Dopo quella dedicata al Matematico Babbage,
nel 2017 Comics&Science ha
dedicato la sua uscita autunnale nientemeno che ad Archimede.
Il piatto forte del volumetto è
la storia a fumetti Archimede 2.0,
scritta e disegnata da Giuseppe Palumbo. I disegni e i colori sono talmente
belli da lasciare a bocca aperta. L’incipit massicciamente testuale può
spaventare e risultare complicato (per quanto dimostri l’approfondita
conoscenza dell’argomento da parte dell’autore), ma questa sensazione viene
presto scrollata via dall’abilità con cui Palumbo ha saputo rendere
appassionante la vicenda dei vari passaggi di mano del “Codice C”, dettagliati
in altre parti di questo Comics&Science,
tanto che alla fine l’espediente della misteriosa figura che interviene nell’ombra
(probabilmente artificio per rendere il fumetto più attraente) diventa quasi
superflua.
Oltre all’introduzione di
Natalini e Plazzi, la parte redazionale contempla un’intervista a Palumbo a
cura di Ciro Ciliberto, un excursus sulla nascita e lo sviluppo di papiri e
pergamene (e quindi dei libri) scritto da Andrea Ercolani, un articolo sulle
tecniche di decrittazione dei testi contenuti in supporti antichi di Vito
Mocella e un breve saggio umoristico su vita e opere di Archimede di Stefano
Pisani. Il bersaglio della divulgazione è pienamente centrato e tutti i testi
riescono a trasmettere informazioni talvolta specialistiche senza per questo
risultare pedanti (men che meno l’articolo di Pisani, che indugia
eccessivamente sulla leggerezza per scelta dell’autore).
In appendice ci sono le due
tavole canoniche di Davide La Rosa e i “titoli” del Lercio.
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