domenica 5 ottobre 2014

Fumettisti d'invenzione! - 86



Mi permetto di integrare il divertente e interessantissimo volume di Alfredo Castelli con altri “fumettisti d’invenzione” e simili.
In grassetto le categorie in cui ho inserito la singola segnalazione e la pagina di riferimento del testo originale.

CARTOONIST COME PROTAGONISTA – SERIE (pag. 19)

G-MARU EDITION (IDEM)
(Giappone 2010, in Jump SQ. 19, © Shueisha, umorismo)
Mizuki Kawashita

L’otaku del futuro G-Maru (che ha sostituito il suo corpo originale con uno sintetico) torna indietro nel tempo fino ai nostri giorni per incontrare il suo mangaka preferito, Kaburagi Aruto, scoprendo che si tratta di una ragazza che aspira a disegnare shojo (fumetti per ragazze) invece che i manga erotici per cui diverrà famosa.
Ancora al liceo, Aruto forma un club di fumettisti a cui aderiscono le compagne Tamazawa, fredda capoclasse che forse sublima nei suoi manga le proprie pulsioni omosessuali, e Saji Saeri, bellezza un po’ svampita che disegna per diletto senza ambizioni professionali.

Pseudofumetti: per aiutare Aruto al primo concorso da mangaka a cui partecipa, G-Maru fa recapitare a una sua sosia-robot il manga alla redazione della rivista erotica Erogisshu Monthly, cosa che innescherà la sua carriera come assistente di Kamiya Hikaru.
Vengono citati poi Il Fantasma della Vergine, fumetto erotico realizzato da tal Poyorin e Una Snake Dance con te. Saeri disegna una dojinshi (fanzine) con protagonisti degli insetti.

CARTOONIST COME COPROTAGONISTA OCCASIONALE – FUMETTI SERIALI (pag. 28) ma anche Fuori tema: fumettisti non d’invenzione: citazioni, caricature, camei; fumetti biografici; metafumetti e autoreferenzialità; parodie CITAZIONI, CARICATURE, CAMEI (pag. 61)

OPIUM (IDEM)
(Spagna 1982, in Cairo, © Torres, umorismo)
Daniel Torres

Il telecronista-divo Ruben Plata lotta contro il genio del male Sir Opium in un mondo futuribile dall’estetica liberty reminescente della ligne claire belga.

Sueños de papel in Cairo 6 e La Ultima Imagen in Cairo 7 (1982). Daniel Torres
Dopo aver tentato di conquistare il mondo con un germe e poi con la musica, Opium decide di usare i fumetti: rapisce grandi professionisti del settore come Vicente Aguada, Ernesto Fotolito, Carlos Secante, Leonzio Burroni (autore del popolare Capitan Marte) e Giacomo Tagliacraglia e li costringe a produrre senza sosta dei fumetti stampati con un inchiostro ipnotico (la rivista che li pubblica si chiama appunto Hypnosis) che induce i lettori a credere di essere i personaggi di cui leggono le avventure. Non sembra che le due case editrici per cui lavoravano in precedenza trattassero molto meglio i loro autori o fossero mosse da motivazioni più nobili di quelle di Opium!


Come se non bastassero questi fumettisti d’invenzione, nella versione in volume di Opium esiste anche una cornice (introduzione ed epilogo) in cui lo stesso Daniel Torres spiega l’origine della sua ispirazione e il fantasioso metodo con cui avrebbe realizzato il fumetto.
Opium sarà ripreso nel 1990 in una serie di sei albi editi da Norma Editorial in formato comic book, realizzati dallo studio di Torres.

Pseudofumetti: anche nella versione in comic book Opium usa i fumetti per imporsi sulle masse, ma la cosa viene citata di sfuggita e non le viene dato il risalto che ebbe nella prima versione.


FLASH (1956)
(USA 1956, in Showcase, © DC Comics, supereroi)
Robert Kanigher (T), Carmine Infantino (D)

Questa voce è da intendersi come addenda a quanto già scritto sul personaggio in Fumettisti d’invenzione!.
Alfredo Castelli ne parla in questi termini a pagina 33: «Nei tardi anni 50 la DC Comics iniziò a proporre in veste modernizzata [...] alcuni supereroi nati negli anni 1940 e allora quasi dimenticati; il primo fu Flash. Ma non si trattò di un semplice remake: quando, all’inizio della nuova versione della saga, il chimico Barry Allen si trasforma a causa di un incidente in un nuovo uomo più veloce del mondo, decide esplicitamente di chiamarsi come il protagonista del comic book che leggeva da bambino creando così una contrapposizione tra i vecchi eroi (di fantasia) e quelli recenti (“veri”)».
Viene citata poi come esempio di CARTOONIST COME COPROTAGONISTA OCCASIONALE – FUMETTI SERIALI la celeberrima storia Flash of Two Worlds, in cui si incontrano le due versioni del personaggio e si scopre che lo sceneggiatore Gardner Fox era inconsapevolmente sintonizzato sulle onde mentali del Flash originale.
Esistono però altre due storie di Flash ancora più pertinenti all’argomento fumettisti d’invenzione, ancora più importanti perchè (oltre a introdurre nuovi concetti nell’universo DC) prepareranno il terreno per la voce analoga che coinvolgerà la Justice League of America:

Fuori tema: fumettisti non d’invenzione: citazioni, caricature, camei; fumetti biografici; metafumetti e autoreferenzialità; parodie
CITAZIONI, CARICATURE, CAMEI (pag. 61)

Fact or Fiction? in The Flash 179 (1968). Cary Bates (T), Mike Esposito e Ross Andru (D)
A caccia di un mostro alieno fuggito al suo custode, Flash si trova catapultato in una realtà alternativa in cui i supereroi sono solo personaggi dei fumetti. Per tornare a casa deve costruirsi uno dei suoi mitici tapis roulant con cui viaggia nel tempo, ma avendo fondi insufficienti per procacciarsi i materiali con cui costruirne uno decide di andare a batter cassa negli uffici della DC Comics!
Qui viene ricevuto dall’editor Julius Schwartz (principale artefice della Silver Age) che dopo un primo approccio scettico si convince dell’identità di Flash e gli procura quello di cui ha bisogno per costruirsi uno dei suoi marchingegni per tornare a casa. Fact or Fiction? è la prima storia in cui compare Terra-Prima, ovvero la versione DC del “nostro” universo.
Il “cosmic treadmill” costruito da Flash in questa storia rimane nell’ufficio di Schwartz, e sarà alla base delle due storie della Justice League of America che cito di seguito.

CARTOONIST COME COPROTAGONISTA OCCASIONALE – FUMETTI SERIALI (pag. 28)

The Day I saved the Life of the Flash! in The Flash 228 (1974). Cary Bates (T), Irv Novick e Tex [Philippe Eustice] Blaisdell (D)
Mentre viaggia alla volta di Athens per una riunione di vecchi studenti progettando una storia di Flash, lo sceneggiatore Cary Bates si imbatte in una nebbia misteriosa che lo trasporta a Central City. Il suo intervento sarà fondamentale per salvare il supereroe dalla storia che egli stesso ha progettato e che ha il criminale Trickster per antagonista.


CARTOONIST COME COPROTAGONISTA OCCASIONALE – FUMETTI SERIALI (pag. 28)

JUSTICE LEAGUE OF AMERICA
(Stati Uniti 1960, in The Brave and the Bold, © DC Comics, supereroi)
Gardner Fox (T), Mike [Michael] Sekowsky, Bernard Sachs, Joe Giella, Murphy Anderson (D)

Cavalcando l’onda della Silver Age anche la Justice Society of America degli anni ’40 viene riportata in vita adattandosi ai nuovi gusti dell’epoca. Aquaman riunisce un gruppo di supereroi per fronteggiare una minaccia aliena, dando vita al supergruppo per antonomasia dell’universo DC.
Il concetto ebbe tanta presa sul pubblico che dopo sole tre apparizioni su The Brave and the Bold la Justice League si vide dedicata una testata propria, che tra variazioni e cambiamenti continua le pubblicazioni tuttora.

Where on Earth am I? e Avenging Ghosts of the Justice Society in Justice League of America 123-124 (1975). Cary Bates ed Elliot S! Maggin (T), Dick [Richard Allen] Dillin e Frank McLaughlin (D)
Gli sceneggiatori Cary Bates e Elliot Maggin cercano ispirazione per inventarsi qualche storia originale dopo essere stati ripresi dall’editor Julius Schwartz. Maggin propone di riutilizzare l’idea del “cosmic treadmill” e Bates fa funzionare inavvertitamente l’esemplare che Flash aveva lasciato nell’ufficio di Schwartz nel numero 179 di The Flash. Catturato da una nebbia misteriosa come quella che lo avvolse in The Flash 228, Bates si ritrova su Terra-2, il mondo alternativo della DC Comics popolato dalle versioni originali dei supereroi. Qui si scopre dotato di superpoteri ma un influsso negativo del supercriminale Wizard ne altera la mente facendolo diventare un villain.
Nel frattempo Maggin ha usato lo stesso metodo di viaggio tra gli universi ed è finito su Terra-1, dove parteciperà allo scontro tra eroi e criminali dei due mondi.
Una volta rientrati su Terra-Prima i due sceneggiatori si vedono rifiutato il loro soggetto tratto dall’esperienza appena vissuta perché troppo incredibile!
Nella prima delle due storie fa un’apparizione il disegnatore e direttore artistico Carmine Infantino.

Fuori tema: fumettisti non d’invenzione: citazioni, caricature, camei; fumetti biografici; metafumetti e autoreferenzialità; parodie
METAFUMETTI E AUTOREFERENZIALITA’ (pag. 64)

LE CANOT LIBERE
(Francia 1986, in (A SUIVRE), © Casterman, umorismo, pamphlet)
[Francis] Masse

Alcuni bizzarri personaggi disquisiscono di editoria e comunicazione su una scialuppa di salvataggio alla deriva mentre producono le rispettive riviste.
Da un’ondata improvvisa si salva simbolicamente solo una rivista a fumetti. Arrivati in uno studio televisivo su un altro livello della realtà, i personaggi vengono intervistati in quanto personaggi dei fumetti.

4 commenti:

  1. I primi due mai sentiti...
    Mentre le vicende di Flash così metafumetto sono davvero interessanti^^

    Moz-

    RispondiElimina
  2. l'assenza di idee (peraltro dichiarata nella storia stessa) e l'uso di sostanze stupefacenti (anche questo conclamato se non proprio apertamente dichiarato) portava a questi gioiellini supereroistici post-Silver Age.

    RispondiElimina