Questo numero di Historica Biografie rappresenta uno
spartiacque nella collana. Come da evidenza del flyer allegato, le uscite arriveranno almeno a quota 32 ma dopo la
“Regina di Sangue” Cleopatra
e qualche altro volume sparso è ormai conclamato che questa collana non sarà
più il semplice corrispettivo italiano dell’Ils ont fait l’Histoire di Glénat.
Per quanto i volumi originali siano
numerosi, un’uscita italiana mensile li sta esaurendo inesorabilmente, tanto
più che prima del varo di Biografie i
ritratti in più volumi venivano ospitati nella collana madre. Historica Biografie è stata insomma
vittima del suo stesso successo, e adesso deve cercare altrove materiale con
cui rimpolpare il parco dei suoi personaggi. Al di là di ogni altra
considerazione qualitativa (che andrà ovviamente fatta di volume in volume),
così si perderà la specificità della collana, ovvero il fumetto associato
all’apparato redazionale – come appunto già successo con Cleopatra.
Questo ventiduesimo volume in particolare
è un bello stacco rispetto agli altri. Il fumetto illustra la vita di Bonaparte
(qui ancora Buonaparte) dal suo ingresso da bambino alla scuola militare di
Brienne, che poi tanto militare non era, fino alla prima grande vittoria in Corsica
nel 1793. Prima parte di una quadrilogia (!), è scritto con uno stile tanto
classico da risultare vetusto. D’altra parte Pascal Davoz ha concretizzato un
progetto di Jacques Martin, il padre di Alix,
e ne ha ripreso lo stile con cui aveva scritto ad esempio Arno. La narrazione è molto scolastica, affidata a didascalie e
compiaciuta di sviscerare episodi misconosciuti della vita del protagonista, spesso
con citazioni dirette da diari o altre fonti. I dettagli vagamente scabrosi
sono solamente accennati e quasi a ogni pagina c’è una nota sotto le vignette.
I dialoghi sono infarciti di giochi di parole di difficoltosa traduzione in
italiano, ma per fortuna un filo di umorismo affiora anche da altri
particolari.
Quando ho visto il nome del
disegnatore mi è venuto un colpo: “questo” Jean Torton è effettivamente
Jeronaton, il pittore iperrealista che aveva realizzato L’Uovo del Mondo, Champakou
e altri fumetti dell’epoca (e dello stesso spirito) di Metal Hurlant! Stavolta ha adottato un metodo di lavorazione molto
più classico, disegnando al tratto le tavole e colorando poi i “grigi” a
tempera, anche se è evidente in alcune vignette l’intervento del computer. È
sempre bravissimo, ma si nota uno stacco tra le immagini basate su fotografie e
le altre, meno efficaci. Coerentemente con lo spirito didascalico
dell’operazione, le inquadrature sono tutte frontali senza mai forzare nemmeno
un po’ la linea dell’orizzonte. Purtroppo la stampa presenta vari fuori
registro e i neri non sono sempre centrati con i colori, col risultato di
lasciarsi dietro quelle fastidiose sagome bianche che danno un effetto
evanescente ai disegni.
Questo primo volume di Napoleone ospita un’appendice in cui Davoz
spiega la motivazione che ha spinto alla sua realizzazione, ovvero riscattare
la figura del condottiero sfatando alcuni falsi miti. Ci sono anche degli
esempi di come Torton realizza le sue tavole, e un interessante scambio di mail
con uno storico in merito alla documentazione iconografica.
Il fumetto in sé dura le
canoniche 46 tavole di un albo francese, ma a causa dell’intervento di un
interlocutore fuori campo sembra interrompersi a metà. Se sia un artificio
retorico oppure il segno che un volume originale più lungo è stato scomposto in
più parti lo scopriremo a breve: la seconda parte di Napoleone è annunciata per il 10 maggio.
Sto mantenendo (abbastanza) aggiornato l'elenco delle uscite di Historica Biografie, in attesa di trovare il tempo di catalogare tutto sulla Guida al Fumetto Italiano.
RispondiEliminahttps://poplitefumetti.blogspot.com/2018/10/ultime-letture-cleopatra.html