Torna il simpatico robottino
fumettista per ispirazione ma commesso di fumetteria per necessità (e per l’influsso
di forze occulte).
In questo episodio, come evidente
sin dal titolo e dalla copertina, i riflettori sono puntati principalmente sul
molestissimo T. Rex, ma la trama generale si apre a nuovi orizzonti e c’è forse
anche una punta di amara riflessione sui disastri che le persone più vicine
possono fare nella vita dei familiari “per il loro bene”. Dopo l’orgia
citazionista un po’ fine a se stessa degli ultimi numeri, Volt ritorna a un alto livello, con scenette molto divertenti e un
bel campionario di varia umanità. Mi sembra che TheSparker sia ulteriormente
migliorato nel disegno, inoltre la particolare struttura delle tavole, che a
volte arrivano a contare addirittura cinque strisce, garantisce un tempo di
lettura molto alto.
Tiberius Rex ha litigato coi
genitori ed è andato a vivere nella fumetteria dove lavora Volt, all’insaputa
di quest’ultimo. Il dinosauro rompipalle conosce tutta una serie di passaggi
segreti che lo riportano in fumetteria dopo le periodiche cacciate. La
situazione si risanerà dopo un bel po’ di fatica e una ricognizione sulla
particolarissima visione del mondo di Rex, mentre una figura inquietante
(oddio, “inquietante”…) si profila all’orizzonte di Volt.
Come al solito il volumetto è
integrato da altro materiale oltre alla serie del titolare. Le strisce con le storie
vere raccontate da edicolanti e gestori di fumetterie sono sempre
spassosissime, ma la vera chicca di questo numero è L’Uomo Pigro. Parodia dell’Uomo Tigre (sottotitolo: «The Tired
Man»), è un maiale wrestler che coerentemente col nome non si sposta di un
millimetro e non spreca nemmeno il fiato per rispondere in dettaglio alle
domande degli intervistatori. Lo spazio dedicato a questa new entry è piuttosto
consistente (8 pagine con 4 strisce ciascuna, tranne la prima) e oggettivamente
il soggetto di partenza si presterebbe a esaurirsi presto, eppure TheSparker
non sbaglia una battuta, tanto che per immediatezza e originalità forse L’Uomo Pigro è addirittura superiore al
titolare ma ovviamente dovremo riparlarne quando l’effetto della novità sarà
esaurito.
La seconda stagione di Volt si preannuncia insomma addirittura
migliore della prima.
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