La collana Historica Biografie prosegue il suo cammino mantenendo alta la
qualità dell’offerta. In Saladino
sfilano la vita e le imprese politiche e militari di Salah al-Din, in cui
curiosamente le lotte contro i Crociati rivestono un ruolo quasi marginale
essendo concentrate nella seconda metà del volume. Il fumetto si concentra
infatti nella prima parte sulla lotta interna all’Islam tra corrente sunnita
(quella di Saladino) e sciita. Le battaglie vengono relegate sullo sfondo, nei
dialoghi dei personaggi, tanto che diventa liberatoria, e probabilmente è un
effetto voluto, la prima raffigurazione di uno scontro titanico che a metà del
volume occupa addirittura una doppia tavola.
Lo sceneggiatore Mathieu Mariolle
è molto bravo a inserire con naturalezza negli scambi di battute tra i
protagonisti tutte le informazione di cui ha bisogno il lettore, e fa
saggiamente ricorso all’espediente della storia narrata dal segretario/biografo
di Saladino per mantenere l’ambiguità su certi episodi della vita di Saladino
di cui è impossibile verificare la veridicità. Il meccanismo tende però a
ingolfarsi proprio dopo la citata doppia tavola del 25 novembre 1177, quando si
susseguiranno tanti altri avvenimenti da far pensare che forse sarebbe stato
meglio sviluppare questa biografia in due volumi.
Ai disegni Roberto “Dakar” Meli,
già autore di Robespierre
propone un valido lavoro, con un tratto realistico ed espressivo. La sua
particolare cifra stilistica per cui abbonda di segni molto modulati, che lo
apparentano un po’ a certi disegnatori nordamericani deformed (beninteso, Meli è mille volte meglio di questi
imbrattacarte statunitensi), rendono alcune delle immagini vagamente
grottesche, effetto comunque non disprezzabile. I colori digitali dell’Arancia
Studio sono senz’altro suggestivi, ma purtroppo tendono a soffocare il lavoro
del disegnatore.
L’appendice storica curata da
Julien Loiseau non aiuta a chiarire gli aspetti della vita di Saladino solo
accennati nel fumetto, tanto più che per buona metà si occupa delle situazione
precedente all’ascesa e alla nascita stessa del condottiero. E anche il “making
of” stavolta offre poco materiale aggiuntivo, limitandosi a constatare
l’impossibilità di ricostruire il vero pensiero del Saladino, di cui non si
hanno nemmeno testimonianze attendibili sulle vere fattezze!
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