Mi permetto di integrare il divertente e interessantissimo volume di Alfredo Castelli con altri “fumettisti d’invenzione” e simili.
In grassetto le categorie in cui ho inserito la singola segnalazione e la pagina di riferimento del testo originale.
CARTOONIST COME PROTAGONISTA – SERIE (pag. 19)
BIRII BAT (BILLY BAT)
(Giappone 2008, in Weekly Morning, © Naoki Urasawa/Studio Nuts/Takashi Kagasaki, thriller)
Naoki Urasawa e Takashi Nagasaki (T), Naoki Urasawa (D)
In diverse epoche storiche riaffiora il simbolo stilizzato di un pipistrello (che ad alcuni si manifesta anche in forma fisica), depositario di conoscenze misteriose e probabilmente foriero di tragedie imminenti. Nel secondo dopoguerra assume la forma di un fumetto, il Billy Bat del titolo.
Pseudofumettisti: Kinji/Kevin Yamagata, fumettista nippo-americano di seconda generazione, è l’autore di Billy Bat; Chuck Culkin è il suo assistente che ne riprende il personaggio (almeno durante il 1959) e il maestro Zofu è autore di un fumetto precedente a Billy Bat a cui probabilmente Yamagata si è involontariamente ispirato.
Nella serie ci sono altre figure minori degne di segnalazione come ad esempio un giovane capitano d’industria che avrebbe voluto fare il fumettista e un tassista che si rivela inaspettatamente un acutissimo critico di fumetti.
Fuori tema: fumettisti non d’invenzione: citazioni, caricature, camei; fumetti biografici; metafumetti e autoreferenzialità; parodie
CITAZIONI, CARICATURE, CAMEI (pag. 61)
SINFONIA DA UN MONDO NUOVO
(Italia 2003, in Skorpio, © Eura/Aurea, fantascienza)
Juan Zanotto [Giovanni Zanotto]
Argentina, 2028: un’antica profezia navajo si sta compiendo e il mondo è prossimo alla fine. Un gruppo di persone assai eterogeneo (ci sono due scienziati, dei camionisti, dei galeotti, degli studenti universitari e uno sceriffo) si rifugiano presso una necropoli indiana dove alcuni dei protagonisti riescono ad isolare il gruppo dal resto del mondo tramite un rituale mistico. Terminato il periodo di “quarantena magica” usciranno allo scoperto per esplorare il nuovo mondo che è venuto a crearsi alla fine della nostra epoca.
Pseudofumettisti: All’inizio della storia Juan Zanotto (mai citato per nome, almeno nella versione italiana) compare in prima persona raccontando una vicenda di quando era giovane, che evidentemente gli è servita da base per l’ideazione di questa storia in due volumi. Lo sceriffo indiano che compare nella storia è infatti un omaggio dichiarato a un poliziotto che conobbe in quell’occasione. Un dettaglio del suo racconto si rivelerà poi fondamentale per la risoluzione della vicenda.
Impossibile (e comunque ininfluente ai fini del godimento del fumetto) dire se e quanto Zanotto abbia inventato dell’avventurosa esperienza mistica vissuta in gioventù.
Fuori tema: fumettisti non d’invenzione: citazioni, caricature, camei; fumetti biografici; metafumetti e autoreferenzialità; parodie
CITAZIONI, CARICATURE, CAMEI (pag. 61)
IZNOGOUD (HARUN EL PUSSAH, v. corpo del testo)
(Francia 1962, in Record, © Dargaud/Glénat/Tabary, comico)
René Goscinny (T), Jean Tabary (D)
Fumetto comico per ragazzi di grande successo. Il Gran Visir Iznogoud è ossessionato dall’idea di diventare «califfo al posto del califfo» e ordisce i piani più assurdi per spodestarlo, piani che gli si ritorcono regolarmente contro. La serie ha generato molti prodotti di merchandising ed è stata trasposta in cartoni animati, videogame e film dal vivo. In origine, sui numeri 1 e 3 della rivista Record, la serie era intitolata al califfo (Les aventures du calife Haroun El Poussah) ma con la constatazione della popolarità del perfido visir la serie gli venne dedicata interamente.
Una situazione analoga, anzi ancora più complicata, si ha avuto in Italia, dove per problemi legati alla comprensione e alla pronuncia dei nomi originali la serie ha avuto vari titoli: Harun El Pussah, Il Califfo & soci, Masì-Mahnò-Mahvà e Ali Satan.
La serie è d’altra parte piena di giochi di parole non sempre facilmente traducibili.
Tabary costruisce una macchina del tempo sperando di risolvere così il suo cronico problema di ritardo nelle consegne ma finisce invece all’epoca di Iznogoud causando un sacco di guai.
La serie di Iznogoud presenta occasionalmente altri riferimenti metafumettistici: ad esempio, a seguito dell’avvicinarsi dell’orda di Gengis Khan un ricco cittadino salva il suo tesoro più prezioso, «l’opera completa di Goscinny illustrata da Tabary»! Tabary però non spiega mai perchè occasionalmente Dilat Laraht/Mustafà/Akrehp Apel, il servitore di Iznogoud, viene ritratto senza baffi...
Fuori tema: fumettisti non d’invenzione: citazioni, caricature, camei; fumetti biografici; metafumetti e autoreferenzialità; parodie
CITAZIONI, CARICATURE, CAMEI (pag. 61)
(Stati Uniti 1977, in High Times, © Robert Crumb, parodia)
Robert Crumb
La rivista liberal High Times intervista un Robert Crumb in ristrettezze economiche, che proprio per questo si è prestato ad essere intervistato dal saccente e strafatto giornalista che lo punzecchia crudelmente. Come al solito, Crumb non fa sconti a nessuno, nemmeno a se stesso.
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