mercoledì 7 ottobre 2015

Crossed + Cento 1: Fondazione e Impero



(in internet non si trova la copertina Panini...)
Niente tira di più di un pelo di barba di Alan Moore… il suo brand-nome mi ha fatto vincere la repulsione istintiva che avevo per Crossed (figurarsi, una serie statunitense che basa il suo appeal sulla promessa di sesso e violenza esasperati, oltretutto ideata da quel paraculo di Garth Ennis!) ed eccomi qui a recensire Crossed + Cento.
Al termine della lunga e non facilissima lettura posso dire che si tratta di un ottimo lavoro, curatissimo in ogni sua parte, sicuramente ben costruito e fedelissimo ai suoi assunti fatici e morali di base. Però non mi è piaciuto del tutto. Credo che sia una sensazione che chiunque abbia letto l’Ulisse di Joyce o abbia visto Sacrificio di Tarkovski possa condividere: si è approcciato qualcosa di geniale, di monumentale, forse una pietra angolare del rispettivo ambito ma adesso basta, grazie, torno a qualcosa di più digeribile.
La storia è ambientata nel futuro dell’universo narrativo di Crossed, in una sorta di dopo-catastrofe in cui Moore ha inserito vari elementi ecologisti senza farli pesare troppo (anzi, se non fosse stato per la sua introduzione non li avrei forse nemmeno notati). Un gruppo di esploratori viaggia dalla natia Ch[attan]ooga, tra di essi l’archivista Future che raccoglie campioni letterari, audiovisivi e qualsiasi altra testimonianza culturale del passato. Nello specifico ha il pallino per la fantascienza (e ognuno dei sei episodi riprende il titolo di un romanzo di fantascienza, noblesse oblige) o meglio per le “fintestorie”, come le chiama lei.
Eh, già, perché Alan Moore si è dedicato anche qui alla sua passione di creare nuove lingue, arrivando persino a farci dei giochi di parole! Il traduttore, Fabio Gamberini, è stato veramente un eroe. Il linguaggio parlato dai personaggi sulle prime risulta simpatico e suggestivo ma finisce presto per diventare ridondante, ossessivo, pesante. Forse perché Moore ha usato volutamente un numero ristretto di vocaboli.
La presenza di questa lingua che necessita di un pur minimo sforzo di comprensione non è comunque l’unico elemento che rende Crossed + Cento lento e farraginoso. Anche se esiste una validissima trama di detection alla base della storia (che deflagrerà splendidamente alla fine), la prima metà del volume è fortemente descrittiva visto che Moore ha scelto di dettagliare in profondità com’è il mondo a 100 anni dalla “Sorpresa” (l’ascesa degli scrociati), quali sono i cambiamenti climatici avvenuti, i tipi di società ricostruiti, quali le vestigia di alcune religioni, i rapporti tra le comunità di sopravvissuti, i costumi sessuali e così via.
Un ottimo fumetto, ma l’estrema ricercatezza dello stile e la partenza più descrittiva che narrativa lo hanno reso “meno ottimo” di quello che avrebbe potuto essere, o per meglio dire meno appassionante.
Il disegnatore Gabriel Andrade è sulla stessa lunghezza d’onda di Moore: le sue vignette sono cariche di dettagli e i suoi disegni curatissimi. Ciò non impedisce ai suoi personaggi di essere espressivi e sufficientemente dinamici. Purtroppo la brossura impedisce di godere appieno delle tavole doppie e persino dei dettagli delle vignette più vicini alla rilegatura, almeno nelle pagine centrali. Ciò detto, la qualità di stampa è ottima.
In omaggio viene data una maschera di cartoncino da scrociato, forse per canzonare le operazioni simili (mi sembra non coronate dal successo) della RW Lion ma comunque utilissima come segnalibro visto che di pause nella lettura ne ho fatte parecchie. La classe non è merda.

PS: “al.cre” vuol dire “almeno credo”, vero?

4 commenti:

  1. http://www.paninicomics.it/image/image_gallery?img_id=8200722&t=1443507311573

    Eccola, piccola ma è lei.

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    1. Ieri sera tanto per cambiare la connessione faceva un po' le bizze ma in effetti non è che mi sia messo a fare una ricerca molto approfondita.
      Lascio così ma grazie comunque. ;)

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  2. La tua repulsione istintiva per sesso e violenza portati all'estremo, in parte è anche mia. E proprio per questo, di Crossed non ho mai letto nemmeno una virgola. A parte questo ultimo tomo di Moore, mi consigli la serie vera e propria? O forse ho capito male e non l'hai letta neppure tu?

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    1. Più che per il sesso e la violenza estremi l'avversione è per la loro ostentazione, perché trattandosi di fumetti americani non saranno mai così estremi come promesso. Quarant'anni fa Metal Hurlant pubblicava cose molto più "avanti" da questo punto di vista, ma c'era una base solida sotto. Ogni tanto.
      Crossed non l'ho mai letto e non penso che lo recupererò.

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