mercoledì 21 novembre 2012

Memoria fotografica



Sto scrivendo un pezzo per Fucine Mute su Ray Collins e sfoglio vecchi Lanciostory per ripassare la sua produzione. Mi ritrovo in mano un numero della rivista con la mitica serie Giorno senza fine di Michele Gazzarri e Franco Saudelli, su cui all’epoca l’Eura puntò tantissimo, a ragione perchè vinse un premio prestigioso e lanciò la carriera di Saudelli. Perchè Giorno senza fine non sia mai stata ristampata è uno dei misteri dell’editoria italiana.
Mentre noto delle chiare influenze dello stile di Enrique Breccia (che forse tanto chiare non erano perchè all’epoca non me ne accorsi) mi cade l’occhio sulla quinta vignetta di questa tavola, quella con la tizia che urla:

diamine, giurerei di aver visto un disegno di Juan Zanotto che era praticamente identico. Che anche Saudelli goda della memoria fotografica di Pratt? (en passant segnalo che Pino Rinaldi ricorda che in realtà a disegnare Giorno senza fine sarebbe stato l’intero studio Cossu-Rotundo-Saudelli ma venne attribuita solo a quest’ultimo)
Bah, probabilmente sono solo paranoico e credo che Saudelli non abbia avuto bisogno di materiale disegnato da altri per togliersi dall’impasse di una inquadratura che non gli veniva come voleva.
E invece...

12 commenti:

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  2. Siamo a fine anni '70 e Saudelli è un giovanotto di neanche 30 anni che muove i primi passi nel settore copiando, esattamente quello che facevano tutti all'epoca. Anche se magari erano già dei professionisti affermati.

    In questo caso non è mai stato ristampato perchè qualcuno ha messo qualche veto. Saudelli stesso forse, viste le dichiarazioni di fuoco che ha sempre fatto nelle interviste nei confronti dei suoi inizi in Eura.

    qui un'intervista interessante:
    http://www.inkonline.info/?p=301



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    1. Molto interessante l'intervista, certo Saudelli non le manda a dire. Non so se quel commento su Sergio Loss sia poi molto indicativo della mancata ristampa di Giorno senza Fine: nemmeno Progetto Eden è mai stato ristampato e Simeoni continuò ancora per un po' a collaborare con l'Eura (a meno che quella serie fantasy scritta da Barnes non fosse risalente a molti anni prima).

      Sul copiare: certo, lo "facevano tutti"... a parte i grandi maestri argentini!

      Ho imbroccato le influenze di Enrique Breccia, tempo fa non mi erano sembrate così evidenti.

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    2. Mi dissero in redazione che la scelta di SAUDELLI per "GIORNO SENZA FINE" era dovuta alla certezza della consegna... nel caso non avesse potuto rispettare i tempi, sarebbero intervenuti i suoi due soci di studio: COSSU e ROTUNDO...Se poi lo abbiano fatto oppure no,non lo so... bisognerebbe chiederlo a loro.
      Sul "tutti hanno copiato", io ci andrei cauto... non tutti lo hanno fatto... infatti certe carriere faticano a decollare non avendo un segno "riconoscibile"...
      Tenete presente che Saudelli era giovane, e se non erro doveva consegnare un episodio ogni due settimane... se sei giovane ed inesperto, per poter consegnare un prodotto passabile in tempi brevi devi appoggiarti a qualcuno.
      Non sono d'accordo che "G.S.F." non sia mai stato ristampato... ricordo gli inserti omaggio che una volta raccolti venivano rilegati in un unico volume con copertina... una sorta di "libro-FUMETTO IKEA".Per me quella è una ristampa.

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  3. Ma quella secondo me non può considerarsi una canonica ristampa in volume: lo hanno fatto su Skorpio tra i primissimi (o era proprio il primo? Boh, forse era Wakantanka) ed oggi è praticamente impossibile da trovare. O compravi Skorpio e conservavi l'inserto oppure negli anni successivi non ci sarebbero più state ristampe messe in vendita tramite i normali canali.

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    1. RI-STAMPA... stampare nuovamente. Quegli inserti vennero ristampati volutamente, non erano avanzi della stampa precedente, se poi li distribuisci in libreria, in edicola o in allegato, sempre ristampa rimane. Se venisse stampata la mia Agenzia-X ed allegata ad una rivista o quotidiano, come la chiameresti?... Io ristampa.

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    2. Però era un volume (che poi risultava come volume solo dopo aver comprato i settimanali) senza nessuna diffusione canonica. Certo, giustamente tu dirai che chi volesse leggersi tutto il fumetto ha anche la scelta di ripescarsi i numeri di Skorpio dove lo misero in inserto, ma lo pubblicarono talmente ravvicinato alla prima apparizione che quei numeri sono altrettanto rari dei Lanciostory se non di più (e poi essendo in inserto devi anche controllare che l'inserto sia ancora presente nelle copie).
      Il Libro di Yor, quello del 1978, lo trovi ancora in giro ma Giorno senza Fine no. Su e-bay ho trovato solo una copia venduta per poco meno di 80€ e dalla descrizione credo che fosse quasi da buttare.
      Se avessero fatto un Euracomix o Gigante dell'Avventura di Giorno senza Fine, invece...

      Anche gli allegati alle riviste sono un altro tasto dolente: dove li puoi ripescare oggi i Gertie allegati a Comic Art e quell'altro allegato a L'Eternauta che ha pubblicato i primi lavori di Ortolani e di Frezzato? O il calendario di Pazienza su uno dei primi numeri di Frigidaire...
      Certo, magari ogni tanto salteranno fuori su qualche sito internet ma a prezzi assurdi e anche quelli erano un "now or never" (o compravi la rivista in cui c'erano gli inserti/allegati o il fumetto non lo leggevi più!). Un errore strategico della Rizzoli Milano Libri fu quello di proporre Black Orchid SOLO in inserto su Corto Maltese, pare che la Magic fece subito il tutto esaurito quando lo ristamparono in volume.

      Hanno ristampato e stanno ristampando il Saudelli non erotico, peccato che non ristampino anche la sua serie d'esordio che gli valse pure il premio H.G. Wells.

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    3. Credo che se c'era da dare un premio non era a un Saudelli "acerbo", come hai fatto notare tu, ma ad un ottimo MICHELE GAZZARRI .

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    4. Gazzarri, questo sconosciuto... scrisse praticamente per tutti gli editori italiani eccetto forse il solo Bonelli (fece strisce umoristiche, i "neri", i personaggi Disney, ecc.) ma in pochi lo ricordano. Beh, anche perchè una volta i nomi degli autori non venivano nemmeno indicati.

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    5. Mi dissero all'epoca che era molto quotato tra gli sceneggiatori dei fotoromanzi della Lancio... Me ne stupii, "Giorno senza Fine" non risentiva della melassa e lungaggine dei polpettoni fotografici della casa editrice.Il brodo era meno allungato dei fumetti bonelli.
      Qualcuno dovrebbe cercarlo , dargli un premio e ringraziarlo da parte di tutti noi.

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