venerdì 28 luglio 2023

Sgt. Rock vs. the Army of the Dead: All'inferno e ritorno

Ovviamente non mi aspettavo altro che una boiata consapevolmente trash, ma nobilitata dagli splendidi disegni di Eduardo Risso e dalla parentela col cult di Sam Raimi L’Armata delle Tenebre. Avrei dovuto leggere meglio il titolo: l’«Army» che affronta il Sergente Rock è quello «of the Dead», non «of Darkness»… Però, dai, è chiaro che c’è stata un po’ di paraculaggine a mettere proprio Bruce Campbell, l’attore-feticcio di Raimi, a sceneggiare la storia e sicuramente questo “equivoco” è stato voluto e ricercato per attirare non solo i fan dell’attore ma anche chi, come me, avrà preso fischi per fiaschi e si aspettava di trovare tracce dell’illustre progenitore filmico. Mais glissons.

La miniserie in sei numeri è ambientata nel 1944, verso la fine della Seconda Guerra Mondiale. Hitler è a corto di uomini, rifornimenti e munizioni ma dei soldati tedeschi praticamente imbattibili sono stati avvistati al fronte e quindi il sergente Rock e la sua compagnia, la Easy, vengono inviati a indagare. Si scopre che i nazisti stanno risvegliando i loro morti grazie a un procedimento elettrochimico inventato dal Dottor Morell. Questi zombi sono un po’ più originali di quelli consueti mantenendo un certo grado di intelligenza. L’obiettivo è quindi quello di stanare il dottore ed eliminare i laboratori in cui avviene il processo di “rigenerazione”, ammazzando più nazisti possibile. Nient’altro da aggiungere a questo canovaccio, che procede senza alcuno scossone e senza colpi di scena a parte la scelta di Hitler, già abbondantemente dipendente da varie droghe, di farsi iniettare il ritrovato miracoloso per diventare a sua volta un supersoldato, veste nella quale affronterà Rock nello scontro finale. C’è qualche dialogo divertente (pochini, a dire il vero) ma c’è anche un feticismo per le armi e i mezzi militari e una celebrazione della guerra da far venire il sospetto che Bruce Campbell sia un membro della NRA. La compagnia Easy presenta vari componenti sulla scia degli Howling Commandos di Nick Fury (ignoro quale gruppo sia nato prima) ma tutti rimangono sullo sfondo non essendoci stato lo spazio o la volontà per caratterizzarli a dovere: che a sparare col bazooka sia uno piuttosto che un altro alla fine non cambia nulla. Ma magari per i fan della serie l’effetto è diverso. Un bello scossone avrebbe potuto essere qualche morte eccellente, essendo questa una storia fuori continuity e ambientata in un universo alternativo, ma purtroppo questa opzione non è stata contemplata perché in realtà questa miniserie è solo l’introduzione di un progetto più ampio di cui sarà protagonista il Sergente Rock.

Alla fine i deliziosi disegni di Risso mi sono sembrati piuttosto sprecati. Non che la miniserie sia proprio una porcheria, ma forse la cosa migliore sono le copertine di Gary Frank.

4 commenti:

  1. A giudicare dal titolo dell'articolo, tu speravi che fosse una storia del buon vecchio Nick, quando era giovane!

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    1. Oddio, correggo subito. Figurati che nella prima versione avevo pure lasciato "Army of Darkness".
      Grazie della segnalazione.

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  2. A senso credo sia nato prima Rock di Nick, ma non ho molta voglia di controllare.
    E neanche di leggere questa roba, forse non c'è niente di meno originale dei nazi-zombie, dai tempi del malefico film cult "L'occhio nel Triangolo" ("Shock Waves"). Film che era un toccasana per i sofferenti d'insonnia, ma che aveva almeno due pregi: c'era Peter Cushing e gli zombie nazisti erano ... subacquei.
    Dopodiché s'è visto di tutto: nazi-fantasmi, nazi-vampiri, licantropi ecc.
    Il bello di Sgt. Rock, il Soldato Fantasma, i Perdenti e lo Spirito del carro, è che erano buone avventure di guerra, a volte anche toccanti, comunque senza altri inutili cazzibubboli.

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    1. ...e adesso sono nazi nostri, per citare un recente film.

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