giovedì 11 aprile 2013

Per qualche millimetro in più.



Prima che la formula delle “rivista libro” (un volume completo direttamente su rivista, non spezzettato in più episodi) prendesse definitivamente piede, l’iter per la pubblicazione italiana di molte opere argentine, franco-belghe e persino statunitensi era la serializzazione su Alter, Comic Art, Corto Maltese, ecc. e poi la raccolta in un volume integrale a opera dello stesso editore o di un altro che all’epoca non aveva una rivista propria o non l’avrebbe mai avuta, come Alessandro Editore.
Vic & Blood, ad esempio, venne prima prepubblicato in quattro numeri de L’Eternauta gestione Comic Art e poi raccolto in volume dagli Editori del Grifo.
Questa è una tavola tratta dalla rivista:

Questa invece è la stessa tavola tratta dal volume:


Può passare inosservata, ma oltre all’intestazione mancante dell’episodio c’è anche un’altra differenza: nella versione de L’Eternauta manca un pezzo della parte superiore della tavola.
Una volta che ci si accorge della cosa le altre “limature” risultano palesi, e arrivano addirittura a cambiare, se non il senso, l’equilibrio e la prospettiva di alcune vignette. Ecco quindi che quello che appare come un ghigno sarcastico era in origine un semplice sorriso:



Un cecchino che sembra dondolarsi dall’alto in realtà si trova su una struttura solida:



Dettagli importanti per definire il movimento e l’equilibrio degli elementi nelle vignette vengono eliminati o mutilati:







Corpi in figura intera vengono tagliati:





Questi aggiustamenti elaborati dalla Comic Art saranno nati perchè il formato originale di Vic & Blood aveva evidentemente una diagonale diversa rispetto a quella delle sue riviste, ma non è comunque così spiegabile che li abbiano fatti visto che il volume del Grifo ha praticamente le stesse dimensioni de L’Eternauta e mantiene i millimetri tagliati. Inoltre le didascalie che occasionalmente debordano in maniera poco elegante dalla tavola stanno ad indicare che di spazio ce n’era (sennò non ci sarebbe stato spazio nemmeno i balloon e le didascalie “fuori tavola”, no?):


Ma forse la cosa non era così semplice visto che in alcuni casi la Comic Art si “mangia” un’onomatopea o rimonta una didascalia:





A onor del vero, la Comic Art propone anche una splash page riassuntiva non presente nella versione in volume, ma parliamo di un’opera tra le peggiori di Richard Corben e la sua assenza (oltre a essere giustificata, per non spezzare il ritmo della storia) non si fa affatto rimpiangere.


Ah, e verso la fine (alla quarta e ultima puntata su L’Eternauta) il grafico della Comic Art si accorse che forse togliere un centimetro buono in alto o in basso poteva comportare i problemi di cui sopra, quindi salomonicamente decise di distribuire i tagli sia nella parte alta che in quella bassa delle tavole. Di molte, almeno.

 
Trattandosi di un Corben svogliato e poco ispirato non è che alla fine ci abbiamo perso molto... però a questo punto mi viene il sospetto che altri fumetti abbiano subito rimontaggi e adattamenti del genere.

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