Non troppo originale, in effetti: già su Il Mucchio Selvaggio comparivano canzoni "fumettate" e mi pare che tra queste ci fosse pure Space Oddity. Non sono riuscito a trovarne traccia su internet ma in compenso ho fatto questa piacevole scoperta.
Pur con tutte le ingenuità e l'inesperienza del caso (oltre a un uso massiccio del computer che finisce per mettere in risalto i difetti del disegno invece che nasconderli), Roberto Eriani riesce a costruire una serie di sequenze piuttosto coinvolgenti e sufficientemente "narrative". Molto buona la composizione delle tavole.
E poi, diamine, è gratis!
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