Ci potrebbe stare. D'altronde potrebbe configurarsi come generico "punto d'ispirazione" (leggi copiatura). Io nel primo numero del "Prince Valiant" dei fratelli Spada che ti feci vedere a Lucca ho trovato una "strega" che è uguale-uguale a una strega indiana disegnata da Galleppini nei primi Tex (ora non ho il tempo di cercare la vecchiaccia nella mia collezione dei Tex, ma ti assicuro che la vignetta è identica. Prima o poi la scannerò, la vecchia maledetta. Quello che voglio dire è che gli omaggi, a mio modesto avviso, dovrebbero essere sempre in qualche modo "dichiarati". Ma forse ormai il media è talmente morto che copiature, citazioni ecc., si confondono in generici omaggi. Cioè, non vale manco la pena discuterne. No?
Ma qui una copiatura non può esserci, perché si passa dal comico al realistico: tutt'al più, se l'intento era di umanizzare Basettoni, Treccani è stato bravo a renderlo riconoscibile in versione umana. Un blog che credo di avere nel blogroll elenca tutte le scopiazzature che l'autore è riuscito a beccare nelle copertine Bonelli di Tex e Zagor, in un periodo in cui la pratica non era affatto mal vista. Anche in un articolo del vecchio Sgt. Kirk che credo di aver citato qua sul blog venivano giustificati se non glorificati i disegnatori "copisti", anche statunitensi, che ricalcavano le immagini di Raymond e Foster, riccastri che si potevano permettere di copiare dal vero con modelli pagati appositamente (anche se poi pare che li fotografassero e giù di episcopio). In uno degli ultimi Martin Mystére c'è il Dottor Manhattan di Watchmen col pizzetto, pensa un po' :D
Bellissimo omaggio alla Disney^^
RispondiEliminaMoz-
Così parrebbe! D'altra parte gli autori di Don Camillo a fumetti non sono nuovi a citazioni fumettistiche (anche se sporadiche, giustamente).
EliminaCi potrebbe stare.
RispondiEliminaD'altronde potrebbe configurarsi come generico "punto d'ispirazione" (leggi copiatura).
Io nel primo numero del "Prince Valiant" dei fratelli Spada che ti feci vedere a Lucca ho trovato una "strega" che è uguale-uguale a una strega indiana disegnata da Galleppini nei primi Tex (ora non ho il tempo di cercare la vecchiaccia nella mia collezione dei Tex, ma ti assicuro che la vignetta è identica.
Prima o poi la scannerò, la vecchia maledetta.
Quello che voglio dire è che gli omaggi, a mio modesto avviso, dovrebbero essere sempre in qualche modo "dichiarati".
Ma forse ormai il media è talmente morto che copiature, citazioni ecc., si confondono in generici omaggi.
Cioè, non vale manco la pena discuterne. No?
Ma qui una copiatura non può esserci, perché si passa dal comico al realistico: tutt'al più, se l'intento era di umanizzare Basettoni, Treccani è stato bravo a renderlo riconoscibile in versione umana.
EliminaUn blog che credo di avere nel blogroll elenca tutte le scopiazzature che l'autore è riuscito a beccare nelle copertine Bonelli di Tex e Zagor, in un periodo in cui la pratica non era affatto mal vista. Anche in un articolo del vecchio Sgt. Kirk che credo di aver citato qua sul blog venivano giustificati se non glorificati i disegnatori "copisti", anche statunitensi, che ricalcavano le immagini di Raymond e Foster, riccastri che si potevano permettere di copiare dal vero con modelli pagati appositamente (anche se poi pare che li fotografassero e giù di episcopio).
In uno degli ultimi Martin Mystére c'è il Dottor Manhattan di Watchmen col pizzetto, pensa un po' :D