Era un bel po’ che non leggevo
minchiatine supereroistiche, ma per un euro potevo fare lo sforzo. E poi i
disegni non sembravano niente male. Questo fascicolo di Captain Marvel non è uno speciale uscito per sfruttare il richiamo
del film ma è proprio il primo numero di una nuova collana dedicata alla
protagonista. Evidentemente la Panini crede molto in Capitan Marvel se le
dedica una testata da edicola quando altri personaggi più famosi (almeno per
me) sono ripiegati in fumetteria.
La storia, scritta da Kelly
Thompson, è quella che ci si aspetterebbe dall’ennesimo passaggio di consegne
tra team creativi in piena epoca post-moderna. L’azione comincia ex abrupto e parlando tra di loro i
personaggi riassumono gli eventi appena trascorsi e giustificano alcuni cambiamenti,
riaffiora un villain altamente
ridicolo mentre i dialoghi indulgono in battutine che si vorrebbero cool inframmezzate da scenette che
vorrebbero essere divertenti (e in alcuni casi – il cane che vomita e le
ripromesse dei passanti di abbandonare Manhattan – lo sono).
Carol Danvers è tornata sulla
terra in tempo per salvare Manhattan da un “kraken” e riallacciare i contatti
con gli ex compagni Avengers; Tony Stark le organizza un’intervista per ragioni
di pubbliche relazioni e alla fine tutto si sposta in un universo alternativo dove
la storia può procedere autonomamente senza che abbia ripercussioni sul Marvel
Universe. Insomma, nulla per cui gridare al miracolo ma nemmeno per gettare via
l’albo schifati, tanto più che pagandolo meno di un caffè si ha diritto a ben 32
pagine di fumetto (ok, 30 togliendo le pagine coi credits), contro le misere 20
di un normale comic book.
Diverso il discorso per quel che
riguarda i disegni: Questa Carmen Carnero (mai coperta, è italiana?) è
veramente molto brava. In particolare è efficacissima nel rendere le
espressioni e la “recitazione” dei personaggi, soprattutto di quelli femminili.
Non un capolavoro, insomma, ma si
legge di gusto.
Il caffé dovrebbe costare sempre un euro da qui alla eternità. So di posti qui nella ex capitale morale dove puoi pagarlo ottanta centesimi ed è buono come e più di altri che ho bevuto in centro e ho pagato un albo e mezzo di Captain Marvel. Carmen Carnero è nata in Tasmania e ha vissuto fino al suo sessantesimo genetliaco in una grotta disegnando i personaggi dei Looney Tunes che aveva trovato in una coppia smangiucchiata dalle interperie di un fumetto in cui il Diavolo della Tasmania beveva un caffé di troppo e cercava di cucinare Gatto Silvestro alla vicentina. Un talent scout della Casa delle Idee che non crede in occasioni come Lucca tanto quanto nel Caso era in vacanza da quelle parti e si è imbattuto in quelli che di primo acchito pensava fossero graffiti preistorici ( i primi fumetti secondo una boutade di Alan Moore ndr ) e che ha realizzato poi erano contemporanei. Ha convinto Carmen a seguirlo negli USA , ad imparare a leggere e scrivere e le ha fatto legalmente assumere un nome che ricordasse il suo amore per Carmen Miranda ed il fatto che abbia trovato la cartoonist non esattamente nei pressi della House of Ideas ( "not on da corner of the street " ) quanto agli antipodi.
RispondiEliminaCC sta lavorando ad un progetto personale di cui curerà anche i testi e che si chiamerà Legge Miranda in cui racconta di una indagine governativa nata dalla deposizione di una operaia brasiliana che denuncia come si tostino i chicchi di caffè aggiungendo un additivo che provochi dipendenza. Praticamente The Insider di Mike Mann. Non vedo l'ora di leggerlo.
E invece al mio bar del sabato e della domenica hanno aumentato anche le brioches a 1 euro e 10 centesimi. Questo il tuo Kirby e gli altri scalzacani non sono riusciti a impedirlo, eh?
EliminaThe King avrebbe potuto fare questo ed altro, ma è stato chiamato altrove tanti anni fa prima dell'euro e del rilancio di Carol Danvers che credo abbia disegnato solo sulle covers degli Avengers dei seventies. Mi dispiace che tu debba rinunciare magari ad un tascabile al mese - so che segui quel tizio con il teschio e la tutina - per fare colazione la domenica al bar, ma sappi che se il papà di Kamandi, Etrigan ed Orion fosse ancora qui , potresti assumere tutte le brioches che vuoi senza rinunciare a nutrire anche la tua anima.
RispondiEliminaChe orrore sentir parlare di Kirby oggi che è il centenario della nascita di Alberto Breccia.
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