Nei bei tempi andati in cui ancora si pensava che Robin Wood scrivesse tutti i suoi fumetti (ma qualche indiscrezione già trapelava grazie a nippurweb.com.ar) avevo scritto un lungo pezzo su Wood che si concludeva con l’elenco delle sue serie arrivate in Italia. «E speriamo di non aver scritto troppe idiozie» dicevo per introdurlo su Fucine Mute 51. Ecco, appunto, colgo l’occasione del blog per aggiornare e correggere alcune cose...
E ovviamente per ampliare la lista con le nuove serie di Wood comparse sui settimanali dopo il 2002.
Starlight (Skorpio 50/94)
Avrebbe dovuto essere una pietra miliare della storia dell’Eura e invece Starlight si è rivelata solo un’occasione mancata. L’attesissimo incontro di Robin Wood con Juan Zanotto [in realtà già avvenuto in Argentina con le storie brevi Recuerdo de Graciela Morales e Los muertos y los vivos, pubblicate sulle riviste della Columba] ha lo stesso antefatto di Hard world - Morgan ma se ne discosta immediatamente per prendere una direzione più fantascientifica. Il pilota spaziale Walker ha dovuto sorbirsi due anni di totale isolamento nella cella nera per non aver voluto cedere al racket ed essersi rifiutato di trasportare la droga verde. È stato quindi incastrato e fatto carcerare, ma ora si trova misteriosamente in libertà. Prima di cercare chi si è interessato a lui e perché, deve reintegrarsi nella società ed un’opportunità gli viene offerta da Crista e dai suoi poco raccomandabili spazzini, feccia che si occupa di recuperare i relitti delle astronavi ed il loro carico. Ad un’idea originale [l’idea degli “spazzini” è farina del sacco di Zanotto] e un buon inizio faranno seguito storie sempre più inverosimili e sconclusionate, ed i lentissimi ritmi di produzione di Zanotto non aiutano certo ad affezionarsi alla serie. Starlight si spegne a poco a poco e dopo l’avventura in quattro parti Il Nemico non se ne hanno più tracce. L’eccellenza di Zanotto nel bianco e nero (anche se molto censurato) non basta certo a risollevare delle storie strampalate.
I primi 20 episodi di Starlight sono stati ristampati sul numero 1 de I Giganti dell’avventura, ma le censure furono mantenute e le pesanti didascalie riassuntive vennero solo coperte con particolari fotocopiati dalla stessa tavola. [in Argentina le censure furono ancora più pesanti]
Nessun commento:
Posta un commento