sabato 20 ottobre 2018

Rat Queens volume 2: Il tentacolare richiamo di N'Rygoth

Il nuovo volume delle Rat Queens comincia alla grande e promette di essere migliore del primo. Le battute e le situazioni sono molto simpatiche, i tempi delle scene sono azzeccati, non mancano citazioni e frecciatine alle situazioni tipiche dei giochi di ruolo e la stretta continuity rimanda una piacevole sensazione di familiarità. Ci sono poi delle immagini decisamente risqué per un comic book statunitense, a testimonianza di un maggiore coraggio da parte degli autori. Anche i disegni di Roc Upchurch (già di partenza per nulla disprezzabile) mi sono sembrati più belli rispetto a quelli del numero scorso.
Stavolta le Rat Queens vengono assoldate per una banalissima missione di sterminio di mostri, ma si troveranno coinvolte in una vicenda cthulhoide che affonda le sue radici nel passato della chierica Dee/Delilah, che insieme alla guerriera nana Violet è il personaggio più approfondito in questo ciclo di cinque episodi (ma anche sulla “elfa” Hannah ci saranno delle importanti rivelazioni).
I primi due capitoli sono sostenuti da un buon ritmo e dalle trovate divertenti cui ho accennato in apertura, e l’unico difetto che si può riscontrare è proprio quella continuity che richiederebbe di aver letto immediatamente prima gli episodi precedenti per non perdere il filo di quello che succede e capire perché certi personaggi si comportano in un determinato modo. Il fumetto segue poi varie linee temporali e c’è un certo affastellamento di attori in scena: la lettura procede un po’ sincopata ma si ha l’impressione che di carne al fuoco ce ne sia parecchia.
Dal terzo capitolo le cose cambiano: complici i poteri di cambiare la percezione del tempo dei mostri cthulhoidi, si susseguono vari flashback (tutto il terzo episodio lo è) e la trama, per quanto in definitiva molto scarna e semplicissima, diventa caotica e decisamente affrettata sul finale. Kurtis J. Wiebe ha fatto comunque un buon lavoro nel complesso, ma viste le ottime premesse speravo in qualcosa di più sostanzioso e meno confuso.
Dal nono capitolo Upchurch è sostituito da Stjepan Šejić. Anche lui usa parecchio il computer e anche lui ogni tanto si limita ad abbozzare gli sfondi e certi dettagli, ma la qualità è sempre di buon livello e francamente non so chi preferire tra i due disegnatori.
In appendice c’è una gallery con contributi vari tra cui le copertine non utilizzate di Upchurch per i capitoli disegnati dal suo sostituto, visto che a causa di un fattaccio di violenza domestica è stata operata una damnatio memoriae nei suoi confronti.
Se ho bene interpretato i dati che ho trovato online, Rat Queens si compone al momento di una prima serie di 16 episodi e di un reboot che dovrà contarne 15, più vari albetti speciali e webcomic. Materiale quindi non ne manca, e spero che la saldaPress dia seguito rapidamente alla serie. Il fatto che questo secondo volume sia uscito dopo soli 4 mesi rispetto il primo lascerebbe ben sperare.

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