mercoledì 26 giugno 2019

Erorri Motrali (prima parte)

Preso perché dalla presentazione sembrava utile per i Fumettisti d’invenzione, non è servito allo scopo ma non sono stati soldi buttati via. Erorri Motrali rientra nel filone dei fumetti nati a seguito della grande popolarità dello youtuber che li ha confezionati, che avrebbe potuto pubblicare al loro posto qualsiasi altra cosa con lo stesso esito, visto che il motore primo dell’acquisto è la fama social.
In questo caso l’autore è Nicola Palmieri in arte Redez (canzonatura di Fedez?), coadiuvato ai testi da Mario Palladino. La storia prende le mosse quando una fan esplode: la ristampa del suo best seller Ho sbagliato più di te presenta dei refusi magici che causano effetti surreali ma anche devastanti sui suoi lettori. Redez seleziona quindi una cerchia di suoi fan da aiutare cercando di porre rimedio alla cosa. Inizia così una sfilata di casi bizzarri (un bambino che ragiona e parla come un adulto, un bianco diventato nero, un militare afflitto da una iella cronica) in cui l’intervento di Redez è inefficace quando non lesivo, e per la soluzione dell’enigma bisogna aspettare almeno la prossima puntata.
La lettura è piuttosto divertente: al di là delle situazioni grottesche alcune battute e alcune trovate fanno ridere, e Redez per primo si prende gioco delle circostanze che hanno portato alla nascita di questo fumetto e delle sue scarsissime doti artistiche. È anche vero che a causa della parte grafica programmaticamente “disegnata male” le gag meno riuscite sono di conseguenza quelle basate sul disegno: le espressioni funzionano, ma le sequenze dinamiche (ci sono persino inseguimenti, esplosioni e agguati) non sono molto chiare.
La storia a fumetti è poi inframmezzata da alcune parti scritte e da altri elementi come racconti illustrati e giochini riferiti alle vicende narrate. Questa scelta porta a un inevitabile rallentamento del ritmo della narrazione, ma probabilmente farà felice i fan di Redez che possono leggersi alcuni dietro le quinte e godersi il suo umorismo anche slegato dal fumetto. I vaghi accenni di impegno sociale mi sono sembrati un pochino fuori luogo, comunque.
In appendice c’è una galleria di omaggi, di cui uno realizzato dal colorista del volume, tale Shizu.

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