Mi permetto di integrare il divertente e interessantissimo volume di Alfredo Castelli con altri “fumettisti d’invenzione” e simili.
In grassetto le categorie in cui ho inserito la singola segnalazione e la pagina di riferimento del testo originale.
[TELEVISIONE] CARTOONIST COME PROTAGONISTA (pag. 113)
HELSINKI EI OLE OIKEA PAIKKA PIIRTÄJIÄ!
(Finlandia 1985, almeno 1 stagione, almeno 3 episodi più uno realizzato con spezzoni degli altri)
Noir, siellä TV, creato da Satu Aalto, con Timo Eränkö
Pekka “Frank” Strömvik è un autore di fumetti (non si distingue tra sceneggiatore e disegnatore) che prende troppo sul serio il suo lavoro e vive nella realtà le avventure investigative che disegna. Nonostante le trame piuttosto solide e ben costruite la serie finisce per essere una parodia del noir americano.
In effetti non vediamo mai Pekka Strömvik mentre scrive o disegna un fumetto, e ciò ha portato alcuni siti che si occupano di telefilm ad avanzare l’ipotesi che “Frank” ne sia solo un lettore. In realtà il termine «piirtäjiä» con cui viene definito è sì il nome spregiativo che in Finlandia viene dato a chi legge fumetti, ma nello slang del quartiere di Eira in cui è ambientato il telefilm indica proprio chi fa i fumetti.
Pseudofumettisti: Pekka “Frank” Strömvik. Non viene mai mostrato al lavoro e la produzione ha semplicemente utilizzato delle edizioni finlandesi di Rip Kirby spacciandole per suoi lavori (senza nemmeno cancellare la firma di John Prentice!).
[NARRATIVA] CARTOONIST COME PROTAGONISTA (pag. 71)
OGNI VITA E’ OLTRAGGIO
(Italia 1978, Edizioni La Deriva, drammatico)
Nella periferia di Imperia si incrociano le vite di quattro persone, tra cascami di esistenzialismo e ribellismo di maniera.
Pseudofumettisti: Ettore Fauni, uno dei protagonisti, racconta le sue esperienze di quando faceva caricature politiche per un quotidiano. Pur se intrisi di un vittimismo irritante e di una malinconia che non è giustificata dalla trama, questi ricordi sembrano dimostrare una certa conoscenza dei meccanismi produttivi del genere (le scadenze da rispettare, il passaggio risolutore dal pennello al pennarello per velocizzare la produzione, ecc.).
CARTOONIST COME COPROTAGONISTA OCCASIONALE – FUMETTI SERIALI (pag. 28)
AHHA RAZSLEDVA
(Bulgaria 2003, su Vestnikŭt koĭto ne sŭshtestvuva, © Ima Press, striscia quotidiana)
Kristina Milan (T), Miosotis Claribel (D)
Ahha è una casalinga che si improvvisa detective. Malgrado la scarsa qualità dei disegni, sembra che in Bulgaria Ahha razsledva sia ormai una striscia di culto amatissima.
In un ciclo delle sue storie Ahha ha a che fare con un fumettista i cui personaggi prendono vita.
Pseudofumettisti: Tsirutakirak, disegnatore alquanto disturbato i cui fumetti si animano a un suo comando. Sembra che si dedichi a vari generi visto che si vedono un astronauta, un guerriero e un mostro non meglio identificato.
CINEMA (pag. 81)
X! – CAIXA DOI$
(Brasile 1985, cortometraggio)
Film d’arte della durata di 18 minuti che ha circolato solo nei festival. Una serial killer si aggira nei vicoli di una città non identificata (tutti i fondali, assolutamente surreali, sono riscostruiti in studio) indossando un vestito formato da banconote cucite insieme. Uccide vari tipi di artisti in maniera simbolica, ad esempio sfregiandoli con una moneta oppure con la sola menzione dei profitti che potrà garantire. Il discorso che vuole fare Mattoti è piuttosto semplicistico e poco articolato, e giunge oltretutto in ritardo sul lavoro di altri cineasti come Glauber Rocha; comunque il film si segnala per la presenza, tra le vittime, di un disegnatore di fumetti di cui intravediamo qualche tavola disegnata.
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