mercoledì 28 ottobre 2020

Docteur Mystère: Il Mistero del Corvo

Questo episodio fuori collana è diverso dalle altre proposte analoghe di Cartoon Club (che comunque di per sé hanno ospitato il materiale più vario): non si tratta di una storia a fumetti, se non due pagine di introduzione, ma di un racconto in prosa. Originariamente pubblicato “a dispense” su Poe-Criminal Magazine, rimase incompiuto per la prematura chiusura della rivista e viene quindi concluso in questa sede con un finale inedito.

Data la destinazione originaria il mystero che è chiamato a sbrogliare il bis-bisnonno di Martin Mystère verte attorno all’autore de Il Corvo, ma in realtà la storia si sviluppa con una raffica di parodie, citazioni e scenette in cui Castelli mette a nudo la paracullagine del protagonista e soprattutto rende omaggio (beh, “omaggio”…) a tutto e di più: da Dylan Dog a Lilì Kangì, da Kenshiro a Scerbanenco, riprendendo qualche elemento della versione a fumetti e non risparmiando qualche frecciatina anche alla “sua” base di Altrove. Tra le citazioni c’è anche un omaggio ad Antonio Vianovi, patron della Glittering Images, scomparso qualche anno fa a cui si deve la genesi del progetto.

Il Mistero del Corvo si legge tutto d’un fiato, frenetico e iconoclasta e con un livello di metanarrazione che ne aumenta la godibilità. A impreziosirlo ci sono delle splendide illustrazioni a colori di Lucio Filippucci.

Il fascicolo non è esente da refusi, ma nulla che ne comprometta la leggibilità. Certo, il word processor di Castelli (o il programma di impaginazione?) deve essersi mangiato un bel po’ di testo della postfazione tra «Marconi» ed «elettromagnetiche» a cavallo tra l’ultima pagina e la terza di copertina.

16 commenti:

  1. Antonio Vianovi - ma forse era Bob Benigni, I don't remember I don't record - è anche in un paio di vignette di una storia breve di Castelli/Alessandrini con il BVZM a Lucca Comics. Nella storia si sottolinea quanto avesse successo Dylan Dog di cui sono in vendita molti gadgets. Nel pre finale Hulk salva il Detective dell'Impossibile da un pazzo con spadone. Nel finale Martin Mystere incontra un tale Bruce Banner...credo sia stata pubblicata prima in rivista poi in volume da Comic Art. Letta su una ristampa SBE.

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    1. Gne gne Io la lessi in prima battuta su Comic Art gne gne.
      Da qualche parte credo che Castelli abbia omaggiato Vianovi con un Tony Newstreet, ma chissà cosa ricordo.

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    2. Anch'io la lessi su comic art e l'unica cosa che ricordo è che a un certo punto Mystere incontra un frequentatore del salone (o forse era in strada, il che è anche peggio), presumibilmente lucchese, ma che parla come un fiorentino. Argh!
      La storia di per se era scema, umoristicamente parlando Castelli ha fatto assai assai meglio.
      Per esempio secondo me Zio Boris è molto meglio di Zanne, che ho avuto modo di leggere a scrocco in una libreria (tanto con la maschera chi mi conosce).

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    3. Mi sa però (se non ricordo male) che in quel numero c'era anche Saturno contro la terra a colori quindi non rimpiango l'esborso spropositato, gocce del mio sangue come direbbe Scrooge, all'epoca non ricordo neanche quante erano, 2500, 3000, 5000 per un C.A.?

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    4. Eh eh il passante lucchese che dice "quello gli è Ulche" o una roba simile è proprio il Vianovi (fiorentino) di cui si parlava sopra! Aspetta... Lo sapevi e volevi cogliermi in castagna, eh?
      Comic Art a suo tempo costava non meno di 7000 lire!

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    5. No, non lo ricordavo... finirò come Hal 9000...
      Quando è stata pubblicata? Mi sa che ho toppato anche con Saturno, quello è un C.A del '94.
      Settemila... settemila gocce del mio sangue...

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    6. Dovrei controllare ma penso che fossero proprio nello stesso numero, Saturno e Martin Mystère.

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  2. Mi sarebbe piaciuto leggerla su Comic Art. Io sono un fan dell'Alessandrini fine anni ottanta/primi novanta. Non ancora linea chiara ( Magic Patrol ) ma neppure troppo nervosa ( Ken Parker, L'Uomo di Chicago ). A me piace un frappo, per esempio, Anastasia Brown su testi di Dal Pra.

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  3. E trovo il numero cento di MM - " Di tutti i colori " - il miglior numero di anniversario "centenario" SBEllico tra quelli che ho letto, ma non li ho letti tutti. Castelli ed Alessandrini al loro meglio ed il colore come elemento centrale. Excelsior! avrebbe detto il Tale

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    1. Sì, quel numero 100 fu fenomenale.

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    2. Sì, le uova quadre. Stanlio e Ollio bianconerizzati. E un tipo che si chiamava Manco Tepac.

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  4. Mi sarebbe piaciuto leggerla su Comic Art. Io sono un fan dell'Alessandrini fine anni ottanta/primi novanta. Non ancora linea chiara ( Magic Patrol ) ma neppure troppo nervosa ( Ken Parker, L'Uomo di Chicago ). A me piace un frappo, per esempio, Anastasia Brown su testi di Dal Pra.

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  5. Mi sarebbe piaciuto leggerla su Comic Art. Io sono un fan dell'Alessandrini fine anni ottanta/primi novanta. Non ancora linea chiara ( Magic Patrol ) ma neppure troppo nervosa ( Ken Parker, L'Uomo di Chicago ). A me piace un frappo, per esempio, Anastasia Brown su testi di Dal Pra.

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  6. Dunque, ho verificato: il numero in cui comparve Saturno contro la Terra è il 116 venduto a 7000 lire. Però non c'è Martin Mystère ma in compenso il decalogo "aquile su & aquile giù" dedicato alla mostra Inovafumetto Tex. Al decimo posto c'è Antonio Vianovi che per il suo ardire (viene riportato che inseguiva i disegnatori spagnoli con delle fotocopie di Galep per farse le rifare col loro stile) viene celebrato con un "Bravo Tony Newstreet!"
    A farlo è Graziano Origa, cioè Crepascolo. Tutto torna.

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  7. Antonio Vianovi era titolare della Glamour, la Glittering faceva capo a Mauro Ricciardelli.

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    1. Pensa che prima di scriverlo avevo pure verificato. Pensavo che la Glamour fossero Piselli e Morocchi.

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