…e invece la ristampa del Trono del Crisantemo
non è stata l’unica proposta per Sine
Requie all’ultima PlayModena!
E le sorprese Asterion/Asmodée/Serpentarium/Stratagemma (come al solito, un
disastro capire dov’è lo stand sulla mappa…) non sono finite qui: quest’anno
davano una carta promo a seconda dell’acquisto, e non facevano fare il
disegnino a uno degli illustratori della loro scuderia. Quindi non c’era
l’ansia di lasciare il volume allo stand e tornare periodicamente a vedere se
la dédicace era fatta, mentre il
treno del ritorno incalzava. E poi un disegnino me lo sono fatto fare comunque,
anche se da Leonardo Moretti!
Gladiatori si inserisce nel più recente filone di Sine Requie, ovvero i manuali che
descrivono le società segrete delle singole ambientazioni. Dopo i Braccamorte del Sanctum Imperium
e le SS del IV Reich
finiscono sotto i riflettori i gladiatori del Soviet, gli uomini e le donne
scelti da Z.A.R. per competere nella Lotta Sovietica, che di combattimento in
combattimento (ammesso che sopravvivano) si vedono innestare dei moduli
meccanici fino a perdere quasi del tutto la loro umanità. Non che sia una
società poi così “segreta”, ma al Soviet (la mia ambientazione preferita)
perdono volentieri questa apparente trasgressione, tanto più che all’interno
del manuale c’è anche spazio per un sottogruppo che effettivamente è
clandestino.
Gladiatori offre ovviamente qualche approfondimento su alcuni
lottatori celebri, ma si concentra principalmente sul mondo che ruota attorno
alla Lotta Sovietica: i biscazzieri, i “veggenti” che offrono le loro
previsioni sugli incontri, qualche nuovo modulo meccanico e soprattutto le
tifoserie che seguono fanaticamente i loro idoli fino a creare una struttura
sociale autonoma nei singoli settori che controllano. In altri contesti tutti
questi elementi (forse nati da intenti satirici?) sarebbero probabilmente
sembrati ridicoli, ma nel mondo estremo e surreale del Soviet hanno una loro
ragion d’essere e ne accrescono il fascino.
La promo di Gladiatori |
A proposito di lettura, abbondano
anche in questo volume le parti narrative. Come ho già avuto modo di segnalare,
gli autori sono cresciuti moltissimo come scrittori negli ultimi anni e alcune
vicende (in particolare quella che apre e chiude il volume da punti di vista
differenti) sono molto coinvolgenti. Non sono le parti scritte quelle per cui
compro i manuali di Sine Requie, ma ovviamente
è bene che siano piacevoli da leggere.
L'altro lato della promo |
In Gladiatori è purtroppo evidente la fretta per licenziare il volume
in tempo utile per il PlayModena, che evidentemente non ha permesso una
revisione: al di là dei refusi e delle ripetizioni, le avventure rimandano
sempre a fantomatiche pagine “xxx”. Anche le illustrazioni non sono sempre
congruenti con il testo (Falce della Steppa non ha la cicatrice sul volto), ma
sono errori che si perdonano volentieri a un volume così folle e interessante. E
poi negli ultimi anni Cortini & Moretti stanno lavorando ad altri giochi di
ruolo e, anche se nel caso di L’Ultima
Torcia parte del lavoro viene demandato a collaboratori, è inevitabile che
non possano dedicare tutte le loro attenzioni a Sine Requie.
Rimane purtroppo il dubbio, anzi
la certezza, che tra quarantanove anni e sei mesi starò ancora qui a lamentarmi
del fatto che gli autori non abbiano ancora spiegato cosa diede origine al
Risveglio e cosa si trova “oltre la Soglia”.
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