Mi permetto di
integrare il divertente e interessantissimo volume di Alfredo Castelli con
altri “fumettisti d’invenzione” e simili.
In grassetto le categorie in cui ho inserito
la singola segnalazione e la pagina di riferimento del testo originale.
CARTOONIST COME PROTAGONISTA – SERIE (pag. 19)
G-MARU
EDITION (IDEM)
(Giappone 2010, in Jump SQ. 19, © Shueisha, umorismo)
Mizuki Kawashita
L’otaku del futuro G-Maru (che ha sostituito il suo corpo originale con
uno sintetico) torna indietro nel tempo fino ai nostri giorni per incontrare il
suo mangaka preferito, Kaburagi Aruto, scoprendo che si tratta di una ragazza
che aspira a disegnare shojo (fumetti per ragazze) invece che i manga erotici
per cui diverrà famosa.
Ancora al liceo, Aruto forma un club di fumettisti a cui aderiscono le
compagne Tamazawa, fredda capoclasse che forse sublima nei suoi manga le
proprie pulsioni omosessuali, e Saji Saeri, bellezza un po’ svampita che
disegna per diletto senza ambizioni professionali.
Pseudofumetti: per aiutare Aruto al primo concorso
da mangaka a cui partecipa, G-Maru fa recapitare a una sua sosia-robot il manga
alla redazione della rivista erotica Erogisshu Monthly, cosa che
innescherà la sua carriera come assistente di Kamiya Hikaru.
Vengono citati poi Il Fantasma della Vergine, fumetto erotico
realizzato da tal Poyorin e Una Snake Dance con te. Saeri disegna una
dojinshi (fanzine) con protagonisti degli insetti.
CARTOONIST COME COPROTAGONISTA OCCASIONALE – FUMETTI
SERIALI (pag. 28) ma anche Fuori tema: fumettisti non d’invenzione: citazioni, caricature, camei;
fumetti biografici; metafumetti e autoreferenzialità; parodie CITAZIONI,
CARICATURE, CAMEI (pag. 61)
(Spagna 1982, in Cairo, © Torres, umorismo)
Daniel Torres
Il telecronista-divo Ruben Plata lotta contro il genio del male Sir
Opium in un mondo futuribile dall’estetica liberty reminescente della ligne
claire belga.
Sueños de papel in Cairo 6 e La Ultima Imagen in Cairo
7 (1982). Daniel Torres
Dopo aver tentato
di conquistare il mondo con un germe e poi con la musica, Opium decide di usare
i fumetti: rapisce grandi professionisti del settore come Vicente Aguada,
Ernesto Fotolito, Carlos Secante, Leonzio Burroni (autore del popolare Capitan
Marte) e Giacomo Tagliacraglia e li costringe a produrre senza sosta dei
fumetti stampati con un inchiostro ipnotico (la rivista che li pubblica si
chiama appunto Hypnosis) che induce i
lettori a credere di essere i personaggi di cui leggono le avventure. Non
sembra che le due case editrici per cui lavoravano in precedenza trattassero
molto meglio i loro autori o fossero mosse da motivazioni più nobili di quelle
di Opium!
Come se non
bastassero questi fumettisti d’invenzione, nella versione in volume di Opium esiste anche una cornice
(introduzione ed epilogo) in cui lo stesso Daniel Torres spiega l’origine della
sua ispirazione e il fantasioso metodo con cui avrebbe realizzato il fumetto.
Opium sarà ripreso nel 1990 in una serie
di sei albi editi da Norma Editorial in formato comic book, realizzati dallo
studio di Torres.
Pseudofumetti: anche nella versione in comic book
Opium usa i fumetti per imporsi sulle masse, ma la cosa viene citata di
sfuggita e non le viene dato il risalto che ebbe nella prima versione.
FLASH
(1956)
(USA 1956, in Showcase, © DC Comics, supereroi)
Robert Kanigher
(T), Carmine Infantino (D)
Questa voce è da intendersi come addenda a quanto già scritto sul
personaggio in Fumettisti d’invenzione!.
Alfredo Castelli ne parla in questi termini a pagina 33: «Nei tardi
anni 50 la DC Comics iniziò a proporre in veste modernizzata [...] alcuni
supereroi nati negli anni 1940 e allora quasi dimenticati; il primo fu Flash.
Ma non si trattò di un semplice remake: quando, all’inizio della nuova versione
della saga, il chimico Barry Allen si trasforma a causa di un incidente in un
nuovo uomo più veloce del mondo, decide esplicitamente di chiamarsi come il
protagonista del comic book che leggeva da bambino creando così una
contrapposizione tra i vecchi eroi (di fantasia) e quelli recenti (“veri”)».
Viene citata poi come esempio di CARTOONIST COME COPROTAGONISTA OCCASIONALE – FUMETTI
SERIALI la celeberrima storia Flash of Two Worlds, in cui si incontrano le due versioni del
personaggio e si scopre che lo sceneggiatore Gardner Fox era inconsapevolmente
sintonizzato sulle onde mentali del Flash originale.
Esistono però altre
due storie di Flash ancora più
pertinenti all’argomento fumettisti d’invenzione, ancora più importanti perchè
(oltre a introdurre nuovi concetti nell’universo DC) prepareranno il terreno
per la voce analoga che coinvolgerà la Justice
League of America:
Fuori tema:
fumettisti non
d’invenzione: citazioni, caricature, camei; fumetti biografici; metafumetti e
autoreferenzialità; parodie
CITAZIONI, CARICATURE, CAMEI (pag.
61)
Fact or Fiction? in The Flash 179 (1968). Cary Bates (T), Mike
Esposito e Ross Andru (D)
A caccia di un mostro alieno fuggito al suo custode, Flash si trova
catapultato in una realtà alternativa in cui i supereroi sono solo personaggi
dei fumetti. Per tornare a casa deve costruirsi uno dei suoi mitici tapis
roulant con cui viaggia nel tempo, ma avendo fondi insufficienti per
procacciarsi i materiali con cui costruirne uno decide di andare a batter cassa
negli uffici della DC Comics!
Qui viene ricevuto dall’editor Julius Schwartz (principale artefice
della Silver Age) che dopo un primo approccio scettico si convince
dell’identità di Flash e gli procura quello di cui ha bisogno per costruirsi
uno dei suoi marchingegni per tornare a casa. Fact or Fiction? è la
prima storia in cui compare Terra-Prima, ovvero la versione DC del “nostro”
universo.
Il “cosmic treadmill” costruito da Flash in questa storia rimane
nell’ufficio di Schwartz, e sarà alla base delle due storie della Justice
League of America che cito di seguito.
The Day I saved the Life of the Flash! in The Flash 228 (1974). Cary Bates (T), Irv
Novick e Tex [Philippe Eustice]
Blaisdell (D)
CARTOONIST COME COPROTAGONISTA OCCASIONALE – FUMETTI
SERIALI (pag. 28)
(Stati Uniti 1960, in The Brave and the
Bold, © DC Comics, supereroi)
Gardner Fox (T), Mike [Michael] Sekowsky, Bernard Sachs,
Joe Giella, Murphy Anderson (D)
Cavalcando l’onda della Silver Age anche la Justice Society of America
degli anni ’40 viene riportata in vita adattandosi ai nuovi gusti dell’epoca.
Aquaman riunisce un gruppo di supereroi per fronteggiare una minaccia aliena,
dando vita al supergruppo per antonomasia dell’universo DC.
Il concetto ebbe tanta presa sul pubblico che dopo sole tre apparizioni
su The Brave and the Bold la Justice League si vide dedicata una testata
propria, che tra variazioni e cambiamenti continua le pubblicazioni tuttora.
Where on Earth am I? e Avenging Ghosts of the Justice Society in
Justice League of America 123-124 (1975).
Cary Bates ed Elliot S! Maggin (T), Dick [Richard Allen] Dillin e Frank
McLaughlin (D)
Gli sceneggiatori Cary Bates e Elliot Maggin cercano ispirazione per
inventarsi qualche storia originale dopo essere stati ripresi dall’editor
Julius Schwartz. Maggin propone di riutilizzare l’idea del “cosmic treadmill” e
Bates fa funzionare inavvertitamente l’esemplare che Flash aveva lasciato
nell’ufficio di Schwartz nel numero 179 di The Flash. Catturato da una
nebbia misteriosa come quella che lo avvolse in The Flash 228, Bates si
ritrova su Terra-2, il mondo alternativo della DC Comics popolato dalle
versioni originali dei supereroi. Qui si scopre dotato di superpoteri ma un
influsso negativo del supercriminale Wizard ne altera la mente facendolo
diventare un villain.
Nel frattempo Maggin ha usato lo stesso metodo di viaggio tra gli
universi ed è finito su Terra-1, dove parteciperà allo scontro tra eroi e
criminali dei due mondi.
Una volta rientrati su Terra-Prima i due sceneggiatori si vedono
rifiutato il loro soggetto tratto dall’esperienza appena vissuta perché troppo
incredibile!
Nella prima delle due storie fa un’apparizione il disegnatore e
direttore artistico Carmine Infantino.
Fuori tema:
fumettisti non
d’invenzione: citazioni, caricature, camei; fumetti biografici; metafumetti e
autoreferenzialità; parodie
METAFUMETTI E AUTOREFERENZIALITA’ (pag. 64)
LE CANOT
LIBERE
(Francia 1986, in (A SUIVRE), © Casterman, umorismo, pamphlet)
[Francis] Masse
Alcuni bizzarri personaggi disquisiscono di editoria e comunicazione su
una scialuppa di salvataggio alla deriva mentre producono le rispettive
riviste.
E' molto interessante questo numero 86!
RispondiEliminaGrazie.
EliminaI primi due mai sentiti...
RispondiEliminaMentre le vicende di Flash così metafumetto sono davvero interessanti^^
Moz-
l'assenza di idee (peraltro dichiarata nella storia stessa) e l'uso di sostanze stupefacenti (anche questo conclamato se non proprio apertamente dichiarato) portava a questi gioiellini supereroistici post-Silver Age.
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