Preso perché dalla presentazione
sembrava utile per i Fumettisti d’invenzione,
non è servito allo scopo ma non sono stati soldi buttati via. Erorri Motrali rientra nel filone dei
fumetti nati a seguito della grande popolarità dello youtuber che li ha
confezionati, che avrebbe potuto pubblicare al loro posto qualsiasi altra cosa
con lo stesso esito, visto che il motore primo dell’acquisto è la fama social.
In questo caso l’autore è Nicola
Palmieri in arte Redez (canzonatura di Fedez?), coadiuvato ai testi da Mario
Palladino. La storia prende le mosse quando una fan esplode: la ristampa del
suo best seller Ho sbagliato più di te
presenta dei refusi magici che causano effetti surreali ma anche devastanti sui
suoi lettori. Redez seleziona quindi una cerchia di suoi fan da aiutare
cercando di porre rimedio alla cosa. Inizia così una sfilata di casi bizzarri
(un bambino che ragiona e parla come un adulto, un bianco diventato nero, un
militare afflitto da una iella cronica) in cui l’intervento di Redez è inefficace
quando non lesivo, e per la soluzione dell’enigma bisogna aspettare almeno la
prossima puntata.
La lettura è piuttosto
divertente: al di là delle situazioni grottesche alcune battute e alcune
trovate fanno ridere, e Redez per primo si prende gioco delle circostanze che
hanno portato alla nascita di questo fumetto e delle sue scarsissime doti
artistiche. È anche vero che a causa della parte grafica programmaticamente “disegnata
male” le gag meno riuscite sono di conseguenza quelle basate sul disegno: le
espressioni funzionano, ma le sequenze dinamiche (ci sono persino inseguimenti,
esplosioni e agguati) non sono molto chiare.
La storia a fumetti è poi
inframmezzata da alcune parti scritte e da altri elementi come racconti
illustrati e giochini riferiti alle vicende narrate. Questa scelta porta a un
inevitabile rallentamento del ritmo della narrazione, ma probabilmente farà
felice i fan di Redez che possono leggersi alcuni dietro le quinte e godersi il
suo umorismo anche slegato dal fumetto. I vaghi accenni di impegno sociale mi
sono sembrati un pochino fuori luogo, comunque.
In appendice c’è una galleria di
omaggi, di cui uno realizzato dal colorista del volume, tale Shizu.
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