domenica 30 settembre 2018

Cappuccetto Rosso Redux

Grande ritorno di Danijel Zezelj al fumetto, almeno a un genere di fumetto più adatto alle sue corde rispetto ai comic book a cui si è dedicato negli ultimi anni.
La fiaba classica viene interpretata con immagini molto suggestive e narrata attraverso sequenze interamente mute. Oltre alla conoscenza pregressa del canovaccio, per comprendere la trama ci sono le espressioni molto intense dei personaggi e il dinamismo che Zezelj ha saputo infondere nelle vignette, permettendo al lettore di intuire le figure in movimento anche nel fitto di un bosco intricatissimo di rami scuri. Ma anche la scansione e le dimensioni stesse delle vignette rendono la lettura ammaliante. E oltre a questo, c’è la cura per i dettagli e il particolare stile di pittura a strati a rendere il tutto ancora più affascinante ed evocativo.
Attenzione, però: la favola di Cappucetto Rosso serve solo da base di partenza per Zezelj, che ne dà un’interpretazione originale e inaspettata con tanto di colpo di scena finale – anche se forse non del tutto congruente con quanto visto prima. In quarta di copertina di questo bel cartonato edito da Eris il fumetto viene definito «piccolo capolavoro dalle atmosfere sciamaniche». Direi non tanto piccolo, in effetti.
Unica nota stonata, forse dovuta all’eccessiva esposizione dell’autore al mercato statunitense, è la figura del Cacciatore, reso con una fisionomia per così dire “hip hop”, con delle manone su un corpo segaligno. Ci si fa presto l’occhio, ma chi conobbe Zezelj su Il Grifo proverà un po’ di nostalgia per i suoi massicci omoni come Sophia, certamente meno dinamici ma più rispettosi dell’anatomia.
Questa versione a fumetti nasce dopo un cortometraggio d’animazione, ma da quello che ho potuto vedere si tratta di due progetti paralleli e tutte le immagini del volume sono state realizzate appositamente.

8 commenti:

  1. Essendo in A4 e non il solito formato piccolo della Eris penso proprio che lo prenderò. A Lucca se ci sarà Zezelj come l'anno scorso. Ho diversi volumi dell'epoca del Grifo poi ho perso di vista Zezelj e questa mi sembra l'occasione giusta per ritrovarlo.

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    1. C'era Zezelj a Lucca l'anno scorso? Non lo sapevo, chi lo aveva portato? Quest'anno mi vien male a pensare a tutto il casino che ci sarà per Matsumoto...
      Di Zezelj ho anch'io i volumi del Grifo, ero rimasto stupito nel vedere che lavorava in America, anche il seguito di una storia di Ellis, Desolation Jones, lo aveva cominciato lui (poi il fumetto non è stato completato).
      Già per la Vertigo mi sembrava troppo colto e sperimentale, e invece ha disegnato pure Capitan America e altre cose del genere.

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    2. Dopo aver letto il tuo articolo ho cercato l'elenco degli autori ospiti della Eris. Quelli di quest'anno non sono ancora stati resi noti ma ho trovato che Zezelj c'era nel 2017.
      Prima di andare in America fece anche diverse cose per la Liberty di Ade Capone; ho pure quelle. Se non sbaglio la cosa più recente che ho sono illustrazioni (o proprio fumetto, non mi ricordo) tratte dallo spot per la Nike: S.P.Q.R.. Da qualche parte regalavano una rivista.

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    3. della Liberty mi ricordo solo "Pagliacci" che se non sbaglio Ade Capone buonanima diceva essere il primo soggetto inviato (e rifiutato) all'Eura, ovviamente adattato.
      Dello spot Nike sapevo appunto che esisteva solo quello, non un fumetto o delle illustrazioni dedicate!
      Tu hai mai visto delle tavole originali di Zezelj? Perché io ricordo che dicevano, forse a dirlo era lo stesso Mollica su Il Grifo, che purtroppo le tavole di Zezelj erano impossibili da riprodurre fedelmente.

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    4. Trovato tutto!!

      Claudio Villa
      Sul n. 4 di FDC c'è la copertina ed il servizio di apertura con 14 pagine di intervista riccamente illustrate


      SPQR
      Trattasi di tre albi spillati formato A4, ciascuno con 20 pagine in b/n più copertina con alette. E' un vero fumetto ma senza dialoghi, solo didascalie. Il tutto fuori commercio in quanto regalato, se non sbaglio a Lucca nel 1999.


      Zezelj per Liberty

      Credo di avere tutta della Liberty e sfogliando il mucchietto di spillati trovo i seguenti di Zezelj:

      Geronimo
      Nei tuoi occhi (2 albi)
      Rex (3 albi)
      Blues
      Pagliacci

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    5. ha fatto un sacco di roba per la Liberty, in effetti.

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  2. Mi pare di ricordare che Dan Zeze abbia disegnato una mini di Cap uscita negli States durante i mesi di crisi seguiti a 9/11/01 ( datazione USA ). Uno di quei progetti con cui la Casa delle Idee cercava di riconfigurare lo Scudiero in seguito agli attentati alle Twin Towers e che seguirono la chiusura della serie che durava dal 1997 dopo la ripresa del titolo dalla gestione Image. Se ne stavando Dan Jurgens - testi e disegni -e Bob Layton - chine - e probabilmente in qualsiasi altro momento sarebbe stata pane e formaggino per i lettori. So goes life. Dan Zeze ha disegnato anche un paio di testate Vertigo - una western per i testi di Brian Azzarello ed uno spin off di Sandman con il Corinzio - ed immagino anche altri lavori per le Big Guns.
    Immagino che il suo Cap Rosso abbia il twist - che gli ho suggerito nel backstage di una vecchia Lucca - dei lupi che sono in realtà nonne in fuga da case di riposo mutanti. Mooolto Dino Buzzati e la sua banda di vecchietti teddy boys, lo so.
    Spero di vedere prima o poi Dan Zeze e Dan Jurgens al lavoro sul progetto che inseguono da anni nomato per ora Cap Frakassa: la storia un metaumano mannaro che di giorno organizza fiere come Lucca e di notte è una fiera cacciatrice interdimensionali. B/n. Formato comic book. Miniserie di quattro.

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    1. Ho visto le tavole da quelle storie di Capitan America (o forse di altre in cui comunque c'era lui) e francamente non so quanto il pubblico americano possa aver apprezzato. Anche perché oggettivamente lì Zezelj era molto semplificato e scurissimo.

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