Simone Bianchi
L’arte dei supereroi
Villa Mimbelli, Sala degli Specchi
dal 21 luglio al 12 novembre 2023
Il fumetto diventa protagonista a Livorno, nella suggestiva cornice dei Granai di Villa Mimbelli, con la mostra Simone Bianchi. L’arte dei supereroi promossa da Comune di Livorno e Fondazione Livorno, con il contributo di Castagneto Banca 1910 e il patrocinio di Lucca Comics & Games: il community event dedicato a fumetto, gioco, videogioco, narrativa fantasy, manga, anime, cinema d’animazione, serie TV e cosplay.
Curata da Giorgio Bacci l'esposizione resterà aperta ad ingresso gratuito fino al 12 novembre 2023.
La più grande finora in Toscana, nonché la più lunga per estensione temporale fra quelle dedicate a Simone Bianchi, è stata realizzata grazie anche a 22 collezionisti che hanno prestato le loro opere.
Per oltre 16 settimane sarà possibile ammirare la produzione dell’illustratore nel suo complesso. Si potranno contemplare più di 110 opere - di cui 20 inedite - che ripercorrono gli anni Duemila. Dalla copertina di “Wolverine Origins #24” del 2009, alle pagine interne di “Astonishing X- Men “del 2008, fino ad arrivare alle copertine di prossima pubblicazione negli States (questo luglio) di “Amazing Spider-Man #26” e “Edge of Spider - verse # 4” in anteprima mondiale per la mostra di Livorno.
C’è un altro piccolo primato che spetta a questa monografica di Simone Bianchi. È la prima volta che un rappresentante della nona arte espone a fianco dei grandi autori dell’Ottocento presenti all’interno del Museo Fattori. Un sodalizio con l’arte tout court che Simone da sempre porta avanti con estremo entusiasmo e lungimiranza.
A coronare l’esperienza nel mondo di Simone Bianchi, una stanza immersiva aspetta il visitatore lungo il percorso espositivo. Realizzata da Art Media Studio - che ha nel suo portfolio mostre interattive di prestigio a livello mondiale che spaziano da Leonardo a Van Gogh, da Raffaello a Klimt - la sala permette alle immagini dell’artista di prendere letteralmente vita. L’universo di Simone si anima e stupisce lo spettatore come dentro un vero e proprio film.
Nel panorama globale contemporaneo, Simone Bianchi è sicuramente tra i maggiori interpreti dei più famosi supereroi che hanno segnato l’immaginario collettivo di intere generazioni. Superman e Batman, Iron Man e Spider-Man, Thor e Capitan America, oltre a Wolverine, gli X-Men, gli Avengers, Sharkey – The Bounty Hunter (in collaborazione con Mark Millar, per Netflix), solo per citarne una minima parte, sono tutti passati attraverso la fervida vena inventiva di Bianchi, primo europeo a essere incaricato di eseguire il progetto Upper Deck Marvel Masterpieces, oggetto nel 2018 di una doppia, contemporanea, esposizione: a Lucca Comics & Games e a New York, presso la Metropolis Gallery.
La mostra presenta al visitatore una vasta selezione di opere comprendenti dipinti, bozzetti e manifesti e si pone l’obiettivo di ricostruire il processo creativo dell’artista, partendo dal disegno preparatorio per arrivare all'opera definitiva, pronta per la stampa. Un percorso immaginifico e ricco di sorprese, pensato per un pubblico ampio (dai bambini agli adulti, fino agli appassionati di settore).
Una sezione dell’esposizione è inoltre dedicata al rapporto dell’artista con la scena musicale internazionale, a completare idealmente un vero e proprio viaggio, unico, nel mondo creativo di un interprete della contemporaneità.
Simone Bianchi
Fin da bambino si interessa all’illustrazione. Non solo ha tradotto questa sua passione in professione, ma è anche diventato una vera e propria icona del mondo del fumetto.
Illustratore e pittore con un passato di insegnante d'arte, è conosciuto in tutto il mondo per i suoi lavori nell'ambito del fumetto americano. Maestro della Comic Art contemporanea, si distingue per il suo stile pittorico ricco e dettagliato. Negli Stati Uniti ha collaborato prima con DC Comics e poi in esclusiva con Marvel per più di un decennio, creando diversi albi e copertine di famose testate, tra cui Wolverine, X-Men, Thor, Thanos, Spider-Man e Star Wars.
Insieme ad un amico, andremo alla mostra di Igort a Pisa (negli stessi spazi espositivi dove abbiamo già visto Gipi e Mattotti) e da lì, potremmo anche fare un salto a Livorno.
RispondiEliminaUnendo così pacificamente Pisa e Livorno (cosa che so essere impossibile nella realtà).
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