domenica 9 novembre 2014

Agenzia investigativa Carlo Lorenzini



Come scritto nell’introduzione di Luca Baino, l’idea alla base di questo progetto non è originalissima – e doveva sembrarlo ancora di meno quando venne presentato per la prima volta nel 2006 come riempitivo a fumetti per la rivista a diffusione gratuita (sponsorizzata da Antonveneta) Clubba.
I personaggi delle fiabe e della letteratura vivono tra noi, resi “reali” dalla popolarità delle opere che ne parlano, e gli agenti dell’Equilibrio scelti dalla musa Clio devono vegliare affinché non commettano qualche sciocchezza. Nello specifico, il ruolo di Guardiano è attualmente ricoperto da Pinocchio che lo ha ereditato da Marco Polo (che era sì un personaggio realmente esistito ma che è divenuto immortale come protagonista di Le Devisement du Monde). Pinocchio ha messo su un’agenzia investigativa e si è cambiato nome in Carlo Lorenzini in onore del suo padre letterario.
Partendo dallo stesso assunto di base di Fables ma guardando anche alla League of Extra-ordinary Gentlemen Manfredi Toraldo è riuscito a imbastire qualcosa di un po’ differente. La causa principale della diversità dei vari prodotti va individuata ovviamente del diverso respiro delle storie: un “caso” di Agenzia Investigativa Carlo Lorenzini dura solo 4 tavole (occasionalmente spalmato su più episodi ma sempre di 4 pagine l’uno) e non le oltre 20 di un comic book. L’azione è quindi serrata, il ritmo frenetico e lo sceneggiatore deve macinare idee su idee per portare avanti la serie con qualcosa di sempre nuovo. E in effetti ci riesce con successo, creando situazioni appassionanti per nulla banali e mostrando nel contempo una grande cultura letteraria. E oltre alla risoluzione delle vicende c’è anche lo spazio per l’approfondimento dei caratteri dei singoli personaggi.
La “prima stagione” di Carlo Lorenzini durò solo 6 episodi, di cui gli ultimi due costituiscono un unicum che narra le “origini segrete” di Pinocchio/Carlo Lorenzini; il volume edito da Manfont presenta altri due cicli successivi di tre episodi ciascuno, che servono a cementare la continuity di questo universo narrativo.
Il livello grafico non è quasi da meno rispetto a quello letterario. Sia Laura Spianelli che Jacopo Tagliasacchi (inchiostrato da altri collaboratori) dimostrano una grande maturità professionale, io personalmente preferisco la prima visti gli influssi manga del secondo.
Spero che il costo del volume (15€ per 64 pagine non patinate a colori, in formato 17x24 brossurato con bandelle) sia giustificato dai compensi elargiti agli autori.

1 commento:

  1. Ad esser sincero quasi quasi me lo segno.
    Non si sa mai che riesca a comprarlo....

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