Ettore Sottsass jr. e il mistero degli oggetti parte dal ricordo di quando l’autore, ancora giovanissimo, venne contattato dallo studio Sottsass a cui Massimo Josa Ghini aveva fatto vedere il volume Mecanostorie (alcune delle immagini e degli aneddoti non sono una novità per chi ha letto la lunga intervista a Giacon pubblicata sul numero 32 di Fumetti d’Italia, ma vederli “recitati” a fumetti fa ovviamente tutto un altro effetto). La rievocazione della collaborazione di questo spaesato ragazzo di provincia poco più che ventenne che incontrò un vero guru del design italiano si alterna con approfondimenti sulla figura umana e professionale di Sottsass e la rilevanza che ebbe nel panorama italiano e mondiale. Sfilano i progetti più graditi all’autore e in controluce si intravede un mondo pieno di entusiasmo e inventiva com’era quello del made in Italy degli anni ’80. L’aggancio con la frequentazione dell’appartamento/studio torinese di Luigi Spazzapan da parte di Giacon ha provvidenzialmente fornito il suo inserimento nel cartellone della manifestazione. Aneddoti gustosi si alternano all’analisi delle opere di Sottsass: l’ammirazione di Giacon verso il maestro è palpabile e la figura che tratteggia non è solo quella di un genio del design ma anche di un uomo curioso che per tutta la vita cercò stimoli e novità. In appendice vengono ristampati due episodi su quattro (gli altri erano troppo legati al periodo della loro realizzazione) di Fuochi d’Artificio, serie dedicata a Sottsass, trasfigurato in «Achille Compass», che a suo tempo transitò su Tic.
Rispetto alla versione precedente (che come dicevo non ho mai visto, quindi mi baso sulle parole dello stesso Giacon) questo volume presenta un sedicesimo in più con curiosità, studi preparatori e approfondimenti sui lavori di Sottsass a cura di Alessandra Coppa.
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