mercoledì 16 aprile 2014

Cosmo Color Extra 2 - Mortemer: La Dama Bianca



Dopo il deludente Fontainbleau la linea Extra della collana Cosmo Color si riscatta alla grande con questo originale e divertente Mortemer.
Di horror c’è ben poco, giusto l’ambientazione e gli elementi di contorno non dissimili da quelli visti in altri film o fumetti. La storia, primo buon elemento di originalità, è ambientata nel futuro, nel 2050: l’avido Guillaume vuole far fruttare il più possibile i suoi investimenti nell’abbazia di Mortemer, trasformata in un pacchiano luna park contro la volontà dei genitori. Per questo sfrutta le leggende che circolano intorno al posto, dove si dice sarebbero stati trucidati dei monaci durante la Rivoluzione Francese e dove venne imprigionata l’imperatrice Mathilde che oggi infesta la zona come Dama Bianca. Si favoleggia anche di un misterioso tesoro...

Alla morte dei genitori Guillaume può finalmente mettere in atto i suoi piani, approfittando proprio del richiamo mediatico (oppotunamente pilotato) del loro provvidenziale “annegamento di Natale”. Il congiungimento con una ragazza incredibilmente simile alla Dama Bianca lo porterà però ad affrontare situazioni inaspettate.
Un dito in meno invece che un dito in più?!
Va aggiunto a questo quadro che i fantasmi dei monaci e della Dama esistono veramente, e Guillaume li vede sin da bambino! In realtà i fantasmi non sono esattamente quello che sembrano e la Mangin inanella un bel colpo di scena rivelandone l’identità: nulla che un lettore molto attento o già avvezzo a twist del genere non possa avere già capito, ma comunque gestita benissimo.
Mortemer mette in scena personaggi sopra le righe, una trama molto ramificata e originale con dei bei colpi di scena e uno stile narrativo coinvolgente e a tratti (anzi, spesso) piacevolmente beffardo, che sembra anche giocare con le aspettative del lettore introdotto da una sequenza ispirata al film Viale del Tramonto. Probabilmente proprio a causa di questo ultimo elemento il bravissimo Mario Alberti si è concesso qualche deriva vagamente caricaturale, perfettamente integrata e funzionale alla storia. Peccato che la sua predilezione per i colori scuri e lividi vanifichi in parte il lavoro che ha fatto ai disegni – e va segnalato che non sempre la qualità di stampa è ottimale al 100%, per quanto un esito del genere tanti altri editori più quotati non se lo sognino nemmeno.

Dalla quarta di copertina occhieggia il prossimo numero, Luna d’Argento di Hérenguel, che sarà un volume di ben 128 pagine! Non ne viene indicato il prezzo ma per quanti miracoli sappia fare la Cosmo sarà sicuramente proporzionato alla foliazione; io continuo a faticare a trovare Cosmo Color nelle edicole, potrebbe essere l’occasione per una “dimenticanza” strategica...

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