Trovo paradossale che una rivista pubblicata da un editore di area
cattolica non venga distribuita come Dio comanda. Eppure io Super G l’ho trovato solo ieri in
fumetteria e nelle edicole manco l’ombra. Non che Il Giornalino sia poi diffuso tanto meglio, ma in qualche posto
ogni tanto l’ho avvistato.
Comunque, con un ritardo che rende totalmente inutile questo post, anch’io
ho potuto leggerlo e devo dire che come contenuti e in generale come progetto
non è affatto male. La politica della rivista è offrire “tanto di poco”, ovvero
dedicare molte pagine a due specifici generi selezionati: la narrativa e il
fumetto. L’unico racconto che compare, ad esempio, occupa ben 15 pagine. E il
fumetto principale addirittura 49, più della metà di tutta la rivista.
Passando ai contenuti di questo primo numero, i fumetti sono The Frozen Boy (sic), una storia breve
di Trillo e Bobillo e quattro pagine di strisce di Ippo. The Frozen Boy è
una bella storia tratta da un romanzo di Guido Sgardoli e sceneggiata da Beppe
Ramello. La parte portante, cioè la storia vera e propria, è disegnata da un
più che dignitoso Francesco Frosi, che però sfoggia un tratto eccesivamente scolastico
e tondeggiante, che lo avrebbe reso più adatto per il genere umoristico. Il
prologo di The Frozen Boy (8 paginette
introduttive) è invece opera di tal Massimo Fantuzzi, per me una rivelazione:
mi è sembrato di scorgere nel suo tratto sicuro, scattante ed espressivo una
matrice comune a quella di Uggeri, Di Gennaro, del primo Alessandrini, pur non
arrivando in questa sede alle stesse vette.
Deliziosa la storiellina La Festa dei
Mostri di Trillo e Bobillo, pur se il bravissimo disegnatore è stato
penalizzato da una resa tipografica non ottimale – ma nemmeno il resto della rivista
è stampato molto meglio.
Ippo di Stefano Frassetto è cominciato un po’
in sordina ma poi mi ha catturato: in molte strisce ha delle ottime intuizioni.
Simpatica l’idea di inserire in ogni pagina una striscia in forma embrionale, ovvero
ancora a matita, anche se così si sono “mangiate” quattro strisce (tre e mezza,
dai: l’ultima è più che altro un’illustrazione fuori testo).
Oltre a qualche sparuto testo redazionale (la posta, la poesia dei lettori,
ecc.) che immagino verrà definito meglio con il passare delle uscite, Super G offre anche un lungo racconto che
in questo primo numero è dedicato alla giovinezza di Capitan Uncino. Ammetto di
non averlo letto, comunque le illustrazioni di Carla Manea sono molto belle,
una sorta di Gianni de Conno reinterpretato con un massiccio uso del computer.
Pur se i redazionali sembrano rivolgersi a un target molto giovane, i
fumetti mi sembrano godibili da tutti e per nulla ingenui o banali. Chiaramente
non essendoci serializzazione delle proposte il prossimo numero potrebbe
contenere materiale del tutto diverso, ma è un rischio che (sempre ammesso che
riesca a trovarlo ancora) sono più che disposto a correre.
Super G costa 3,90 euro, consta di 80 pagine, è
stampato su patinata lucida a bassa grammatura, è interamente a colori e così a
occhio il formato mi sembra un 19x25, visto che è un po’ più basso dello Wanted della Cosmo. La qualità di stampa
non è ottima e si uniforma a quella di quasi tutti gli altri editori italiani.
Non è spillato ma brossurato e mi sembra anche bello solido, cosa non scontata
per prodotti con queste caratteristiche.
Lo cercavo anche io per vedere di cosa si trattava...
RispondiEliminaMa non l'ho trovato.
Il Vaticano perde colpi :p
Moz-
Volevo dargli un'occhiata anche io ma come te nulla, totalmente assente dalle edicole della zona. C'era questo strombazzato rilancio de "Il Giornalino" che anche questo qui non arriva, che doveva comprendere questo Super G e una nuova iniziativa in inglese per i bambini attorno agli 8 anni. Inutile dire che anche questa risulta introvabile. Mah, non riesco a capire.
RispondiEliminaIl Giornalino da qualche parte l'ho visto però l'aspetto assai anoressico mi ha fatto desistere, anche se mi pare che costi solo 2,30€
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