Baltimora, 1849: l’editore di
Edgar Allan Poe rinviene in un vicolo l’autore, probabilmente reduce da una
colossale sbronza (stando alla testimonianza dell’oste che ne ha segnalato la
presenza) e quasi sicuramente vittima di un pestaggio. Lo porta in ospedale, ma
le sue condizioni sono critiche: non è nemmeno possibile stabilire cosa lo
abbia ridotto così. Nel delirio del coma, Poe viene avvicinato da Satana in
persona che si diverte a tormentarlo facendogli vedere alcune delle possibili
cause del suo stato e illudendolo che possa evitare l’inferno.
Si sviluppa così un lungo dialogo in cui sfilano alcune delle tappe più drammatiche della vita di Edgar Allan Poe, evidentemente frutto di uno scrupoloso lavoro di documentazione da parte di Ernesto Carbonetti. Il risultato è suggestivo e sul finale presenta anche un discreto colpo di scena.
Le tavole sono realizzate digitalmente, il risultato può apparire ogni tanto freddo ma è sempre funzionale.
Poe and the Devil farà felici i fan dello scrittore che vi ritroveranno molti aneddoti sulla sua vita. Per tutti gli altri lettori sarebbero state indicate delle note o una postfazione, ma a chiudere il volume ci sono delle pagine riservate al catalogo Weird Book, con particolare attenzione a Megarette, cui sono dedicate ben sei pagine su sette.
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