domenica 9 settembre 2012

The Garfield Show 1



Il piacere di averlo trovato dopo aver girato più di un’edicola e dopo un’attesa carica di aspettative si è stemperato quando ho visto che di Garfield non sono presentate le strisce di Jim Davis ma una versione cartacea dei cartoni animati. Non so se si tratta effettivamente di “fumettazioni” di episodi televisivi preesistenti (le note in gerenza e il costo produttivo che immagino avrebbero delle produzioni ex novo farebbero supporre di sì) e di sicuro hanno il crisma dell’ufficialità, ma mi ricordano comunque quelle operazioni pirata che anni fa facevano alcuni editori che prendevano dei fotogrammi di anime e ci imbastivano una storia. È un’altra cosa, però l’impatto è stato quello. Almeno i fumetti dei Simpsons sono realmente dei fumetti.
Comunque, superato questo primo impatto, mi sono dedicato alla lettura ed effettivamente The Garfield Show è un buon prodotto. Dall’editoriale di presentazione e dalla scelta del testimonial principale si evince che The Garfield Show vuole essere un prodotto all ages indirizzato a bambini e ragazzi ma non mancano motivi di interesse anche per il pubblico adulto. Anzi, fumetti prettamente infantili credo che si possano considerare solo Le Elfe e Game Over. Per contro, Nelson e La Tribù partono da situazioni di base più mature (la coprotagnista del primo è un’impiegata adulta, nel secondo si parla degli stratagemmi per mantenere un buon equilibrio matrimoniale e familiare).
Come anticipa il sottotitolo della rivista Garfield è solo il titolare della testata, che ospita anche «altri amici» che costituiscono per l’appassionato di BéDé il motivo principale di acquisto. L’impressione è quasi quella di avere in mano un numero di Spirou o di Lucky Luke, almeno come me li sono sempre immaginati.
Nelson è una striscia minimal che parla di un diavoletto.
Oceania è un racconto fantasy suggestivo e ben colorato ambientato in un pianeta in cui dei ragazzi fanno surf su un mare di foglie. Le 7 pagine presentate non consentono ancora di dare un giudizio. Ai testi nientemeno che Corbeyran.
Leonardo è un classico del fumetto umoristico belga (di cui riprende la struttura a gag di una tavola) già visto in Italia su Mondo Erre. Il protagonista è un Leonardo Da Vinci non proprio geniale.
Merlino racconta le grottesche vicende infantili del giovane Merlino (è una serie scritta da Sfar di cui BD ha già pubblicato qualcosa in Italia).
La Tribù è una serie umoristica di argomento familiare.
Artibal mi sembra una storia di “realismo magico” estremamente suggestiva e disegnata con notevole impegno. Purtroppo queste prime 5 tavole introducono a stento il protagonista e quindi bisognerà aspettare i prossimi numeri per vedere che direzione prenderà la storia.
Le Elfe mi sembra l’ennesimo fumetto cute che guarda sia a prodotti come Winx che ad altre BéDé come Marilù.
Game Over lascia intendere dal titolo che sarà una parodia dei videogiocatori più nerd come già visto in questa prima tavola (ai testi c’è anche un Bercovici: sarà lo stesso disegnatore di lunghissimo corso che ha collaborato con Corteggiani?).
Melusina è un’altra serie di impianto classico (stupendi i disegni di Clarke, che più francobelgi di così non si può) con gag di una tavola. Protagonista una streghetta.
Un menu ricchissimo e di alta qualità, in cui l’unico elemento sottotono è Le Elfe, sia per la scarsa originalità che per l’eccessiva semplificazione del tratto (ma anche Nelson da questo punto di vista è un po’ “a rischio”).
E alla fine devo ammettere che anche le due storie di Garfield, soprattutto la prima, sono state una lettura piacevole e divertente.
Comunque, al di là della qualità dei fumetti presentati (su cui le aspettative non sono state deluse), quello che temevo era la consueta ed eccessiva ingerenza dell’Eura/Aurea nell’adattamento dei fumetti. Qui invece per fortuna non ci sono nè balloon apocrifi nè tavole rinumerate ed il formato rende pienamente giustizia ai disegni, anzi offre persino l’occasione per delle buone trovate grafiche.
Il tutto si spiega col fatto che The Garfield Show non è un prodotto ideato dall’Aurea ma è la versione italiana di una licenza francese, anche se sicuramente l’Aurea ci ha messo del suo visto che alcuni dei fumetti presentati non sono della Dargaud e Artibal è addirittura di produzione italiana.
Con tutto questo ben di dio i consueti problemi con la qualità di stampa passano in secondo piano, anche perchè il formato più grande rispetto a Lanciostory e Skorpio rende meno eclatante il tremolio digitale dei tratteggi, comunque assai fastidioso in Le Elfe. The Garfield Show è insomma consigliatissimo (a patto di trovarlo nelle edicole) considerando anche che al costo di 2,80€ offre non solo materiale di qualità ma un tempo di lettura che nonostante le sue 48 pagine è più che dignitoso: trattandosi di materiale francobelga parliamo di vignette in cui abbondano i dettagli, e le tavole di Domestici meritano decisamente di soffermarcisi sopra per un bel po’ per gustarne tutti i particolari.
Al momento quindicinale, immagino che l’Aurea abbia fatto ricorso a questa periodicità per testare il gradimento del pubblico e passare a settimanale o mensile a seconda dell’accoglienza. Incrociamo le dita (e compriamone più copie possibili) e speriamo che i giovani spettatori dei cartoon lo comprino in massa, chissà che l’Aurea non decida di varare anche una rivista di BéDé adulta.

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