mercoledì 17 agosto 2022

Méta-Baron 1 e 2

Alla fine ho voluto dare una chance a questo ennesimo spin-off dell’Incal anche se non è opera al 100% di Jodorowsky. Con ogni probabilità si colloca subito dopo la saga disegnata da Gimenez, però il voto di non uccidere più il Meta-Barone lo aveva fatto dopo che Animah gli aveva affidato Solune e sfoggia anche un braccio artificiale di cui non ho memoria… Oh, beh, credo che elaborare una cronologia coerente sia l’ultimo dei pensieri di Jodorowsky.

La serie, organizzata a blocchi di due episodi, si apre con un flashforward in cui il Meta-Barone è costretto a fuggire dai Techno-Technos in un altro universo. Come di consueto, il robottino servitore Tonto racconta gli eventi che hanno portato a quel punto: il Tecno-Vaticano sta scialacquando miliardi per costruire un nuovo Pianeta d’Oro più grande (riferimento temporale che non mi aiuta a collocare la saga) mentre il Meta-Barone in persona se ne torna a Marmola, il pianeta d’origine dei Castaka e unico da cui si ricava l’epifite, per rimpossessarsi di ciò che appartiene alla sua casta. Ragionevolmente preoccupato, il sadico Tecno-Papa cerca un sostituto al rammollito che aveva gestito le risorse del pianeta, ma l’unico a presentarsi avendo ammazzato tutti gli altri è il Techno-Ammiraglio Wilhelm-100, un guerriero di raro sadismo con delle protesi gigantesche al posto delle braccia, che riesce a sopportare proprio grazie all’epifite che il suo schiavo-scienziato Tetanus gli somministra.

Scoperti degli ammanchi nelle scorte di epifite da distribuire all’Impero Galattico (non è che le miniere siano eterne), Wilhelm-100 cerca di sviare l’attenzione sulla cosa predisponendo un attacco al Meta-Barone, che se andrà a buon fine lo coprirà di gloria. Siccome il Meta-Barone è per definizione imbattibile, Tetanus ordisce un piano: creerà un clone del Meta-Barone dalle tracce biologiche rimaste sulla spada che brandì Testa di Acciaio, unico ad aver spillato il suo sangue. Tetanus ne approfitta per impiantare l’embrione nel ventre della donna che ama e che lo ha sempre rifiutato, ma il tempo richiesto dalla gestazione spazientisce il Techno-Ammiraglio che la squarta e fa continuare la procedura nel ventre di un bisonte dopato. L’Anti-Barone che ne esce, Khonrad, è ovviamente una macchina di morte spietata e potentissima ma il Meta-Barone, pur se momentaneamente pacifista, è pur sempre il Meta-Barone… anche se le circostanze e il buon Tetanus agevolano la sua vittoria.

Questi primi due volumi sono assai godibili e l’assenza di Jodorowsky come sceneggiatore non si avverte. Forse Jerry Frissen è stato bravo a imitare il suo stile (anche se uno o due dialoghi mi sono suonati un po’ troppo moderni) o forse il materiale di partenza era già talmente “jodorowskyano” che non serviva lavorarci troppo sopra. Infatti Wilhelm-100, Il Techno-Ammiraglio e Khonrad, L’Anti-Barone sono un tripudio di ammazzamenti, torture, mutilazioni e crudeltà assortite. Tanto parossismo sfocia quasi nella parodia, dopo un po’ viene spontaneo non prenderlo troppo sul serio. Non mancano comunque delle soluzioni ben architettate per trarre d’impaccio i personaggi, e non manca nemmeno il sense of wonder di molte opere di Jodorowsky. C’è anche un gran lavoro sui personaggi, che sono tutti estremamente ben caratterizzati, e la tragica aria shakespeariana che si respira in più punti dona un tocco aulico alla vicenda. Vicenda che oltretutto è pienamente fruibile in questi due volumi, anche se alla fine si prepara il campo per il prossimo dittico. A tal riguardo, mi sembra che la serie sia stata progettata con cura, almeno sul breve termine, visto che i prossimi episodi metteranno sotto i riflettori personaggi già introdotti in questi.

I disegni di Valentin Secher sono molto buoni, anche se credo che faccia abbondante uso del computer. Mi sembra palese per molti volti il ricorso a fotografie: il Techno-Ammiraglio potrebbe essere ispirato a Kiefer Sutherland?

Nel complesso direi che è una serie molto valida e stavo per scrivere che difficilmente la vedremo in italiano (non tanto per l’estrema violenza quanto per la rappresentazione corrotta e decadente di una Chiesa che pur essendo Techno- viene pur sempre chiamata Vaticano) ma cercando le immagini delle copertine su internet ho scoperto che Alessandro Editore l’ha già pubblicata nel Belpaese.

2 commenti:

  1. In realtà è stata tradotta da Magic Press, che dovrebbe averla tradotta interamente a ritmo di volumi da due episodi l'uno.

    https://magicpressedizioni.it/meta-barone-volume-1/

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    1. Può darsi che quando ho fatto la ricerca con Google Immagini il link ad Alessandro fosse in realtà al suo sito fumetto-online. Beh, allora tanto di guadagnato a leggere i volumi originali!

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