Quest’anno al PlayModena non c’era nessuna novità di Sine Requie e nemmeno (incredibile a
dirsi) qualcuno che vendesse materiale classico di Advanced Dungeons & Dragons, figurarsi Rolemaster, per cui ho dirottato i fondi sul Numenéra di Monte Cook, a quanto pare frutto di un crowdfunding
folgorante. Non avevo grandissime aspettative né tutto sommato molto interesse
ma il fatto che l’ultima copia in vendita fosse autografata dall’autore mi ha
incentivato all’acquisto.
La firma di Monte Cook |
Ora, io ero rimasto che i giochi di ruolo non indie di ultima generazione
li proponessero quasi tutti in formato libro cartonato e sono rimasto sorpreso
nello scoprire che invece di Numenéra
hanno fatto un boxed set come si usava ai vecchi tempi. Il guaio è che dopo
averlo aperto ho scoperto che (altri ammennicoli a parte) presentava un solo volumone brossurato di 340 pagine. Quindi mi sono fatto alcune domande:
perché confezionare una scatola, con conseguente lievitazione del prezzo,
se poi dentro ci si infila un solo manuale che potrebbe essere venduto
singolarmente offrendo oltretutto così all’acquirente la possibilità di poterlo
sfogliare prima? (praticamente tutti gli ammennicoli di cui sopra avrebbero
potuto trovare spazio all’interno del tomo)
perché fare un unico malloppo in carta patinata ad alta grammatura brossurato
che è la cosa meno pratica al mondo da sfogliare e leggere? (vedi anche
l’edizione italiana di Ars Magica)
...forse qui si vede meglio |
perché le voci del budget dedicate alla qualità della carta, alla grafica
invasiva che va tanto di moda e alle illustrazioni digitali non vengono
abbassate in favore di una maggiore cura editoriale e di qualche revisione in
più, vista la quantità di refusi? (questa me l’ha suggerita un mio amico visto
che pure la sua copia di Dragon Kings
presa a Modena non ne è esente)
Da quello che so anche il gioco di ruolo di Dragonero è stato presentato in
questo formato bizzarro che per me non ha molto senso.
I giovani d’oggi non capiscono un cazzo. Ai nostri tempi sì che ci
divertivamo.
Che spreco... non capisco l'utilità di scatoloni giganteschi
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