Il nuovo volume delle Rat Queens comincia alla grande e
promette di essere migliore del primo.
Le battute e le situazioni sono molto simpatiche, i tempi delle scene sono
azzeccati, non mancano citazioni e frecciatine alle situazioni tipiche dei
giochi di ruolo e la stretta continuity rimanda
una piacevole sensazione di familiarità. Ci sono poi delle immagini decisamente
risqué per un comic book
statunitense, a testimonianza di un maggiore coraggio da parte degli autori. Anche i disegni di Roc Upchurch (già di
partenza per nulla disprezzabile) mi sono sembrati più belli rispetto a quelli
del numero scorso.
Stavolta le Rat Queens vengono
assoldate per una banalissima missione di sterminio di mostri, ma si troveranno
coinvolte in una vicenda cthulhoide che affonda le sue radici nel passato della
chierica Dee/Delilah, che insieme alla guerriera nana Violet è il personaggio
più approfondito in questo ciclo di cinque episodi (ma anche sulla “elfa”
Hannah ci saranno delle importanti rivelazioni).
I primi due capitoli sono
sostenuti da un buon ritmo e dalle trovate divertenti cui ho accennato in apertura,
e l’unico difetto che si può riscontrare è proprio quella continuity che richiederebbe di aver letto immediatamente prima gli
episodi precedenti per non perdere il filo di quello che succede e capire perché
certi personaggi si comportano in un determinato modo. Il fumetto segue poi
varie linee temporali e c’è un certo affastellamento di attori in scena: la
lettura procede un po’ sincopata ma si ha l’impressione che di carne al fuoco
ce ne sia parecchia.
Dal terzo capitolo le cose
cambiano: complici i poteri di cambiare la percezione del tempo dei mostri cthulhoidi,
si susseguono vari flashback (tutto
il terzo episodio lo è) e la trama, per quanto in definitiva molto scarna e
semplicissima, diventa caotica e decisamente affrettata sul finale. Kurtis J.
Wiebe ha fatto comunque un buon lavoro nel complesso, ma viste le ottime
premesse speravo in qualcosa di più sostanzioso e meno confuso.
Dal nono capitolo Upchurch è
sostituito da Stjepan Šejić. Anche lui usa parecchio il computer e anche lui
ogni tanto si limita ad abbozzare gli sfondi e certi dettagli, ma la qualità è
sempre di buon livello e francamente non so chi preferire tra i due
disegnatori.
In appendice c’è una gallery con contributi
vari tra cui le copertine non utilizzate di Upchurch per i capitoli disegnati
dal suo sostituto, visto che a causa di un fattaccio di violenza domestica
è stata operata una damnatio memoriae
nei suoi confronti.
Se ho bene interpretato i dati
che ho trovato online, Rat Queens si
compone al momento di una prima serie di 16 episodi e di un reboot che dovrà contarne 15, più vari
albetti speciali e webcomic. Materiale
quindi non ne manca, e spero che la saldaPress dia seguito rapidamente alla
serie. Il fatto che questo secondo volume sia uscito dopo soli 4 mesi rispetto
il primo
lascerebbe ben sperare.
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