venerdì 9 febbraio 2024

Ultimate Invasion

Macchè piano complicato alla Hickman… semplicemente si è trattato dell’ennesimo universo alternativo della Marvel, preludio del nuovo crossover o linea editoriale o quello che sarà – se ci sarà.

Il Reed Richards malvagio si è costruito un mondo su misura senza supereroi, che però mi sembra ci siano ancora – limitati alle elite mondiali ma ci sono. Qui ha instaurato un governo distopico più che dispotico in cui i rappresentanti delle sette superpotenze mondiali scelgono a turno a ogni generazione una di loro come nemica fittizia per far concentrare la popolazione sugli inesistenti problemi esteri invece che sul malgoverno locale. Nulla di nuovo, insomma. Periodicamente dal futuro remoto arrivano degli attacchi da parte di vagonate di supereroi (sempre versioni diverse degli stessi cinque o sei). Tony Stark in visita diplomatica sopravvive a uno di questi attacchi e viene cooptato dal Creatore per aiutarlo a ricostruire una macchina del tempo che lui mutilato in uno scontro nel passato/futuro non ha più memoria di come riparare. Seppur riluttante Stark collabora ma ha un suo piano per liberare il mondo da questa pace artefatta. Una storia semplice e lineare viene un po’ smossa dal discorso dei viaggi nel tempo che più che spiegare alcune cose giustificano se Hickman si è perso qualche pezzo per strada. Poco importa: è un fumetto di supereroi e quello che conta sono le mazzate finali. Oltre alla pochezza della trama quello che infastidisce è il fatto che teoricamente questa lunga carrellata di personaggi è solo il preludio di storie future.

Neanche Bryan Hitch scherza in quanto a promesse non mantenute. Si fa quasi fatica a riconoscere il grande artista di Ultimates in queste tavole in cui volti e corporature di plastilina cambiano di vignetta in vignetta. Sarà colpa dell’inchiostratore Andrew Currie?

8 commenti:

  1. Di fronte a quanto hai descritto, da vecchio appassionato Marvel mi sorge un solo grido: CHE PALLE !!!
    P.S.: Un pensiero ai poveri inchiostratori, che a mia memoria possono solo (quasi sempre) migliorare il lavoro del disegnatore, e invece diventano spesso il perfetto capro espiatorio. So goes life.
    P.P.S.: "è un fumetto di supereroi e quello che conta sono le mazzate finali". Che tristezza per chi ha vissuto il "rinascimento" dei supereroi di metà anni '80... che spreco. E' come se, per ipotesi, strapagassero John Travolta per fare il ballo del Quaqquà con 2 idioti...

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    1. In merito agli inchiostratori, io mi ricordo che in un Masterworks/Grandi Eroi Marvel dei Fantastici 4 ce n'era uno a me misconosciuto (non Sinnott) che era riuscito a rendere ancora più brutto e sgraziato il disegno di Kirby. Lo ricordo molto squadrato e con parecchie campiture nere, un po' presago di Miller.
      Non sapevo della tua ammirazione per John Travolta, ti confesso che solo in tempi relativamente recenti ho scoperto che La Febbre del Sabato Sera, considerato superficialmente epitome di tamarragine, era in realtà tratto da uno studio sociologico sui giovani delle periferie urbane.

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    2. Geo Bell aka George Roussos inchiostro' qualche numero dei FF come quello in cui Sue Storm sviluppa il potere del campo di forza, i primi numeri degli Avengers dopo l'uno compreso il 4 con lo scongelamento di Cap e qualche storia di Asgard con i giovani Thor e Loki. Anche i lettori USA dei sixties no lo amavano. De gustibus. Fu sostituito da Chic Stone.

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    3. Un filosofo francese che si spacciava per l'inventore del telefono?! Che razza di gente lavorava nel mondo dei comic book?

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    4. Grazie per aver trovato un punto di contatto tra Bell e FM. Da bimbo nei seventies fui molto colpito dagli inchiostri di quelle storie- il Seminatore d'odio che sotto il cappuccio era Hitler o un suo sosia, esordio di Nick Fury senza benda sui FF o gli Avengers contro il Fantasma dello Spazio- ma non avevo mai notato quanto il segno ricordi il Miller delle ultime Sin City o il Dk strinse back di inizio secolo. Bravo!

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    5. Alle tue provocazioni su King Kirby non rispondo più!
      Comunque secondo me Bell non era "presago" di Frank Miller, ERA Frank Miller, in uno dei suoi diabolici travestimenti.

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    6. Ottimo spunto. Ditko non volle lavorare ad un reboot di Mr A con Miller, ma un Nick Carter in stile Holy Terror è una suggestione con cui passerò questo uggioso fine settimana tra un impegno e l'altro. Grazie!

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    7. La storia in cui l'anima del Seminatore d'odio (A.K.A. zio Adolfo in arte Fuhrer) viene rinchiusa nel Cubo Cosmico dal Teschio Rosso è allo stesso tempo una delle più belle e delle più brutte storie Marvel che abbia mai letto. La narrazione è straordinaria, i disegni fan cagare.

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