lunedì 6 dicembre 2021

Bob Lance

Dopo Doctor Salomon Francesco Tozzuolo Editore propone il secondo numero della collana Italian Masters che, con questi chiari di luna, non era affatto scontato che avremmo visto. E oltretutto lo fa con grande tempismo, a differenza di operatori che sono nel settore da anni: neanche il tempo di ordinarlo sull’ultima Anteprima che mi è già arrivato.

Bob Lance è una serie realizzata da Pier Carpi e Luciano Bernasconi per la casa editrice francese Lug, transitata anche in Italia per due sole uscite presso Naka nel 1970, quelle su cui si è basato l’editore per questa ristampa.

Il protagonista della serie è un discendente di Lancillotto, che scopre di appartenere a una società segreta che si rifà alla leggendaria tavola rotonda. Orfano e mantenuto agli studi da misteriosi figuri, proprio il giorno della laurea al Wellington College (in che facoltà non è dato sapere) viene messo alla prova a sua insaputa per saggiarne le qualità e superato il test viene accolto in questa società segreta che in pratica lo ha forgiato quasi dalla nascita. Più che massoni questi cavalieri sembrano dei cosplayer dediti vagamente a opere filantropiche – anche se un po’ paraculi, visto che per evitare di pagare una banale multa ricorrono alla magia.

Dopo questo doveroso incipit, il primo episodio La tavola rotonda si sviluppa con una storia piuttosto originale in cui il villaggio di Lang, sede del castello di Flang e rimasto ancora nel medioevo, viene funestato dai delitti di una ragazza tornata dalla morte dopo essere stata uccisa dai villici che la ritenevano una strega. Bob Lance e Ginevra indagano fino a svelare la soluzione del mistero, che non ha nulla di paranormale ma francamente è piuttosto inverosimile.

Il secondo episodio, L’uomo senza volto, inizia con un caso poliziesco brillantemente risolto da Bob Lance per poi affrontarne un altro apparentemente slegato dal primo, mentre dagli Stati Uniti un cavaliere locale viene in visita alla tavola rotonda inglese. Pier Carpi riesce a collegare tutti questi elementi in modo elegante e punta un po’ di più sull’umorismo.

Mi sembra di capire che lo sceneggiatore avesse delle idee solo sommarie dello sviluppo delle trame, e forse improvvisava a mano a mano che scriveva. Non che sia un male: le 60 pagine canoniche degli episodi si affastellano così di trovate a getto continuo, poco importa se questo portava a qualche incongruenza: nel primo episodio ad esempio quello che si rivelerà il vero colpevole viene introdotto con dei balloon di pensiero che non sono congruenti con il seguito della vicenda. Sempre nel primo episodio Bob Lance sa che il suo antagonista si chiama Arthur anche se in precedenza non viene mai menzionato, così come nel secondo episodio riporta le “parole” del cattivo di turno che in realtà erano i suoi pensieri di qualche pagina prima. Mi piace pensare che siano problemi sorti con la traduzione dal francese, ma dubito che sia così.

Luciano Bernasconi è stata una piacevole sorpresa, anche se ovviamente a causa dell’irreperibilità dei materiali di stampa originali la qualità della riproduzione è quella che è. Nei redazionali in appendice viene celebrato il suo dinamismo (ed è una cosa sacrosanta) però io ho apprezzato di più il realismo e il dettaglio con cui ha reso i vari personaggi e gli ambienti. Evidentemente Merlon/Merlino è ispirato a un attore che non ho identificato. Da molti particolari si percepisce poi l’atmosfera di un’Inghilterra che era ancora swinging. Inoltre le sue donne sono stupende.

Come da prassi, in appendice viene presentata una corposa sezione di redazionali che tra le altre cose ricostruiscono le vicissitudini della casa editrice Lug e dell’italiana Naka e forniscono dei ritratti approfonditi dei due autori.

La copertina, tratta dal primo volume edito in Italia a suo tempo, è opera di Giorgio Trevisan.

In definitiva un fumetto molto gradevole e presentato in una confezione che senza essere lussuosa (cosa che avrebbe portato a un prezzo di copertina ben superiore ai 14 euro che costa) si fa apprezzare per la cura profusa. Spero che l’uscita di questo secondo volume sia un segnale del buon esito della collana, e di vedere quindi presto altri “Italian Masters”.

2 commenti:

  1. Ho un numero degli anni settanta ancora blisterato, trovato in un lotto su eBay, non l'ho mai aperto ma adesso mi è venuta la curiosità 😊

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    1. Se ti piacciono le storie avventurose un po' pazzerelle potrebbe piacerti. E poi, che bei disegni questo Bernasconi!
      I vecchi albi Naka contenevano più fumetti oltre a Bob Lance, qualcosa che ti piace ci sarà pure. : D

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