Nei bei tempi andati in cui ancora si pensava che Robin Wood scrivesse tutti i suoi fumetti (ma qualche indiscrezione già trapelava grazie a nippurweb.com.ar) avevo scritto un lungo pezzo su Wood che si concludeva con l’elenco delle sue serie arrivate in Italia. «E speriamo di non aver scritto troppe idiozie» dicevo per introdurlo su Fucine Mute 51. Ecco, appunto, colgo l’occasione del blog per aggiornare e correggere alcune cose...
E ovviamente per ampliare la lista con le nuove serie di Wood comparse sui settimanali dopo il 2002.
Dracula l’uomo (Skorpio 22/91, solo Dracula la seconda parte)
La vicenda prende le mosse quando il protagonista Vlad Tepes inizia a narrare la sua vita ad uno scrivano che le tramanderà ai posteri. Questa meravigliosa miniserie non è altro che l’avvincente e documentatissimo biopic del principe di Valacchia, dalla sua infanzia fino alla morte (narrata nella seconda parte, in cui l’espediente dello scrivano viene giustamente accantonato: se uno è morto come fa a dettare le sue memorie?). Tra scene raccapriccianti ma assolutamente indispensabili Robin Wood ha saputo delineare una figura luciferina incredibilmente sfaccettata che emerge in tutta la sua complessa psicologia: quello che ne risulta è veramente Dracula «l’uomo». Ed il bello è che anche le situazioni più estreme e inverosimili sono tutte frutto di una scrupolosa documentazione, quindi Wood è riuscito a dare letteralmente nuova vita a materiale preesistente, rendendolo personale ed incredibilmente avvincente. Quello che farà anni dopo con Merlino ed Ulster. Salinas, a quanto pare molto affascinato dall’Impalatore, ci offre quella che probabilmente è la sua prova migliore [anche se il confronto coi primi episodi di Dago è duro], occupandosi in prima persona (ed egregiamente) anche della colorazione. Forse la seconda parte non tocca le vette di eccellenza della prima, ma nel complesso Dracula è una delle pietre miliari dell’Eura.
La serie ha avuto la sua ristampa su Euracomix subito dopo la comparsa degli episodi su Skorpio (n° 40 e 89). C’è stato qualche problema con la divisione in capitoli: Dracula l’uomo ne avrebbe dovuto contare solo tre, ma l’ultimo fu diviso in due parti. Dracula l’esule è ancora più pasticciato, forse a monte c’era un problema di spazio su Skorpio (i tre episodi ricostruibili a posteriori sono infatti lunghissimi). Il primo dei due volumi, comunque, ha rappresentato veramente un’occasione speciale visto che Robin Wood in prima persona ne ha scritto la prefazione ed ha illustrato genesi e fonti del fumetto.
Dracula l’uomo è apparso anche come allegato omaggio a Lanciostory n° 43 del 1993. Si tratta però di una versione in bianco e nero (non a mezzatinta: i colori sono stati proprio eliminati e di Salinas rimane solo il tratto).
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