mercoledì 6 aprile 2011

le serie di Robin Wood in Italia - (da Fucine Mute 55) IBANEZ


Nei bei tempi andati in cui ancora si pensava che Robin Wood scrivesse tutti i suoi fumetti (ma qualche indiscrezione già trapelava grazie a nippurweb.com.ar) avevo scritto un lungo pezzo su Wood che si concludeva con l’elenco delle sue serie arrivate in Italia. «E speriamo di non aver scritto troppe idiozie» dicevo per introdurlo su Fucine Mute 51. Ecco, appunto, colgo l’occasione del blog per aggiornare e correggere alcune cose...
E ovviamente per ampliare la lista con le nuove serie di Wood comparse sui settimanali dopo il 2002.

Ibañez (Skorpio 42/91)

Il giovane Gonzalo Ibañez vive col vecchio padre Alonso nell’antica e decadente tenuta in Aragona. Nobili male in arnese, gli Ibañez vivono sotto il giogo del Duca di Cisneros, padrone di un ducato d’importanza strategica fondamentale e perciò autorizzato a spadroneggiare sugli aragonesi assai poco fedeli al nuovo re tedesco Carlo. Ciò non impedisce a Gonzalo di spassarsela con la promessa sposa del Duca, col risultato di vedersi dichiarata guerra quando la tresca viene scoperta. Sfidato a duello, Gonzalo sta per soccombere sotto il ferro di Cisneros, ma inaspettatamente lo uccide con una zappa e a causa di questo omicidio si trova costretto all’esilio. Vivrà quindi le ottime avventure ben documentate cui ci ha abituato il Wood migliore. La serie rappresenta il primo incontro ufficiale (e perciò giustamente celebrato) tra lo sceneggiatore ed Enrique Breccia. Il quale, però, fa sfoggio di uno stile un po’ inconsueto. Eccezion fatta per la prima e l’ultima tavola di ogni episodio (splash page di un’unica “vignettona”) tutte le altre sono rigorosamente ispirate alla quattro strisce della Columba, lasciando poco respiro ai disegni [la serie venne effettivamente presentata su D’Artagnan nel 1983]. I testi, pervasi di un lirismo inconsueto, si esprimono invece al massimo della loro efficacia e personaggi come il mendicante lebbroso che tira i fili della marionetta-Gonzalo o la regina Giovanna murata viva perché pazza danno vita a sequenze indimenticabili, tra le più alte e suggestive mai realizzate da Wood. Ibañez fu presentato come tuttocolore ma i colori erano apocrifi e piuttosto scialbi. La miniserie durò solo sette episodi, forse perché era nata (e morta) appositamente per la rivista Mark 2000, di cui uscirono appunto solo sette numeri [no: Ibañez non comparve su Mark 2000, che tra l’altro durò 8 numeri e non 7]. Può anche darsi che di Ibañez esistano altri episodi disegnati o scritti da qualcun altro, ma è improbabile [difatti non esistono]. Ristampato su Euracomix 74, fu decisamente martoriato: i nuovi colori dati col computer erano improponibili, la stampa ogni tanto zoppicava e l’ultimo episodio (forse il migliore) venne saltato del tutto.

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