Altro tuffo nel mondo indie.
Irretito dai bei disegni, o meglio quelli che a una prima occhiata lo sembravano, ho acquistato questo volumetto che tratta di femminismo mettendo in scena guerriere da cartone animato giapponese, paranoie adolescenziali e pseudo-leggende orientali.
Magical Beatdown Vol. 2 è la storia di una ragazzina dall’apparenza un po’ sfigata che è in realtà un’eroina innominata simil-Sailor Moon dai metodi violentissimi. A seguito della provocazione di una gang di teppisti parte al contrattacco per eliminarli definitivamente – da qui, credo, il numero 2 che compare nel titolo. C’è molto immaginario pop giapponese in queste tavole, l’idea è simpatica ma riempire 40 tavole di botte, mostri e proclami femministi alla lunga stufa. E i disegni non sono sempre riuscitissimi, anche se il livello è più che dignitoso con punte di grande piacevolezza.
Marie + Worry Wart è più interessante: la protagonista è una ragazza che si porta addosso questa “verruca della preoccupazione” che la riempie di paure e insicurezze. Jenn Woodall avrebbe potuto limitarsi a indulgere nell’autocompiacimento ma invece crea delle situazioni abbastanza articolate pur nello spazio ridotto in cui sono contenute. Peccato che Marie + Worry Wart duri pochissimo, giusto il tempo di due episodi!
Per finire Twin Furies, suggestiva fiaba in cui una ragazzina segue le due Furie del titolo che sono scampate guerce (una a destra e l’altra a sinistra) dalla crudeltà di una strega cattiva e adesso girano a raddrizzare torti. Come dicevo, è un incipit suggestivo però delle due l’una: o finisce dove invece avrebbe dovuto cominciare, oppure l’autrice voleva creare un colpo di scena finale che però non è coerente con la storia fino a quel punto né con quanto si legge della versione originale dei dialoghi in calce alle vignette.
Battles è uscito a ottobre 2016 ed è un volumetto bello solido con la copertina rusticata e le pagine patinate. Il che è un po’ paradossale per una qualità di stampa che nel primo fumetto incasina i retini.
Tra gli altri gadget che mi sono stati dati con l’acquisto del volume c’è anche un fumetto a striscia del progetto 4/4, a me è capitato il 2/4 a opera di Lucia Manfredi. I suoi disegni non sono proprio il mio genere, la storia è terribilmente evanescente e comunque non ho voluto soffermarmici troppo.
Nel complesso un acquisto non troppo deludente ma non certo irrinunciabile.
C'entra solo marginalmente, ma in questo momento sono bloccato sul lavoro e non so cosa fare, quindi te lo segnalo.
RispondiEliminaNon so cosa ne pensi tu dei comics al Palazzetto dello sport, se esperienza positiva oppure no, ma abbiamo già un comunicato ultimativo della famosa Lobby di cui ti parlavo:
https://www.luccaindiretta.it/dalla-citta/2021/11/03/comics-luci-e-ombre-per-confcommercio-polo-fiere-e-palasport-soluzioni-straordinarie-da-non-ripetere/261049/
In futuro, tutti imbottigliati in centro. E basta!
Uff... dal tablet non so come si aprono i link, leggerò con calma, anche se dal tuo commento e dal titolo del link credo di poter intuire il contenuto!
EliminaIo mi sono quasi emozionato nel vedere quel posto mitico dove si andava alla "vera" fiera di Lucca, Roberto mi ha detto di essersi stupito nel vedere quanto in realtà quel posto fosse tutto sommato piccolo se rapportato agli spazi di oggi. Eppure quando ci veniva anni fa ci passava una giornata intera. Segno non tanto del suo entusiasmo dell'epoca quanto delle molteplici e più interessanti offerte che c'erano decenni fa.
Questo è assolutamente vero, trovavi di tutto.
EliminaMi ha citato un anno in cui a fare dedicaces nel palazzetto c'erano uno accanto all'altro Mezieres, Salinas, Hermann, Van Hamme e chissà chi altro. Bei tempi.
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