sabato 6 agosto 2011

Fumettisti d'invenzione! - 21


Mi permetto di integrare il divertente e interessantissimo volume di Alfredo Castelli con altri “fumettisti d’invenzione” e simili.
In grassetto le categorie in cui ho inserito la singola segnalazione e la pagina di riferimento del testo originale.

CARTOONIST COME PROTAGONISTA – GRAPHIC NOVELS E ONE SHOTS (pag. 24)

UN SONGE EN HIVER
(Francia 1983, in Circus Spécial Fantasmes, © Glénat, parodia)
François Corteggiani (T), Philippe Bercovici (D)

Charles Dickens in salsa Gros Nez. Mortalmente in ritardo con le consegne per un numero speciale di Circus (lo stesso in cui compare questa storia) lo sceneggiatore François Marie e il disegnatore Philippe detto “Doudou” si addormentano ubriachi in una notte innevata senza aver concluso nulla. Quattro topolini magici si trasformano in personaggi dei fumetti e li salvano per miracolo. Ma siccome uno dei topi si è trasformato in un puffo, al risveglio Doudou si stupisce di come le “sue” tavole sembrino più belghe del solito!
Nelle quattro tavole di cui è composta questa storia non mancano citazioni di altri autori e di altri personaggi dei fumetti.

Pseudofumettisti: François Marie e Philippe, ovvie caricature dei due autori. Il topo che si trasforma in puffo dimostra inoltre una approfondita conoscenza del mezzo e delle varie fasi necessarie alla realizzazione di una tavola a fumetti.

[ALTRO] PUBBLICITA’ (categoria non presente nel volume di Castelli)

COMO “NACIÓ” UN DIBUJANTE

Hugo Pratt racconta le vicissitudini del solito giovane senza futuro che nell’Argentina dei tardi anni ’50 ottiene fama, denaro e donne grazie ai corsi della Escuela Panamericana de Arte dove lo stesso Pratt insegnava. Un occhiello si premura di precisare «una historia real».
A differenza di altre pubblicità analoghe (alcune le ho riportate qui), Pratt ci mostra l’anonimo fumettista anche dopo il conseguimento del diploma, quando è già un professionista di successo – e quindi un fumettista d’invenzione.

Fuori tema: fumettisti non d’invenzione: citazioni, caricature, camei; fumetti biografici; metafumetti e autoreferenzialità; parodie
METAFUMETTI E AUTOREFERENZIALITA’ (pag. 64)

LA SIGNATURE
(Francia 1987, in Pilote&Charlie, © Saudelli/Dargaud, giallo, parodia)
Franco Saudelli (T), Emiliano Simeoni (D)

Franco Saudelli ingaggia il suo personaggio Porfiri per capire chi sta disegnando lo stesso Porfiri abusivamente al posto suo. Dopo una breve e surreale indagine metanarrativa il detective scopre che il colpevole è Emiliano Simeoni.
Questa storia breve fa parte di un reportage sul fumetto romano, i cui rappresentanti stavano avendo un grandissimo successo internazionale. A corredo dei testi di Dal Pra’ vennero prodotti dei fumetti brevi ambientati a Roma in cui i disegnatori coinvolti (Eleuteri Serpieri, Rotundo, Saudelli, Sicomoro, Simeoni, Torti – tutti presenti nella storia La Signature) si scambiavano i personaggi.

Per la sua particolare natura e per l’ambientazione non coerente con il canone, La Signature va considerata come storia a sè stante e non parte integrante della serie Porfiri.

Fuori tema: fumettisti non d’invenzione: citazioni, caricature, camei; fumetti biografici; metafumetti e autoreferenzialità; parodie
METAFUMETTI E AUTOREFERENZIALITA’ (pag. 64)

THE FILTH (idem, recentemente ristampato come THE FILTH – LO SCHIFO)
(Stati Uniti 2002, © DC Comics/Grant Morrison e Chris Weston, fantascienza)
Grant Morrison (T), Chris Weston e Gary Erskine (D)

L’agente dormiente Ned Slade è costretto a tornare a lavorare per la “Mano”, un’organizzazione che si premura di togliere ogni elemento di stranezza nella vita reale. Ma chiaramente trattandosi di una storia di Grant Morrison le cose sono molto, molto più complicate di così.
Pseudofumettisti: Lapen, a capo della Mano, si rivolge agli agenti e li indirizza scrivendo delle sceneggiature di cui loro e il resto del mondo sono interpreti, in un gioco metanarrativo già anticipato da Morrison in Animal Man e Final Crisis. Queste sceneggiature/istruzioni vengono iniettate (!) al personale addetto a coordinare le operazioni.
Non mancano altri giochi metanarrativi come il passaggio di alcuni personaggi secondari del cast dalla realtà di The Filth a un fumetto di supereroi, oppure la presenza incombente di una enorme mano (da cui l’organizzazione prende il nome) che impugna un pennino, presumibilmente per scrivere a sua volta la sceneggiatura di The Filth.

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