mercoledì 10 ottobre 2018

Historica 72 - I Medici 2: Principi di un tempo nuovo

Secondo e conclusivo volume della saga, che raccoglie gli ultimi due episodi francesi. Nel primo capitolo, Dalle briciole al festino, è di scena Cosimo: figlio di Giovanni dalle Bande Nere e appartenente a un ramo cadetto della famiglia, viene scelto diciottenne come duca di facciata per permettere al codazzo di cortigiani e altre famiglie di governare nell’ombra. Le cose non andranno secondo i piani: Cosimo si rivela un finissimo stratega e un uomo sanguinario (tutt’altro rispetto al rammollito che aveva spinto gli altri a credere che fosse) ed eliminerà a uno a uno tutti i suoi avversari, anche quelli che in un primo momento sembravano suoi alleati.
L’interpretazione che dà Olivier Peru della personalità e delle macchinazioni di Cosimo vuole che sin da giovanissimo sapesse a cosa andava incontro, e avesse pianificato attentamente le sue mosse sin dalla più tenera età, manovrando a sua insaputa il tracotante cugino Lorenzo. La storia inizia appunto con la presentazione del “Lorenzaccio”, in un’ostentazione di lussuria che pare uscita da I Borgia di Jodorowsky e Manara, ma prestissimo il tono del fumetto si incanala nel già sperimentato mix di didascalismo e teatralità. Se non proprio appassionante, il risultato è comunque piacevole.
Il secondo capitolo, Dal bacio al pugnale, ha per protagonista la figlia di Cosimo, Isabella. La sua vicenda, e di riflesso quella dei suoi fratelli e del marito Paolo Orsini, viene rievocata tramite un lunghissimo flashback. Donna volitiva e indomabile (se non, parzialmente, dal padre), non si conforma alla prassi maschilista della sua epoca pur se i tempi non erano ancora maturi per permettere a una donna di governare ufficialmente Firenze. Il registro della narrazione cambia bruscamente rispetto agli altri quattro episodi: la storia non è più narrata dalla città di Firenze (anche se…) e le didascalie vengono quasi eliminate in favore di un ritmo più veloce e dinamico, che si concede anche delle sparute sequenze interamente mute. Questo “tradimento” stilistico proprio a un passo dalla fine verrà giustificato con la conclusione della storia, che tra l’altro inanella nel finale un colpo di scena dietro l’altro. Da notare l’ottimo uso che fa Peru del trattato di famiglia dei Medici iniziato da Cosimo il Vecchio (sarà esistito veramente?), qui diventato un McGuffin che collega tutti e cinque i capitoli della saga.
Per quel che riguarda i disegni, Francesco Mucciacito produce delle tavole accettabili in cui però ogni tanto affiora qualche insicurezza nelle anatomie e nelle posture. D’altra parte, Mucciacito sconta anche il fatto di essere andato in stampa direttamente con le matite non inchiostrate, col risultato di impastare ogni tanto il segno e di produrre un effetto “cartapecora” quando ha usato un tratteggio fitto sui volti e sugli sfondi. Notevoli in ogni caso le sue scene di battaglia, anche se forse parte del merito va ascritto ai Digikore Studios che hanno curato la colorazione – e che hanno il vizio di rendere sin troppo materiche le nuvole.
I disegni di Erion Campanella Ardisha, che ha illustrato il secondo capitolo, sono invece di segno quasi opposto: secchi e precisi, di una sintesi abbastanza elegante, non sbagliano una posa e anzi si crogiolano spesso in una espressività e in una recitazione esasperate (frutto di software apposito o del ricorso a modelli in carne e ossa?), arrivando paradossalmente a sembrare un po’ artefatti. È d’altra parte sin troppo manifesto che Campanella Ardisha abbia fatto abbondante uso del computer, per gli interni degli edifici ma anche per copiaincollare dei cavalli – tanto per dirne una. I colori del suo episodio sono stati realizzati da Élodie Jacquemoire.
Rileggendo la recensione del primo volume mi sono riscoperto entusiasta dei primi tre episodi e, nonostante un leggero calo qualitativo con Dalle briciole al festino, la conclusione de I Medici non delude.
Resta il mistero del perché il volume, ufficialmente uscito il 5 ottobre, sia arrivato alla mia edicola solo ieri.

1 commento:

  1. Grazie, imparo un sacco di cose leggendo il tuo blog. Qualità e cultura! Bravissimo

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