domenica 18 settembre 2022

Parodie Collection n.2: Il Principe Duckleto

Nessuna novità in fumetteria (nemmeno l’ultima Anteprima) e così mi sono dedicato a spulciare il settore del Tutto a 3 euro. Non che mancasse altro materiale vagamente interessante, ma ho pensato che una parodia Disney potesse tirarmi su di morale e farmi fare quattro risate. Obiettivo raggiunto.

Ovviamente Duckleto è la parodia dell’Amleto shakespeariano, e l’adattamento al mondo Disney della tragedia (che trabocca di gente ammattita e morti ammazzati) è stato fatto con eleganza pur rimanendo fedele all’opera originale. Giorgio Salati (o chi per lui) ha avuto la brillante idea di tramutare il veleno che in origine uccide Amleto padre in una pozione magica che rende chi ne viene asperso trasparente e incorporeo come un fantasma, e che come tale può essere visto e udito solo dai parenti prossimi. Se qualcuno volesse sottolineare alcune incoerenze come il fatto che lo “spettro” può muovere gli oggetti e non viene inghiottito dal terreno (non sarà incorporeo solo in orizzontale, no?) è lo stesso Paperone/Amleto padre a dare una perentoria spiegazione a pagina 17.

A fare da doppia cornice alla vicenda portante ci sono un viaggio d’affari in Danimarca di Paperone e nipoti e la conseguente opportunità per Qui, Quo e Qua di studiare la tragedia proprio nei luoghi dove si svolse, con un colpo di scena finale. Al di là della fedeltà all’opera originale Il Principe Duckleto si segnala per le non poche sequenze esilaranti che lo punteggiano.

Non mi intendo molto di disegnatori Disney ma mi pare che Paolo De Lorenzi abbia fatto un buon lavoro. Di matrice cavazzaniana, è molto dinamico ed espressivo e fa recitare molto bene i personaggi con le mani. Pur non abbondando di tratteggi, le sue tavole sono dettagliate e la colorazione contribuisce a evocare le atmosfere della plumbea Danimarca.

Non che in origine costasse poi molto (6,90 euro per 68 pagine patinate in formato 19x26 con effetti in rilievo in copertina) ma a 3 euro lo si apprezza ancora di più.

4 commenti:

  1. Non conosco questa storia ma una parodia paperinesca del tristo principe shakespeariano già vi fu, e me la ricordo parecchio divertente

    https://inducks.org/story.php?c=I+TL++226-BP

    E poi Carpi, non so se mi spiego.

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    Risposte
    1. ...e quella volta lo chiamavano Paperino, non "Duck-qualcosa". Beh, però Papereto o Paperineto sarebbe suonato assai male.

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    2. Era Paperin-Amleto, ricordo la battuta:
      Paperino: "Non sono Gastolfo, sono Paperin Amleto"
      Gambadilegno: "Ahr! Ahr! Di conoscerti... molto lieto!"
      e lo prende a zucchini in faccia

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    3. Paperin Amleto fa ribrezzo, ma per la rima e la metrica ne valeva la pena.

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