Col nuovo Linus Igort spiazza il lettore contravvenendo apparentemente a una
prassi che lui stesso aveva introdotto: non c’è nessuna storia lunga, di certo
non in appendice, ma in realtà un fumetto di Paco Roca viene ospitato in varie
parti della rivista sfiorando complessivamente le 20 tavole. Ahinoi, nonostante
il nome eccellente dell’autore Il Bivio
lascia parecchio insoddisfatti, essendo una di quelle cose che vengono
spacciate per fumetto ma sono costituite da due illustrazioni/vignettone mute
con del testo ad accompagnarle. Credo che il progetto nasca come collaborazione
con un gruppo musicale («Seguridad Social» figura come coautore) di cui Roca ha
illustrato i testi di alcune canzoni – il che spiegherebbe perché la stessa
tavola è stata riproposta alle pagine 20 e 21: si vede che il ritornello si
ripeteva uguale. Beninteso, il lavoro di Roca è eccezionale e oltre che col suo
tratto e la sua espressività ci delizia con degli effetti speciali a simulare
la provenienza di queste vignette da qualche vecchio comic book retinato, ma non basta a rendere l’esperimento
convincente (e nemmeno del tutto comprensibile in alcune sue parti).
Il Bivio è comunque l’unica nota stonata, o quasi, in un numero
mediamente molto piacevole. I classici Peanuts
e Calvin & Hobbes sono sempre
eccellenti, e stavolta al gruppo dei recuperi si unisce anche Copi. Peccato che
le sue tavole sembrino riprodotte da un fax spedito negli anni ’80. Eccellente
anche Little Nemo in Slumberland, un
po’ penalizzato dal formato.
Giorgio Carpinteri offre una
prova di eccellenza grafica con le sue due interessanti tavole Autori di Parole, incautamente indicate
nel sommario alla voce Fumetti – ma sempre di testi illustrati si tratta. Tommi
Musturi si dedica a sua volta ad alcuni virtuosismi grafici e cromatici nelle
due tavole di Samuel (forse un po’
dispersive) ma soprattutto questo numero di Linus
è dedicato all’arte di Crumb e alle sue donnone, con otto tavole intitolate La Bellezza secondo Crumb – Art & Beauty Magazine in originale.
L’abilità col pennino di Crumb è notevolissima e dalle immagini a tutta pagina
(ancora una volta elencate sotto i Fumetti nel sommario…) traspare quanto
coinvolgimento ci metta nelle sue figure femminili, trasformando anche delle
atlete famose nelle sue “coscione”.
Passando alle serie e alle
strisce più o meno regolari, fa il suo ritorno Il Mondo di Niger della Marzocchi: i disegni sono sempre
(volutamente?) infantili, ma i testi sono bellissimi, divertenti e anche molto
articolati. Curiosamente, stavolta ho apprezzato pure I Quaderni di Esther di Sattouf, probabilmente a causa della trama
generale che collega le ultime quattro tavole delle cinque pubblicate. Cheech Wizard è sempre disegnato molto
bene ma a quanto pare gli hippie erano di bocca molto buona per quel che
riguarda i testi dei fumetti underground.
È anche vero che sono passati più di quarant’anni dal concepimento di questo
fumetto, e tutto sommato se si vuole stare al gioco di Bodé ci si diverte.
Anche Doonesbury stavolta aveva qualche spunto interessante e sono
riuscito a capirci qualcosa. Qualche noticina sul sistema elettorale
statunitense e sui personaggi che Trudeau ha caricaturato sarebbe stata utile,
però. Perle ai Porci di Pastis è
sempre uno spasso (ho notato che mancano alcune strisce, ma immagino in
redazione avranno le loro ragioni per saltarle) e Il Cammino della Cumbia di Toffolo si impreziosisce di una gustosa reinterpretazione
de Gli Eterni di Kirby.
Nell’editoriale Igort dice che con questo episodio il fumetto conclude la sua
prima parte, ma francamente non mi sembra che si sia arrivati a un punto fermo,
anzi. Torna Deco con la sua InkSpinster:
la sua perizia grafica è lodevole e sicuramente certi spunti sono simpatici e
hanno fatto sorridere anche me, però mi sembra che sia fuori target col resto
della rivista, più adatta a una pubblicazione femminile per teenager.
L’unico elemento a fumetti che
non mi ha convinto per nulla, oltre allo spreco di talento di Paco Roca, è
l’insipido Barnaby che ho saltato
direttamente (il lettering non invoglia d’altra parte alla lettura) e che
comunque dovrei già avere sui vecchi Linus.
La parte scritta, che non ho
ancora letto tutta, è sempre di buon livello anche se a volte si avverte la
necessità (soprattutto nei contributi di Interdonato, Brancato e Bindi) di
maggiore spazio per sviluppare i temi e i concetti. Fantastico l’apparato
iconografico a corredo dell’intervista a Franco Farinelli, così come sono
meravigliose le illustrazioni di Manfredi Ciminale per il racconto Il Gioco dell’Ota di Giorgio Vasta.
Buondì Luca.
RispondiEliminaLa recensione di N. Never ancora non ce l'ho fatta a scriverla, però lo spacciatore della piazzetta del libro ha rimesso fuori gli Eureka-Linus-Mago-Alter alter e supplementi vari a 2 euri. Se per caso ti interessa qualche numero dimmelo e se ce lo ha te lo prendo, prima che inizi il grande casino del salone.
grazie della dritta, a Lucca ci sarò già il giorno prima dlel'inizio della fiera, il 30 - mi pare, comunque martedì.
EliminaAnch'io il giorno prima dovrei fare un salto a ritirare il pass, magari potremmo incontarci
EliminaCerto. Ma tu hai già avuto conferma di essere accreditato?
EliminaLuca L., Spero che mi farai l'onore di farti accompagnare all'accredito anche quest'anno (pare sia una cosa che porta bene).
EliminaPer me sarà un onore, altrochè! Oltre che una necessità dato il mio inesistente senso dell'orientamento.
EliminaIl mio non è un accredito come ospite, è uno dei quattro pass che spettano all'editore a cui do una mano.
EliminaGià, il grande Peruzzo! Di certo gli comprerò qualcosa.
EliminaSe parli di testi illustarti spacciati per fumetti ti dico che a me questa cosa infastidisce molto, non tanto nel sommario di una rivista ma quando si tratta di libri.
RispondiEliminaCi sarebbe anche il caso di Loustal, con o senza Paringaux, ma in linea di massima un "fumetto" di questo tipo non mi piace.
EliminaAll' "l’insipido Barnaby" ho capito che l'anzianità mi ha reso davvero più calmo e sereno: infatti non ti ho mandato neanche un accidente :DDD
RispondiEliminaMa non è che è insipido, è che ce lo ritroviamo davanti da 40 anni... :)
EliminaInvece, la reinterpretazione degli Eterni...
Quando ho tempo, faccio un salto in biblioteca (che almeno fino a qualche anno fa comprava Linus).
Eh, Barnaby... quando lo lessi la prima volta mi sembrò geniale: questo leprecauno dedito al vizio, e i genitori che non credono alla sua esistenza (anticipando un po' la dinamica di Calvin & Hobbes)...
EliminaPoi però leggendolo mi sono accorto che era molto meno vivace e interessante del suo assunto di base, e che erano poche (quando c'erano) le strisce che mi facevano accendere almeno un sorriso, come succede invece regolarmente con B. C., Beetle Bailey, Peanuts, ecc.
E poi i disegni, per quanto fossero raffinati ed eleganti, mi sembrano troppo freddi e stilizzati.
Il concept di Barnaby è geniale ma lo sviluppo del materiale di partenza non gli rende giustizia.
La trovata di Toffolo è molto simpatica: ha ridisegnato un paio di tavole in stile Kirby riprendendo il primo episodio degli Eterni.
EliminaVedi, io invece salto Perle ai porci e il Mondo di Niger. Interessante l'interpretazione della pagina 21, ero convinto fosse un refuso.
RispondiEliminaAnzi, leggo che è un refuso.
RispondiEliminaerrore di stampa o meno cambia poco, purtroppo. Paco Roca sprecato. Ci siamo solo persi due sue vignettone e questo è quanto.
EliminaIn 25 anni di abbonamento a Linus questa di ottobre è la prima copia fallata che mi arriva: il sedicesimo da pag. 33 a pag. 48 è ripetuto due volte (di conseguenza quello dopo manca). Peccato perché era arrivato prima del solito. Ho scritto una email a chi gestisce gli abbonamenti, speriamo bene…
RispondiEliminache sfiga. Ma te lo cambiano di sicuro, vedrai.
EliminaHanno risposto che lo rispediscono con tempi di consegna ... 30 / 40 giorni
RispondiEliminaA conferma che le cose non accadono mai da sole ieri sera ho riscontrato lo stesso tipo di difetto (4 pagine ripetute ed altrettante mancanti) in un oggetto un po' più costoso di Linus, il terzo volume di Dick Tracy della Cosmo. Questo per fortuna lo presi in fumetteria e non ci sono problemi, lo hanno già riordinato.
è stranissima questa cosa delle 4 pagine ripetute e delle altre 4 (immagino) bianche. Di solito il problema si verifica coi sedicesimi o coi trentaduesimi, 8 pagine vorrebbe dire che la macchina di stampa si è incartata su quattro pagine e non ne ha stampate altre quattro, una cosa mai vista... Anche perché le pagine bianche sulle riviste (io ho una copia dell'Eternauta così) si verificavano a intervalli regolari, quando la macchina periodicamente non stampava.
EliminaNon ci sono pagine bianche, la sequenza è la seguente: 256 - 261 - 262 - 263 -264 - 261 -262 - 263 - 264 - 265 e poi regolare fino alla fine.
RispondiEliminaCioé hanno ripetuto solo 4 pagine?! Ancora più strano. Non è che tutta la tiratura è così?
EliminaÈ proprio quello che temo. Se così fosse a Lucca chiederò che almeno stampino a parte quelle quattro pagine
Elimina