Un fumetto dedicato al più
iconico dei Presidenti degli Stati Uniti d’America probabilmente non poteva che
essere agiografico, e in effetti questo Lincoln
lo è, tratteggiando una figura di self-made
man intelligentissimo e colto nonostante le umili origini, inarrestabile
davanti a qualsiasi difficoltà, sempre fedele ai proprio ideali e incapace di
cedere alla recriminazione nemmeno quando dei criminali di colore tentano di
rapinarlo, giustificando anzi le loro derive malavitose. E aveva dalla sua
anche una forza erculea e un buon senso dell’umorismo.
Lo stile di Fred Duval è
oltretutto molto didascalico, e con l’artificio narrativo della preparazione
del discorso di Gettysburg in treno Abraham Lincoln ripercorrerà i punti
salienti della sua vita fino al 1863 rintuzzato all’occorrenza dei suoi
compagni di viaggio e collaboratori Seward e Hay. Nonostante questo approccio
la lettura procede spedita e coinvolgente, forse a causa del carisma intrinseco
del protagonista o forse per il ritmo che lo sceneggiatore è riuscito comunque
a imprimere al racconto. Quasi a volersi far perdonare lo stile un po’
ingessato Duval inserisce alla fine un paio di tavole di delirio onirico,
gradevoli ma non necessarie a movimentare un flusso narrativo perfettamente
riuscito. Il rovescio della medaglia è che, avendo rappresentato tutti gli
episodi più significativi della vita di Lincoln nel fumetto e avendo pure
inserito nei dialoghi qualche disquisizione sul suo pensiero, l’appendice
storiografica di Farid Ameur non offre nessuna informazione suppletiva.
I disegni di Roberto “Dakar” Meli
mi sembrano i migliori che abbia mai realizzato, almeno tra quelli che ho visto.
È vero che la sua inchiostrazione è molto pastosa e modulata tanto da diventare
quasi caricaturale in alcuni frangenti, ma le sue figure sono molto espressive
e dettagliate (forse anche grazie alla ricchezza iconografica di cui gode il
protagonista), così come gli sfondi, soprattutto quelli naturali, sono
tratteggiati con grande perizia. Che il giornalista di pagina 45 sia un
autoritratto dello stesso Meli?
I colori sono stati realizzati da
Chiara Zeppegno e da Arancia Studio.
E intanto pare che i fumetti di ambientazione storica siano apprezzati anche da noi, ci stiamo forse francesizzando? Historica Biografie sembra procedere senza più indicare un termine ed il servizio abbonamenti mi informa che il n. 78 di Historica è esaurito! (hanno ordinato la sristampa e lo riceverò con almeno un mese di ritardo).
RispondiEliminaIn effetti non avrebbero raggiunto quei numeri se non ci fosse stato interesse da parte dei lettori. Per Biografie è quasi una cosa controproducente visto che per uscire ogni mese devono integrare con materiale di altri editori francesi!
EliminaNon credo parliamo di tirature altissime, ma il successo dell'iniziativa mi pare conclamato.