Ricordavo che i colori di Norteamericano(s) fossero esornativi,
suggestivi ma non certo indispensabili a quella particolare storia di Alack
Sinner (oltretutto noto per i suoi profondi bianchi e neri), e forse nemmeno realizzati da José
Muñoz visto che non somigliavano molto a quello che avrebbe realizzato negli
anni successivi col colore. Ma riprendendo in mano il Corto Maltese del febbraio 1989 dove venne pubblicato (dietro la
sproporzionata e pacchiana copertina col Batman
iconico di Miller, strombazzato per bene insieme a Superman mentre non si faceva cenno all’ultimo episodio de I Giardini di Edena di Möebius che si
concludeva su quello stesso numero) mi sono reso conto di quanto sbagliassi. Giudicate
voi con questo confronto all’americana con la nuova versione edita in bianco e
nero dalla Cosmo:
Immagino che non ti sia quindi piaciuto il Bats in b/n di Jose Munoz su testi del compianto Archie Goodwin ( La tromba del diavolo pubblicato per la prima volta da Play Press nella miniserie di 4 dedicata alle diversioni interpretazioni del personaggio in un rigoroso bianco e nero ). Se non la hai mai letta, ti dico comunque che Bats irrompe da una finestra che manda in schegge munoziane solo nella ultima vignetta ed è scambiato x il diavolo dal birichino. In rete trovi la vignetta se vuoi.
RispondiEliminaTi dico in anteprima che il Maestro Munoz è in trattativa x fumettare i lacerti di un vecchio script che Miller usava per accendere il camino del suo buen retiro a Bangor ( Maine ) mentre sorseggiava una doppio malto con un suo inquietante vicino scrittore. La storia racconta di una distopia cinque minuti nel futuro in cui bianchi e neri vivono d'amore e d'accordo solo in virtù del fatto che una volta all'anno organizzano una specie di caccia alla preda umana paracadutando una posse di bianchi e neri disarmati in una giungla abitata da giganteschi e voraci pipistrelli mutanti. Stay tuned.
BAH,il Batman di munoz aveva un soggetto interessante ma non era molto chiaro.
EliminaEppure Munoz " é " stato spesso a Gotham: è una delle influenze di Mark Badger ( Batman: Jazz per esempio ) e come noto il suo tratto ha stregato Kieth Giffen con le conseguenze che sappiamo e di cui abbiamo già parlato.
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