Trovarne, di altre chicche come questa.
I Giochi di Cthulhu è un agile volumetto scritto da Matteo
Poropat (immagino sia lo stesso che ha realizzato la Gazzetta delle Terre Perdute per Sine Requie) che raccoglie alcuni suoi contributi precedentemente
apparsi su riviste di settore e su internet.
Come intuibile dal titolo, si tratta di un compendio analitico sui vari
fenomeni ludici (giochi di ruolo, da tavolo, per computer, ecc.) ispirati o
proprio tratti di peso dalle opere di H. P. Lovecraft. Pur nella concisione
imposta dal formato le analisi mi sembrano puntuali e approfondite, oltre a
presentare occasionalmente qualche piacevole punta ironica. Lodevole la
“seconda introduzione” dedicata ad August Derleth e al suo fondamentale lavoro,
cose sicuramente già note agli appassionati di Lovecraft ma poco conosciute dai
profani.
Il sommario propone cinque capitoli dedicati rispettivamente ai giochi di
ruolo («Il ruolo della paura»), ai videogame («Videogame cthuloidi»), ai giochi
da tavolo («Terrore in scatola»), ai giochi di carte collezionabili («Partita a
carte con l’Antico») e alle miniature («Le tre dimensioni del terrore»). Un
capitolo conclusivo tira le somme di quanto sviscerato in precedenza fornendo
ulteriori approfondimenti.
Ho notato un tocco di classe nella parte relativa ai giochi di ruolo in
riferimento al famigerato Deities and
Demigods per Dungeons & Dragons:
Poropat infatti non riporta come causa dell’eliminazione del pantheon
lovecraftiano (unitamente a quello melniboneano) la trita e ritrita storiella
sui fanatici religiosi della Bible Belt, ma pur senza sbilanciarsi accoglie la
tesi che individuerebbe la causa nella politica editoriale della TSR
dell’epoca.
Molto interessanti a mio avviso i dati relativi agli esiti commerciali dei
prodotti trattati nei singoli capitoli.
In appendice si trova un breve saggio di Pietro Guarriello che getta una
luce abbastanza originale sul processo creativo di Lovecraft e sulle
motivazione che lo animavano. Mi ha ricordato a tratti il saggio Contro il mondo, contro la vita di Michel
Houllebecq, anche se per fortuna non ne condivide l’esasperato vittimismo
romantico.
Ludografia e bibliografia concludono il volume, assolutamente
indispensabile la prima.
Il libro non reca alcun prezzo, a me lo hanno venduto per 5€.
Ulteriori informazioni si trovano qui.
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