a fumetti di ulteriori aneddoti e apprezzare meglio la
figura del protagonista: Delmas non fa cenno ad esempio alla balbuzie e ai
difetti di pronuncia di Churchill.
Questa prima parte di Churchill segue il protagonista
dall’infanzia fino allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, dando conto sia
delle sua gesta eroiche che della sfacciataggine che la condizione di
privilegiato gli permetteva di adottare. Secondo me sarebbe stato più indicato
presentare entrambi i volumi di cui si comporrà l’opera sulla collana madre Historica. Historica Biografie finora ha presentato solo volumi singoli, e per
soli quattro euro in più avremmo avuto tutta la storia. Così invece toccherà
spenderne altri 8,99 sperando in un improbabile salto qualitativo.
Dai diamanti non nasce niente sosteneva un mio amico ed ex allievo. Ti sono davvero grato perchè hai cambiato il senso di una giornata partita male - ho perso un incarico di amplificatore di curricula molto promettente qualche giorno fa e oggi sono stato informato che non sarò retribuito per quello che consideravo un piccolo capolavoro da make up artist - perchè posso passare il tempo baloccandomi colla idea di un fumetto su Churchill disegnato secondo le derive della prima Image. Per mio gusto personale scelgo il Marc Silvestri dei primi ineffabili numeri di Cyberforce quando ancora aveva lo slancio cinetico del Wolverine e degli X-Men che Dan Green inchiostrava pochi anni prima. Direi una miniserie di quattro con quattro vignette a croce kyrbiana e qualche splash page naturalmente. In b/n come la Erinni di Capone. Nella solita distopìa sospesa tra Maggie Atwood e Warren Ellis, Rule Britannia è un satellite orbitante sopra il cadavere carbonizzato del pianeta Terra. Church è capo chierico della Chiesa Pandimensionale e si balocca con le identità che prende di dimensione in dimensione non tanto perché ami il potere quanto per una inconscia cupio dissolvi. Arriva al paradosso di scatenare una guerra tra altroquando per le posizioni assunte da due dei suoi alter ego. E' un fumetto in stile Prima Image quindi sarà di fatto uno slugfest nobilitato da una riflessione sui meccanismi che muovono la macchina umana. Grazie ancora. Ciao ciao.
RispondiEliminaChe palle, blogpost continua a non segnalarmi i commenti nella casella di posta... questo l'ho visto per puro caso, ma se qualcuno ne commenta uno più vecchio non lo verdò mai.
EliminaSe qualcuno ha il mio stesso problema segnalo la possibilità di mettere la spunta a "Inviami notifiche" nella schermata dei commenti, ma vatti a ricordare di farlo sempre...
"E' un fumetto in stile Prima Image quindi sarà di fatto uno slugfest nobilitato da una riflessione sui meccanismi che muovono la macchina umana."
EliminaIn altre parole, è una puntata di Doctor Who versione Matt Smith scritta dal Grand Moff At.
Vado SUBITO a commentare un casino di vecchi post, così potrò scrivere cosa mi pare sicuro dell'impunità come Eric Simon Payne protetto dalla sua cappa d'ombre.
Blogspot, ovviamente. Non blogpost. E non sono nemmeno sicuro che sia giusto.
EliminaEric Simon Payne è il personaggio preferito del nostro anfitrione da quando ha comperato il volumetto con le storie di Man-Thing di J.M.DeMatteis e Liam Sharp perchè era un nice price. LL è rimasto davvero colpito dal fatto che il cognome del personaggio suoni pain=dolore e si è procurato anche i due numeri di Morbius di Len Kaminski disegnati da Ron Wagner e da Ron Garney con il dottor Paine e la miniserie di Venom nomata La follia sempre di Kaminski e disegnata da Ted Halsted in cui doc Paine torna.
RispondiEliminaProtetto dalla cappa di ombre del nickname affermo che Kaminski era davvero bravo nel ritmare una storia - Ha rilanciato Iron Man negli anni novanta del secolo scorso, scritto 25 numeri di Ghost Rider 2099 e oltre ai citati Venom e Morbius anche uno one shot della JLA per le matite di Val Semeiks e le chine di John Dell con i Leaguers che grazie ad un magheggio si ritrovano uno nel corpo dell'altro.
RispondiEliminaSe Kaminski scrivesse Il Morto ed il dinamico duo Semeiks /Dell lo disegnasse con lo stile di allora
RispondiElimina( Lobo per esempio ) e non con quello addomesticato in Marvel, probabilmente lo comprerei ogni mese da qui alla fine.
O come l'Etrigan versione King of Hell...
EliminaPerò le chine lì erano di Rodier (ma però poi ci mise mano anche Dell).
EliminaE lo scriveva Alan Grant.
Ma con Lobo ci fece un crossover che coinvolgeva se non ricordo male Klarion, C'Th
e non ricordo chi altro. Va bene uguale?
Loperazione 2 in 1 era stata fatta per Luigi XIV nel numero 51 di Historica ed in precedenza addirittura un 3 in 1, il Napoleone disegnato da Fiorentino proviene anche lui da Ils on fait l'histoire. Semplicemente il secondo volume di Churchil non è ancora uscito, o almeno non lo vedo sul sito Glénat.
RispondiEliminaAh, ok. Io ricordavo appunto quei volumi (ma credo ce ne sia qualcun altro) nella collana madre. Quindi la Mondadori è giustificata in questo caso.
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