Data la destinazione originaria il mystero che è chiamato a sbrogliare il bis-bisnonno di Martin Mystère verte attorno all’autore de Il Corvo, ma in realtà la storia si sviluppa con una raffica di parodie, citazioni e scenette in cui Castelli mette a nudo la paracullagine del protagonista e soprattutto rende omaggio (beh, “omaggio”…) a tutto e di più: da Dylan Dog a Lilì Kangì, da Kenshiro a Scerbanenco, riprendendo qualche elemento della versione a fumetti e non risparmiando qualche frecciatina anche alla “sua” base di Altrove. Tra le citazioni c’è anche un omaggio ad Antonio Vianovi, patron della Glittering Images, scomparso qualche anno fa a cui si deve la genesi del progetto.
Il Mistero del Corvo si legge tutto d’un fiato, frenetico e iconoclasta e con un livello di metanarrazione che ne aumenta la godibilità. A impreziosirlo ci sono delle splendide illustrazioni a colori di Lucio Filippucci.
Il fascicolo non è esente da refusi, ma nulla che ne comprometta la leggibilità. Certo, il word processor di Castelli (o il programma di impaginazione?) deve essersi mangiato un bel po’ di testo della postfazione tra «Marconi» ed «elettromagnetiche» a cavallo tra l’ultima pagina e la terza di copertina.
Antonio Vianovi - ma forse era Bob Benigni, I don't remember I don't record - è anche in un paio di vignette di una storia breve di Castelli/Alessandrini con il BVZM a Lucca Comics. Nella storia si sottolinea quanto avesse successo Dylan Dog di cui sono in vendita molti gadgets. Nel pre finale Hulk salva il Detective dell'Impossibile da un pazzo con spadone. Nel finale Martin Mystere incontra un tale Bruce Banner...credo sia stata pubblicata prima in rivista poi in volume da Comic Art. Letta su una ristampa SBE.
RispondiEliminaGne gne Io la lessi in prima battuta su Comic Art gne gne.
EliminaDa qualche parte credo che Castelli abbia omaggiato Vianovi con un Tony Newstreet, ma chissà cosa ricordo.
Anch'io la lessi su comic art e l'unica cosa che ricordo è che a un certo punto Mystere incontra un frequentatore del salone (o forse era in strada, il che è anche peggio), presumibilmente lucchese, ma che parla come un fiorentino. Argh!
EliminaLa storia di per se era scema, umoristicamente parlando Castelli ha fatto assai assai meglio.
Per esempio secondo me Zio Boris è molto meglio di Zanne, che ho avuto modo di leggere a scrocco in una libreria (tanto con la maschera chi mi conosce).
Mi sa però (se non ricordo male) che in quel numero c'era anche Saturno contro la terra a colori quindi non rimpiango l'esborso spropositato, gocce del mio sangue come direbbe Scrooge, all'epoca non ricordo neanche quante erano, 2500, 3000, 5000 per un C.A.?
EliminaEh eh il passante lucchese che dice "quello gli è Ulche" o una roba simile è proprio il Vianovi (fiorentino) di cui si parlava sopra! Aspetta... Lo sapevi e volevi cogliermi in castagna, eh?
EliminaComic Art a suo tempo costava non meno di 7000 lire!
No, non lo ricordavo... finirò come Hal 9000...
EliminaQuando è stata pubblicata? Mi sa che ho toppato anche con Saturno, quello è un C.A del '94.
Settemila... settemila gocce del mio sangue...
Dovrei controllare ma penso che fossero proprio nello stesso numero, Saturno e Martin Mystère.
EliminaMi sarebbe piaciuto leggerla su Comic Art. Io sono un fan dell'Alessandrini fine anni ottanta/primi novanta. Non ancora linea chiara ( Magic Patrol ) ma neppure troppo nervosa ( Ken Parker, L'Uomo di Chicago ). A me piace un frappo, per esempio, Anastasia Brown su testi di Dal Pra.
RispondiEliminaE trovo il numero cento di MM - " Di tutti i colori " - il miglior numero di anniversario "centenario" SBEllico tra quelli che ho letto, ma non li ho letti tutti. Castelli ed Alessandrini al loro meglio ed il colore come elemento centrale. Excelsior! avrebbe detto il Tale
RispondiEliminaSì, quel numero 100 fu fenomenale.
EliminaSì, le uova quadre. Stanlio e Ollio bianconerizzati. E un tipo che si chiamava Manco Tepac.
EliminaMi sarebbe piaciuto leggerla su Comic Art. Io sono un fan dell'Alessandrini fine anni ottanta/primi novanta. Non ancora linea chiara ( Magic Patrol ) ma neppure troppo nervosa ( Ken Parker, L'Uomo di Chicago ). A me piace un frappo, per esempio, Anastasia Brown su testi di Dal Pra.
RispondiEliminaMi sarebbe piaciuto leggerla su Comic Art. Io sono un fan dell'Alessandrini fine anni ottanta/primi novanta. Non ancora linea chiara ( Magic Patrol ) ma neppure troppo nervosa ( Ken Parker, L'Uomo di Chicago ). A me piace un frappo, per esempio, Anastasia Brown su testi di Dal Pra.
RispondiEliminaDunque, ho verificato: il numero in cui comparve Saturno contro la Terra è il 116 venduto a 7000 lire. Però non c'è Martin Mystère ma in compenso il decalogo "aquile su & aquile giù" dedicato alla mostra Inovafumetto Tex. Al decimo posto c'è Antonio Vianovi che per il suo ardire (viene riportato che inseguiva i disegnatori spagnoli con delle fotocopie di Galep per farse le rifare col loro stile) viene celebrato con un "Bravo Tony Newstreet!"
RispondiEliminaA farlo è Graziano Origa, cioè Crepascolo. Tutto torna.
Antonio Vianovi era titolare della Glamour, la Glittering faceva capo a Mauro Ricciardelli.
RispondiEliminaPensa che prima di scriverlo avevo pure verificato. Pensavo che la Glamour fossero Piselli e Morocchi.
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